Balmain dalle origini al futuro per la Fall 2023
Il designer Olivier Rousteing guarda nell'archivio della Maison creata da Pierre Balmain per attualizzarlo e ricontestualizzarlo nel domani. Niente nostalgia, solo vestiti d'alta moda con un ritorno allo stile più essenziale delle origini
"Celebrando le nostre origini, possiamo vedere chiaramente dove siamo diretti". Si apre così il comunicato di note della sfilata Balmain Autunno Inverno 2023 2024.
"Lo stile che viene resuscitato deve essere adattato al presente" diceva Pierre Balmain "il nostro obiettivo è l'atemporalità, non il viaggio nel tempo". Questa è una delle massime del fondatore del brand che durante i primi quattro decenni della sua storia, ha ripetutamente sottolineato la necessità della moda di evolversi costantemente, osservando che, a meno che uno stilista non voglia creare costumi d'epoca più adatti al teatro, è imperativo che le collezioni riflettano le esigenze moderne e i gusti distintivi di ogni nuova generazione. Così, mentre questa passerella celebra il leggendario New French Style, questo non significa lasciare da parte l'audacia del suo attuale Direttore Creativo Olivier Rousteing. "Se una cucitura non è del tutto corretta, è una questione di vita o di morte" diceva la direttrice di Balmain (dal 1947 al 1976) Ginette Spanier per sottolineare come tutto lo staff dello stilista fosse investito nella realizzazione di una collezione "solo a Parigi tutti i lavoratori dell'alta moda, dalle sarte alle mannequin, venerano e trattano un abito come un bambino.... a Parigi, quando la giornata è finita, gli artigiani sono disposti a rimanere e a sacrificare il loro comfort per produrre qualcosa di grande bellezza.''. Questa tradizione couture di ineguagliabile dedizione al savoir-faire artigianale è ciò che ha reso possibili le collezioni cardine di Pierre Balmain nel dopoguerra e, oggi, è ciò che permette ad Olivier di esplorare ed espandere l'ossessione che condivide con il fondatore per la sartoria e la precisa e impeccabile. Abiti luccicanti di perline e strass, smoking senza spalle, pellicce in lurex, scollature vertiginose e gonne severe, a ruota alla caviglia. Giacche nere anni'80 non revers bianchi a contrasto, miniskirt drappeggiate e maxi fiocchi per le camicie jabot. Compare il rosso (anche per gli accessori), che è il nuovo nero di stagione, la pelle immancabile anche in versione vernice e il velluto soffice per giacche over e una maxi cappa teatrale. "Dubito che qualcuno capisca meglio di me il potere di attirare l'attenzione dei fuochi d'artificio dei festival di moda e delle prese in giro dei social media. Ma per la presentazione intima e ridotta di oggi, vogliamo evitare qualsiasi iperbole da settimana della moda e, invece, puntare i riflettori direttamente sul potere duraturo e sulla sostenibilità dei modelli senza tempo creati dai migliori artigiani di Parigi. In questo modo, questa passerella chiarisce che creiamo collezioni per oggi, preparandoci sempre per il domani" conclude Rousteing nelle note.