Max Mara Resort 2024: un romanticismo folk a Stoccolma

«Dopo due anni di show nel sud Europa abbiamo pensato di guardare a nord», ha spiegato Ian Griffiths in occasione della sfilata di Max Mara Resort 2024, «La Scandinavia mi ha sempre ispirato. Credo che ci siano grandi assonanze con l’universo valoriale di Max Mara. E Stoccolma è una città che sta vivendo un momento incredibile a livello di cultura, sviluppo architettonico e di design». E come di consuetudine in passerella va in scena la donna intellettuale e sofisticata del marchio tedesco.

Il punto di partenza è stato Henrik Ibsen e il suo libro Casa di bambola. Ho pensato a Eleonora Duse che è stata una sua musa e quasi spontaneamente tutta la collezione è stata pervasa da uno spirito più dark, a tratti goth. Ma nell’evoluzione del concept abbiamo scelto di esplorare anche il mondo delle favole di Hans Christian Andersen o la storia di Selma Lagerlof". Ian Griffiths 

Non viene a meno l'approccio romantico e ipier femminile di Ian Griffiths: «Abbiamo esplorato una leggenda legata ai riti pagani della midsummer, in particolare quella dei sette fiori: si racconta che se le ragazze trovano sette tipologie di fiori differenti e compongono un bouquet da nascondere sotto il loro cuscino sogneranno il loro amato. Ecco quei fiori sono diventati parte del nostro erbario e il leitmotiv di alcune delle stampe della collezione». Nella collezione Resort 2024 di Max Mara compaiono abiti ricercati con maniche gigot, gonne allungate fino alle caviglie, cappe da indossare con papillon: la silhouette sartoriale e lo stile austero del 1900 vengono reinterpretate in chiave moderna in questa collezione Max Mara. E infine tuniche fluttuanti con fiorellini all-over, cappotti e look con il lessico estetico folk ricco di pom-pom, nappe e borchie.