Martine Rose a Pitti 103 e l’accurato tributo a Firenze
La sfilata co-ed autunno inverno 2023-24 della Special Guest Designer di Pitti 103 è stata: “Un tributo della cultura italiana e alla città di Firenze”.
LA SFILATA DI MARTINE ROSE A PITTI UOMO 103
Nella Loggia del Porcellino in Piazza del Mercato Nuovo la stilista anglo-jamaicana e special guest designer di Pitti 103 porta in scena un tributo alla capitale toscana. Nel backstage si percepiva l’emozione di Martine Rose post-sfilata e tutto quell’entusiasmo di rappresentare la sua community a Firenze. Proprio di fianco alla fortunata Fontana del Porcellino racconta che il suo intento con la collezione co-ed autunno inverno 2023-24 era conciliare il tradizionale tailoring maschile, con l’abbigliamento sportivo rompendo i confini tra le influenze globali presenti nella sua pratica creativa e la tradizione fiorentina. Su un remix di canzoni new wave, anni ‘80 e la club music degli anni ‘90, i modelli sfilano con un'attitudine marcata, tagliente o impacciata, uno street casting che abbraccia tutte le individualità di genere, etnia ed età.
In passerella da Martine Rose si trovano suit formali che diventano tute intere ispirate al modello originario creato dai fratelli fiorentini Thayaht e Ram, giacche di pelle, montoni, camicie blazer e cappotti con frange, gilet in knitwear e maglioni, il tutto condito con accenti punkish e un pizzico di queerness. Le silhouette della collezione autunno inverno 2023-24 sono asciutte, allungate anche dalla caduta di una lunga cintura che arriva fino ai piedi presente quasi in ogni look, con una campionatura cromatica di colori neutri accostati a nuances più sature e secondarie. E ancora completi in total denim, camicie di seta, un piumino super fluffy profilato con pelliccia fucsia, abiti scivolati e harrington jackets ispirate però all’universo sportivo con accostamenti cromatici e riferimenti stilistici che ricordano il cosiddetto costume del calcio storico fiorentino.
Un fashion show che ha celebrato la città fiorentina rappresentando in pieno il peculiare punto di vista Rose, il tutto senza sconfinare nei cliché. Una cosa è certa: l’accuratezza della ricerca premia sempre.