Lo spiritualismo techno di GMBH
Nella splendida cornice dei giardini dell’Institut national des jeunes sourds di Parigi, Serhat Isik e Benjamin Alexander Huseby hanno presentato la loro collezione primavera estate 2020 con uno show co-ed che smussa e raffina l’estetica raver berlinese attraverso una santa iniezione di misticismo e preghiera. Muro a parte, Berlino ha da sempre rappresentato un impressionante coagulo di culture, un’ambitissima mecca con un tasso di immigrazione tra i più alti d’Europa dove Oriente e Occidente si sfumano a vicenda. Gli stessi Benjamin e Serhat sono rispettivamente pakistano-norvegese e turco-tedesco, quattro culture in due, perfettamente combinate in GMBH, oggi uno dei brands più cool del momento. Aggrappandosi a credenze e superstizioni orientali, l’occhio di Allah noto anche come Nazar fa così la sua comparsa sulla passerella, con camicie jacquard finemente decorate e stampe che presto prendono il sopravvento sul total white delle prime uscite, simbolo da sempre di purezza e luce spirituale. La palette cromatica è intensa nei colori e misurata nelle sue combinazioni, con look color block in fuchsia e in cobalto, il colore nell’Islam tradizionalmente associato al Nazar, e al suo potere di assorbire gli sguardi negativi. Non mancano i riferimenti al mondo clubber di Berlino e alle sue molteplici sfaccettature che hanno da sempre costituito il Dna di GMBH: impeccabili completi sartoriali lasciano presto il passo a pantaloni combinati a peccaminosi jockstrap, ammiccante omaggio all’erotismo libertino che anima le notti del Berghain.