Gabriela Hearst: new comfort per l'autunno-inverno 2021
Quella di Gabriela Hearst per l'Autunno/Inverno 2021, presentata duranta la New York Fashion Week. Andata in scena è una collezione ispirata a un personaggio che forse si conosce poco ma che ha sicuramente scritto una pagina importante nella storia dell'umanità: Santa Ildegarda di Bingen. Nata nel 1098, in un'epoca in cui le donne venivano allontanate dalla vita intellettuale e creativa, Santa Ildegarda fu compositrice, poetessa, filosofa, mistica, linguista, botanica e teorica della medicina. La Hearst afferma che se la Santa fosse nata uomo sicuramente tutti noi conosceremmo il suo nome così come conosciamo quello di Leonardo Da Vinci. L'uomo universale pensato e disegnato da Santa Ildegarda precede di circa 300 anni quello di Leonardo, insomma una perfetta donna rinascimentale decisamente in anticipo sui tempi. La Hearst sceglie questo personaggio in quanto le affinità sono notevoli: Santa Ildegarda era un'erborista, una donna davvero in sintonia con la natura, sostenitriche del "green power". Non a caso il green power è l'altro elemento chiave che domina tutta la collezione, essendo la designer una appassionata dell'ambiente. Del resto poi, gli sforzi della Hearst in quanto a produzione sostenibile e consapevole sono anche uno dei motivi per cui Chloé l'ha nominata direttore creativo lo scorso dicembre.
Studiando la Hildegard, la Hearst ho nota i fiori presenti nel libro d'arte della figlia appena dodicenne e ne rimane piacevolmente impressionata. Oltre alla loro bellezza incontestabile, vi è un tema ancora più importante, il fato che la natura costtuisca una fonte di ispirazione primaria di cui troppo spesso rischiamo di dimenticarci. Quei fiori diventanto allora le stampe della nuova collezione: li ritroviamo sugli abiti di seta ma anche applicati all'uncinetto su maglioni e gonne di maglia. Hanno persino ispirato un paio di splendide ruane lavorate a mano dal collettivo femminile Manos del Uruguay, paese natale della Hearst.
La passione per la natura si concilia in un delicato equilibrio con la mondanità: per ogni maglione lavorato a mano c'è un completo pantalone sartoriale, un abito elegante dai ricami in pizzo macramé, o un trench nei colori della terra. Le opposizioni collaborano e si uniscono in un'armoniosa sinergia.