Pitti Uomo 90: Raf Simons
Dopo tredici anni Raf Simons torna alla Stazione Leopolda di Firenze, in occasione della Novantesima Edizione di Pitti Uomo, per presentare la sua nuova collezione primavera-estate 2017. La genesi di questa collezione è legata ad una collaborazione con il fotografo Robert Mapplethorpe, a seguito di una esplicita richiesta che la fondazione dell'artista (The Robert Mapplethorpe Foundation - ndr) ha rivolto al designer Belga. I capi infatti, sono tutti una trasposizione pedissequa del lavoro di Mapplethorpe, realizzata attraverso una simbiosi tra moda ed arte, che non consente di definire, tramite quella che sarebbe una impropria classificazione, il primato dell'una sull'altra. Né si potrebbe considerare ogni singolo look, quale semplice mezzo espositivo, rappresentando invece un'esaltazione artistica ed un omaggio all'arte stessa. Raf Simons ha voluto quindi, grazie ad una inusuale semplicità, focalizzarsi sulle fotografie fortemente espressive, per proporle ad un pubblico nuovo e non necessariamente esperto d'arte. Le celebri scene di Mapplethorpe, propongono nudi espliciti, interpretati da attori porno ed immortalati in pose plastiche del mondo classico o puramente sessuali, senza alcuna censura, ma anzi con accentuati elementi fetish; o ancora, con approccio antitetico, delicate calle e ritratti d'artista.
Le camicie diventano così, opere d'arte, ingigantite nelle proporzioni per un look over, abbinate a degli essenziali pantaloni neri, usati in tutta la sfilata, quasi come un supporto in una presentazione artistica. La maglieria, sempre in una dimensione volutamente esagerata, si caratterizza per scolli che diventano a barca, grazie ad ampie aperture, fissate da maxi bottoni e lembi consunti, o per tagli cropped come nei gilet collegiali. I soprabiti, immancabile proposta per Raf Simons, sono lineari, con collo a camicia ed in toni neutri, enfatizzazione della raffinatezza eccentrica della collezione. Richiamo al fetish ed al mondo che affascinò Mapplethorpe, sia nell'utilizzo della pelle, con inaspettati grembiuli, che a volte rievocano imbracature, che con lunghe cinture in raso appese al collo e con i cappelli dai profili borchiati.