Il talento di Mr. Jorge López
Attore, ballerino, musicista e modello. Jorge López vanta una carriera iniziata in Cile che lo ha portato a lavorare in tutto il mondo. E a danzare (anche) con Madonna.
È stato un bel viaggio per Jorge López che, partendo dal Cile, è diventato una delle star indiscusse della serie tv Netflix “Elite”. Musicista, cantante, modello e ballerino – cosa che gli ha consentito a vent’anni di esibirsi con la regina del pop Madonna. Negli ultimi anni, per inseguire la carriera di attore, ha vissuto in Cile, Argentina, Spagna e, ora, in Brasile.
L’OFFICIEL HOMMES ITALIA: È un momento delicato, cosa ne dici se iniziamo con un semplice “come stai?”
JORGE LÓPEZ: Direi piuttosto bene! Anche se è un periodo difficile, sopratutto per il nostro settore: la pandemia ci ha costretto ad adattarci e reinventarci. Lavorare è complicato e lo svago personale è praticamente inesistente, considerando i protocolli e le mille attenzioni che bisogna avere. Durante la prima quarantena ero a Madrid, e sembrò una Apocalisse, si fermò tutto.
LOHI: Stai girando una nuova serie... di cosa si tratta?
JL: È un progetto Netflix, si intitola “Temporada de veraõ”. Parla di un gruppo di giovani che lavorano in un boutique hotel in un’isola di FlorianÓpolis. Interpreto Diego, un personaggio con alcuni conflitti interiori e, qualche storia d’amore... Non posso dire di più per evitare spoiler! Per le riprese ho imparato il portoghese, sono uscito dalla mia confort zone, mi piace testare e cercare di superare i miei limiti, anche se la pandemia, come dicevo, ha reso la sfida più complicata del previsto.
LOHI: Tu sei originario del Cile.
JL: Si di Llay-Llay, un paese a 90km da Santiago del Cile. Il nome significa “vento-vento”: si trova nella valle dell’Aconcagua, un luogo verdeggiante, ricco di fiumi e laghi, battuto da molti venti, da qui il suo nome in Mapudungun, il dialetto cileno antico. I Mapuche sono i nostri antenati indigeni, avevano popolato tutto il Paese.
LOHI: Come e quando è iniziata la tua carriera?
JL: Intorno ai 17 anni a Santiago, come ballerino – ho iniziato a studiare danza classica e moderna a sei anni. A 19, poi, mi sono avvicinato alle arti drammatiche e al mondo della moda. Il primo lavoro internazionale è arrivato con Disney Channel, con “Yo soy Luna”. Era una serie tv musicale sul pattinaggio, un format per ragazzi che mi ha permesso di fare anche concerti e spettacoli in tutto il mondo. È durata quattro anni e per me è stata una grande scuola.
LOHI: Nel 2014 hai anche ballato con Madonna!
JL: Ho vinto un concorso, cercavano il rappresentante latino – insieme ad altri di diversi continenti – per ballare con lei per l’evento inaugurale dell’ “Hard Candy” (il suo brand di palestre), a Toronto. È stato incredibile: una masterclass di un’ora e mezza senza mai fermarsi. Divertentissimo!
LOHI: Poi la serie “Elite” di Netlix ti ha portato al successo planetario. Come lo hai gestito?
JL: Ha cambiato la mia vita sotto molti aspetti, mi ha dato grande visibilità e mi ha fatto conoscere a livello mondiale, a un pubblico più adulto. Era la cosa che mi entusiasmava (e spaventava) di più all’inizio. A volte è complicato, tutti si aspettano di vederti sempre al top. Sono umano, e anche io ho le mie giornate no, ma cerco di essere sempre gentile con le persone che ho attorno, la loro dimostrazione di affetto è magica.
LOHI: Elite, racconta la vita, e i drammi, di alcuni adolescenti spagnoli. Tu come hai vissuto l’adolescenza?
JL: La mia è stata differente. Sono sempre stato uno studente responsabile, partecipavo alle attività artistiche e creative della scuola. La mia vita sociale, e notturna, è iniziata solo dopo essermi trasferito a Santiago, ma è stato comunque un periodo innocente e tranquillo.
LOHI: Valerio, il tuo personaggio è molto complesso, imprevedibile, problematico e vive una relazione incestuosa con sua sorella. È stato difficile interpretarlo?
JL: Mi è servito tempo per entrare nella parte. Il copione non sempre mostra tutte le sfumature di un ruolo e a volte si rischia di ricadere nello stereotipo. Ho lavorato molto sull’empatia e sull’aspetto psicologico, perché è il rispetto con cui vedi il tuo personaggio che ti porta a difenderlo e a interpretarlo in modo credibile.
LOHI: Sei un artista poliedrico: modello, musicista, ballerino e attore. In quale veste ti preferisci?
JL: In tutte, e non finisco mai di imparare. Tuttavia mi sto focalizzando sulla recitazione, la danza e la musica le possono portare un valore aggiunto. Mentre per la moda è un discorso a parte...
LOHI: Cosa significa la moda per te, e come definiresti il tuo stile?
JL: È qualcosa di molto personale, legato all’identità. Uno stile di vita che si combina anche con la carriera professionale, lo stato d’animo. Cambio costantemente e questo mi diverte. Mi piace comprare nei negozi vintage e mi ispiro agli anni ’70, ’80 e ’90.
LOHI: Hai 11 milioni di followers su Instagram. Qual è il tuo rapporto con i social?
JL: Non ne sono dipendente. Li uso per mostrare i diversi aspetti della mia vita e del mio lavoro, soprattutto i momenti spontanei.
LOHI: Sul tuo profilo hai messo l ’aforisma di Pedro Lemebel: “Io non ho amici, caro, ho soltanto amori. L’amicizia è borghese, una costruzione borghese e maschile... ” Cosa volevi comunicare?
JL: Lemebel è l’artista cileno che ammiro di più. Rappresenta la lotta alle disuguaglianze. È un visionario, pioniere del movimento dagli anni ’70. Ha carattere, contenuti, humor e moltissima arte. Il suo punto di vista sul Paese è quello nel quale molti di noi si identificano. È un personaggio tremendamente amato. Vorrei che tramite le sue parole passasse un messaggio di forza e temperanza.
LOHI: Il Cile lo scorso anno ha vissuto diversi momenti di tensione, scontri e rivoluzioni. Com’è la situazione adesso?
JL: È molto complessa. Grazie ai movimenti sociali degli ultimi anni, è accaduto qualcosa di storico nel Paese: il cambiamento della nostra costituzione politica. Un primo passo importante e positivo per il popolo cileno. Non cambierà tutto dall’oggi al domani, ma con il tempo potremo eleggere liberamente i nostri rappresentanti e avere nuove leggi che si tradurranno in risposte concrete per le diverse problematiche. Spero che accada presto, perché il popolo non si fermerà e l’unica soluzione per i leader al potere è ascoltarlo. L’anno scorso sono stato in Cile per Natale, e ho avuto l’opportunità di partecipare alle manifestazioni con i miei amici artisti; è stato emozionante sentire tutta quella gente unita per difen- dere i propri diritti.
Model Jorge Lopez @ MEGA MODEL BRASIL
Photography Ricardo Abrahao
Styling Thiago Ferraz
Text Giulia Gilebbi
Grooming Clo Abrahao
Set Design Josephine Cho
Retouching Closer