Quella che si è svolta lo scorso 31 agosto nel celebre grande magazzino Selfridges di Oxford Street è qualcosa di più.
Il charity shop progettato da Miranda July è un po’ beneficenza e un po' installazione.
Registra, attrice oltre che artista multimediale statunitense, è lei la mente creativa dietro il corner nel quale saranno venduti a poche sterline capi selezionati e firmati talvolta anche da alcune importanti etichette.
Il negozio della July, che rimarrà aperto fino al 22 Ottobre, si propone di suscitare riflessioni in merito alle cifre che un consumatore è disposto a pagare per aggiudicarsi alcuni oggetti del desiderio venduti all'interno del celebre grande magazzino mettendoli a confronto con una realtà, quella dei negozzietti solidali, che è del tutto antitetica.
Sia il personale che i capi venduti provengono da quattro differenti charity shop di Londra.
Oltre alla collaborazione con Artangels, hanno preso infatti parte al progetto anche quattro charity shop ognuno appartenente ad una diversa comunità religiosa: il Norwood Jewish Charity Shop, il London Buddhist Centre Charity Shop, il Spitalfields Crypt Trust Charity Shop e l’Islamic Relief Charity Shop.
Il dialogo interreligioso instaurato grazie a questo progetto dimostra la volontà dell’artista di avvicinare mondi che perseguono parallelamente la stessa causa e di smorzare le ultime tensioni sociali nei confronti della società islamica.