La Dj Lilly Palmer e la sua "My Fantasy"

Lilly Palmer, dj tedesca originaria di Nuremburg ma cresciuta musicalmente a Zurigo, forefront della nuova scena dell'elttronica femminile con Charlotte de Witte e Amelie Lens, oramai da quasi dieci anni è al top (nel sound, nelle classifiche e nella vita personale). Il suo brano We Control è diventato una hit virale e globale, il suo ultimo singolo My Fantasy segue la sua scia. Nel videoclip Lilly è una guerriera che fuori esce dall'acqua, fiera e orgogliosa. Perchè essere donne può essere anche una battaglia. Un amore spassionato, per la vita, la musica e il suo lavoro; un passato da nutrizionista e un futuro da music manager con la sua etichetta discografica. Leggi l'intervista alla dj Lilly Palmer. 

L’OFFICIEL ITALIA: Cosa significa fare la DJ per te?
LILLY PALMER: La mia passione, il mio lavoro, la possibilità di potermi esprimere attraverso la musica e di potermi connettere con tante persone fantastiche in tutto il mondo. Educare il pubblico mostrando il mio stile, gusto e attitudine. Evadere dalla realtà e divertirmi con i miei fan, per me significa questo. 

LOI: Il  sistema musicale sta cambiando parecchio anche nel settore dell’elettronica…
LP: Per me esiste un pre e un post pandemia. Quando ho iniziato, circa otto anni fa, ricordo che non c'erano ancora così tante artiste. C'erano Amelie Lens e Charlotte De Witte che erano abbastanza conosciute ma non ancora così popolari. Mi piaceva già allora e non ho mai pensato alla questione “dj donna o dj uomo”.  Ma più a  “Ehi, posso farlo? Forse potrei”. Così ho iniziato. Negli ultimi anni, si parla molto di più di diversità, rispetto e accettazione, tutto ciò ha aiutato molte donne a prendere coraggio e provarci, avviando una propria attività (anche nella musica). Anche i social media hanno dato una bella spinta e continuano ad essere uno strumento importante per esplorare il proprio talento artistico e promuoverlo. 

LOI: Qual’è la tua relazione con i social media? 
LILLY PALMER: So che a molti artisti in realtà non piacciono i social media perché c'è una certa pressione nel creare molti nuovi contenuti, e una sorta di competizione per il content perfetto. Lo capisco: devi sempre reinventarti, auto promuoverti e raccontarti. A volte può essere frustrante. Nel mio caso il social significa anche divertimento, fin dall’inizio li ho visti come una sfida in termini di marketing: “A cosa sono interessate le persone?  Cosa mostriamo, cosa creiamo?”.  Così è tutto più facile e gli si da la giusta importanza. 

LOI: Sei tu a gestire il social, ma il social non gestisce te…
LP: Si, esattamente. Ci sono momenti in cui dico “No, non ho proprio voglia di pubblicare”. Giorni in cui i commenti stupidi o pieni di odio sono pesanti, ma si impara a conviverci. Ho conosciuto mio marito tramite Instagram, non posso essere negativa nei confronti di uno strumento che ha portato qualcosa di così straordinario nella mia vita. Credo vada usato e valutato con la giusta prospettiva. 

LOI: Parlando invece di artisti, quali i tuoi preferiti? 
LP: Mi piace molto Lady Gaga per quello che ha fatto negli ultimi 10 anni, non ha mai avuto paura di esplorare cose nuove e folli. È un'artista straordinaria, con un approccio personalissimo alla musica,  e una voce sublime anche dal vivo. Si reinventa sempre e la stimo per questo. Se dovessi pensare a una collaborazione invece, mi piacerebbe remixare una traccia dei Coldplay. 

LOI: Dunque ti piace la musica pop?
LP: Al 100%! Soprattutto quando ci sono anche sonorità elettroniche. E poi, io amo guardare i videoclip, lo faccio da che avevo 15 anni e c’era MTV, ho deciso di realizzarli spesso per le mie canzoni perché danno una marcia in più.

LOI:Uno dei tuoi ultimi video è stato “My Fantasy”, dove esci dall’acqua con un’armatura…
LP: Il mio più grande successo finora è stato “We Control” e volevo che “My Fantasy” seguisse quella scia. Stavo andando a New York e ho registrato la mia voce con il telefono al gate dell’aeroporto. Non pensavo sarei riuscita a utilizzarlo ma alla fine ce l’abbiamo fatta. L’ho suonata per la prima volta proprio a New York e la gente è impazzita, in quei momenti capisci di aver creato qualcosa di bello. Dopo l’estate il brano aveva raggiunto un hype così alto che ho pensato di celebrarlo con un video. Mi è sempre piaciuta l’immagine di donne che indossano l’armatura, alla Giovanna D’arco,  e avevo anche visto alcuni video su Tik Tok girati in AI: ho unito le due cose, ordinato un vestito appropriato e sono andata in spiaggia con il mio team a girare. Ero in acqua travestita con la gente intorno che nuotava e si godeva la stagione ma nella mia testa ero una guerriera pronta a combattere.

LOI: Sei una donna combattiva?
LP: Sono una donna forte che non ha paura di correre rischi. Sono anche molto emotiva e a volte penso troppo. Forse è la mia debolezza, ma anche un plus valore. Non seguo un attitude maschile solo perché sono una Dj, mi piace essere una donna. All’inizio della mia carriera, indossavo delle magliette over, per mascherare un po’ il mio corpo. Ma ora dico: “no, no, no, no, voglio celebrare la mia femminilità, non nasconderla”. Sono molto onesta e non ho problemi con le critiche, purché siano giuste. Questo è uno dei deficit dell’industria (musicale), perché sono in atto molte politiche tossiche. Per fortuna ho un team affiatato che mi comprende sia come artista che come persona, chi sono e cosa voglio. E se il team ti capisce completamente, allora puoi avere successo.

LOI: C’è la Lilly artista e la Lilly persona…
LP: Non tutto è perfetto, anche se sei una donna forte ho i miei momenti no. Se sei in viaggio e devi suonare e non dormi, può essere molto difficile. Le volte in cui piango insieme a mio marito perché mi sembra di non farcela, di non poter poter chiedere di più al mio corpo…tutto questo le persone non possono saperlo.  A volte basta prendersi una pausa, fermarsi un attimo. Poi arriva il tuo team a motivarti, l’affetto dei fan e ci si ricarica.

LOI: Quando hai scoperto questa passione per la musica?
LP: Quando andavo alle superiori, i miei amici di allora mi hanno fatto conoscere la techno minimale. All'epoca ascoltavo solo la musica rock e metal. Mi portarono in un piccolo club, nella mia città natale, ricordo che stavo lì immobile mentre guardavo le persone ballare per conto proprio, completamente immerse nel loro spazio personale. Ho pensato: “Cosa stanno facendo? Sembra così strano”. Ma poi iniziai anche io allo stesso modo, presa dalla musica. In quel momento è scattato qualcosa e con un po’ di tempo mi sono detta di poterlo fare anche io. 

LOI: Sei anche nutrizionista…come hai combinato i vari aspetti della tua vita e professione?
LP: È stato il mio primo lavoro, e ha occupato una grande parte della mia vita. Oggi, semplicemente mi piace vivere una vita sana, sapere cosa fa bene e cosa no. Non ne sono ossessionata. E come detto prima: i continui viaggi e l'aereo possono essere molto estenuanti. Quindi…se non mangi e dormi bene, sarai sicuramente stressato e infelice. Mi sono data delle regole, una tra tutte: cerco sempre per me e il mio team (pilota compreso) alberghi con buone opzioni alimentari. 

LOI: Tornando alla musica…in che direzione stai andando?
LP: Mi piacerebbe mantenere una techno piuttosto energica dal touch melodico, non voglio andare in una direzione troppo strong; negli ultimi due anni dalla pandemia la techno hard è diventata molto popolare, fin troppo. Mi piace il mio suono e voglio mantenerlo: elegante - non troppo folle - con la mia voce e nuovi suoni che creiamo di volta in volta.

LOI: Un desiderio sul futuro?
LP: Amo questa vita! Ho un marito fantastico, un team fantastico, animali fantastici, un cavallo fantastico! Mi piace viaggiare, vedere nuovi paesi e suonare la mia musica ma allo stesso tempo stare a casa e godermi la natura dei Paesi Bassi, dove vivo ora. Sono esattamente dove voglio essere e vorrei che tutto restasse così. Magari qualche nuova collaborazione e obiettivi sempre maggiori con la mia etichetta discografica. Nei prossimi anni vorrei aiutare artisti emergenti e giovani a crescere nel settore e sviluppare i loro progetti. Sono tedesca, organizzo tutto alla perfezione e sarei una manager efficiente. Potrebbe essere la mia seconda carriera, un’ottima alternativa per continuare questo tipo di lavoro.