Pop culture

Com'erano e come sono: le icone di stile di ieri e di oggi

Esiste un vero erede di Tom Wolfe? Non proprio
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Nella seconda metà del secolo scorso il mondo, e soprattutto New York, era il centro nevralgico in cui le menti più geniali dell'epoca s'incontravano, si scambiavano opinioni, si studiavano. Proprio in questo scenario nacque l'espressione radical chic, ideata dall'illuminato giornalista Tom Wolfe, compianto padre del New Journalism. Ma a danzare insieme a lui in turbine di feste e incontri, seppur a qualche anno di distanza, c'era anche la tormentata Isabella Blow e, in Francia, quella bellezza indimenticabile che è stata Brigitte Bardot. Loro, insieme a molti altri, erano quelli che scrivevano la storia un tempo, ma oggi, al loro posto, chi c'è? Non ci sono eredi dello stesso (altissimo) livello, ma si può dire che abbiano passato il testimone, seppur inconsciamente, ad alcune delle personalità che agitano il fashion system e tutto ciò che gli ruota intorno. Com'erano e come sono le icone di stile di ieri e di oggi.
 

Derek Blasberg - Tom Wolfe
 

Una volta c'era lui a raccontare la società di una New York arrivista, agitata, edonista: Tom Wolfe (scomparso il 14 maggio 2018, ndr) è stato uno dei più grandi giornalisti e, poi, scrittori del secolo scorso. Tra i padri fondatori del New Journalism, fu lui a coniare l'espressione radical chic per descrivere tutti coloro che, seppur sedicenti sostenitori della sinistra, conducevano una vita più che agiata. La fama mondiale, però, lo raggiunse nel 1987, quando pubblicò il romanzo Il falò delle vanità. E oggi, seppur non minimamente paragonabile alla caratura intellettuale di Wolfe, c'è Derek Blasberg a raccontarci i retroscena del bel mondo. Giornalista, ha iniziato la sua carriera da W Magazine per poi assumere il ruolo di assistente da Vogue. Editor at large per Vanity Fair e Harper's Bazaar, è anche scrittore: il suo libro d'esordio Classy: Exceptional Advice for the Extremely Modern Lady, una collezione di brevi saggi umoristici sull'etichetta, è stato nella classifica dei best seller del New York Times per diverse settimane. 
 

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Isabella Blow - Poppy Delevingne
 

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Diversissime esteticamante e caratterialmente, Isabella Blow e Poppy Delevingne non potrebbero essere più diverse. L'una mora e dai lineamenti imperfetti che, però, non si dimenticano, l'altra biondissima e di una bellezza disarmante. Tuttavia, un filo rosso le lega: se Isabella Blow, prima della sua prematura scomparsa, fu non solo una grande talent scout ma anche un'animale da party, lo stesso vale per Poppy, sempre presente a tutte le feste più importanti. E sì, anche per quanto riguarda l'influenza che entrambe sono state capaci di esercitare sul gusto contemporaneo: se Isabella fu la musa di Philip Treacy e scopritrice del talento di Alexander McQueen, Poppy deve la sua influenza sul mondo della moda soprattutto alla sua indiscutibile grazia. Marc Jacobs, dopo averla notata sulla passerella di Burberry nel 2012, l'ha voluta come volto della campagna pubblicitaria di Louis Vuitton e Chanel l'ha scelta come brand ambassador, oltre a essere membro del British Fashion Council. Uno stile raffinato il suo, decisamente diverso da quello della sorella Cara.
 

Brigitte Bardot - Gigi Hadid
 

Saranno i capelli biondi, saranno le labbra turgide e golose, sarà il taglio degli occhi, ma Gigi Hadid ha una decisa somiglianza con Brigitte Bardot. E se Bella è la copia esatta di Carla Bruni nel fiore degli anni, anche Gigi sembra essere se non una sorella, quantomeno una nipote della fantastica BB. Questo, però, vale "solo" per l'aspetto fisico e per il fascino che entrambe sono capaci di esercitare: le loro vite, tuttavia, sono molto diverse, l'una attrice e attivista, l'altra top model e socialite. 
 

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Foto courtesy: Instagram @derekblasberg; @gigihadid; @poppydelevingne
 

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