Se Zoë Kravitz compie gli anni i suoi best look sono la timeline perfetta per celebrarla
Musa di Anthony Vaccarello, prossima Catwoman nel film The Batman, con gli outfit più cliccati di Instagram è la reincarnazione dell'orgoglio black in chiave boho
Aspettare il 3 marzo 2022 sarà dura, ma non impossibile. L’uscita del film The Batman di Matt Reeves in cui Zoë Kravitz interpreta Catwoman/Selina Key al fianco di Robert Pattinson/Bruce Wayne, si preannuncia una pellicola densa di emozioni visive destinate ad arricchire l’immaginario della nota favola goth. Il primo dicembre 2021 Zoë Kravitz compie 33 anni e per una figlia d’arte come lei, il padre di nome fa Lenny, la madre Lisa Bonet, sarà molto di più di un semplice party. Dotata di un magnetismo intenso e tormentato, il suo talento d'attrice e carisma la porteranno lontano by passando quelli che sono i percorsi personali. Non è su Zoë Kravitz e la sua vita privata, il divorzio dall’ex-marito Karl Glusman e la nuova fiamma l’ex Magic Mike Channing Tatum, su cui vogliamo porre l’accento, quanto su Zoë Isabella come icona di stile: hippie e sciamanica nell’animo, passa con innata nonchalance dai look casual 90’s a quelli cool radical chic di The Row, sino al glam da red carpet con i pezzi cult Saint Laurent e Oscar de la Renta. Non ultimo l’outfit in lurex burgundy con cappuccio scelto per gli InStyle Awards dello scorso novembre. Decorata da più di 50 tatuaggi sparsi sull'esile silhouette, per Zoë Kravitz un fisico petite come il suo le consente di calarsi con fluidità in quelli che sono ruoli differenti eppure uniti da una vibrazione sola, quella di un'autentica diva.
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Zoë Kravitz e il Met Gala: il red carpet su cui osare e celebrare non solo Saint Laurent
Quella tra Zoë Kravitz e il Met Gala è una love story che dura da parecchio tempo. Dopo il debutto nel 2008 in abito lungo in velluto verde giada e capelli a ondine anni 20, occorre mandare avanti la timeline di Miss Kravitz sino al 2017 quando, avvolta in una creazione rosa e nero Oscar de la Renta come omaggio al tema della mostra Rei Kawakubo/Comme des Garcons: Art Of The In-Between, si mostra perfetta e ultra grafica con chioma platino modellata da pixie cut e abbondante stola hollywoodiana. Nell'edizione 2018 le scale del Metropolitan Museum la vedono sfilare sorniona insieme all'indimenticabile vestito nero in pizzo Saint Laurent sigillato sul corpo da soli due fiocchi di raso lucidissimo. E se nel 2019 in occasione di Camp: Notes on Fashion, l'abito è ancora nero e ancora firmato Anthony Vaccarello con tanto di paillettes e scollatura audace da dominatrix, è il look dell'edizione 2021 a vincere sulle precedenti. E nel ricordarci il wow effect del look nude gioiello di Beyoncé osato nel 2011 per China: Through The Looking Glass, Zoë Kravitz sfoggia un'altro Saint Laurent interamente fatto di rete scintillante composta da infiniti loghi della maison francese. Nessuno spazio all'immaginazione.
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Zoë Kravitz e l'attrazione per i pois
Micro o macro, non solo quelli Saint Laurent la ipnotizzano quando si tratta di sceglierlli per outfit importanti. Nel 2018 per il LACMA Art + Film Gala Zoë Kravitz sceglie un abito Gabriela Hearst dalla ineccepibile scollatura Bardot, seguono poi una serie di top e camicette disinvolte, ma dannatamente chic, con cui lei accende di stile anche i look più easy e urban composti da jeans e stivaletti anfibi.
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Ma i look su Instagram più cliccati di Zoë Kravitz sono quelli lingerie
Le sottovesti di seta liquida oppure decorate da pizzi hanno immancabili spalline sottili. Bianco avorio, nero e un rosa cipria che fa immediatamente pezzo da selezione vintage ricercata, sono la palette prediletta. In questo segmento di stile ad mergere, nitida e chiara, è quell'anima bohemienne di Zoë Kravitz, grazie al DNA unico firmato mamma&papà. Chi ricorda l'outfit sfoggiato nel 2018 in occasione del film Gemini, una sottoveste in seta bianca indossata sotto a un blazer nero decorato da piume di marabou, non farà fatica ad amare la blusa cropped Saint Laurent con applicazioni di pizzo scelta nello stesso anno per la Fashion Week parigina, né le reiterazioni in noir incorniciate da lunghe e sottili treccine afro.
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Zoë Kravitz Catwoman? Lo è sempre stata
Il personaggio di Selina Kyle, Catwoman non appena cala la notte su Gotham City, nasce negli anni 40 dalla penna di Bob Kane e Bill Finger. Dopo le divine Michelle Pfeiffer, Halle Berry e Anne Hathaway, tocca a Zoë Kravitz a prendere i panni della ragazza orfana e ladra di professione con quel pesantissimo stigma di essere stata l'unica testimone oculare dell'assassinio di Thomas e Martha Wayne, i genitori di Bruce. Facile, eppure piacevolmente prevedibile: la dark side di Zoë/Selina Kyle è sotto gli occhi di tutti.
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