The Now Icon: Jennifer Connelly
Cresciuta all’ombra del ponte di Brooklyn, a Brooklyn Heights, Jennifer Connelly non ha quasi mai lasciato New York, dove vive con il marito, l’attore inglese Paul Bettany e i tre figli. «È una città che amo alla follia. Provate a trascorrere una giornata a girovagare per le sue vie. Così, senza fare programmi. Lasciatevi trasportare. Di sicuro succederà qualcosa. Negli anni la città non è cambiata molto: sì, è spuntato qualche bellissimo edificio nei vecchi quartieri fatiscenti, ma l’energia è sempre la stessa». L’attrice è come New York. La serietà, la spiccata intelligenza e quel vago senso di mistero che emana sono, da quasi 35 anni, la vera cifra stilistica della sua recitazione. Fin dal suo primo ruolo, in “C’era una volta in America” di Sergio Leone, quando aveva solo 14 anni, ha partecipato con silenziosa costanza a pellicole che hanno fatto la storia del cinema, come “Requiem for a Dream” di Darren Aronofsky (2000) “A beautiful mind” di Ron Howard (2001) e “Blood Diamond” di Edward Zwick (2006). Quest’anno si è calata nei panni di Chiren in “Alita – Angelo della battaglia”, adattamento del manga “Gunnm” firmato da Robert Rodriguez e James Cameron. L’anno prossimo la vedremo nell’attesissimo sequel di “Top Gun”, diretto da Joseph Kosinski, e nella serie distopica “Snowpiercer”, adattamento dell’omonimo film di Bong Joon-ho del 2013, a sua volta tratto dalla serie a fumetti francese del 1982 “Le Transperceneige” di Jacques Lob e Jean-Marc Rochette, che racconta la lotta di classe su un treno in moto perpetuo dove è rinchiuso ciò che resta dell’umanità dopo una nuova era glaciale. Di passaggio a Parigi, l’ambasciatrice di Louis Vuitton parla della sua professione di attrice.
L’Officiel Italia: Che cosa le piace di Parigi?
Jennifer Connelly: La sua bellezza. È una città incredibile, capace di togliermi il fiato ogni volta che ci torno. Non esiste un luogo magico quanto Parigi per perdersi tra strade e vicoli. In più, qui abita un mio carissimo amico.
LO: Si riferisce a Nicolas Ghesquière, con cui lavora da tempo.
JC: Sì. Ci siamo incontrati... mio Dio, sono già passati più di quindici anni! Il suo lavoro per Louis Vuitton è incredibile. Le silhouette, i materiali, è tutto spettacolare. Con il passare del tempo, ci siamo avvicinati sempre di più.
LO: Ghesquière ha un senso della moda futuristico, a volte persino ai limiti della fantascienza. Un genere che lei conosce bene.
JC: Nel corso della mia carriera ho lavorato a generi molto diversi e tendenzialmente sono attratta dai film provocatori. Mi piace passare il tempo con un personaggio che può avere un punto di vista radicalmente diverso dal mio, che conquisti la mia immaginazione e mi faccia riflettere.
Foto Marili Andre
Styling Sara Van Pée
Hair stylist: Renato Campora.
Make up artist: Kay Montano
Manicure: Kamel
Assistente fotografo: Bertrand Jeannot
Assistente stylist: Claire Rumeau.