SUPERDUPER collabora con Podere Arduino
SUPERDUPER il brand Made in Florence realizza cappelli fatti a mano, con materie prime di alta qualità, esattamente come i prodotti agricoli di Podere Arduino. Insieme celebrano un approccio responsabile che lega i prodotti coltivati ad un nuovo tipo di colorazione naturale per i tessuti dei cap da baseball in cotone organico, ultima novità in casa SUPERDUPER
Entrare nell'atelier di SUPERDUPER a Firenze, che si trova all'interno di Manifattura Tabacchi, è a tutti gli effetti un'esperienza attraverso le tecniche artigianali dell'arte del cappello: un patrimonio della tradizione italiana. Macchinari vintage e processi man-made per capelli dalla fattura unica e perfino una scuola di formazione dedicata, con un percorso di studi e tecniche capace di attrarre giovani apprendisti da tutto il mondo. A seconda della forma di cappello scelta, la personalizzazione della tesa (vengono sempre aggiunte piccole pietre colorate come simbolo del legame con la terra), della banda laterale, il modellare la corona e infine la fodera. E qui anche le piccole imperfezioni restituiscono bellezza. Produzione controllata, per evitare gli sprechi, utilizzo di materie prime certificate (anche nel caso delle pelli animali) permettono a SUPERDUPER di iniziare un percordo di responsabilità. Per questo la nuova collab SUPERDUPER con Podere Arduino ne è quanto mai esempio concreto.
Questo concept cappelli & natura, inizia a febbraio 2021, per essere lanciata nel corso dell'anno con l'azienda agricola rigenerativa Podere Arduino, mette in pratica la filosofia del brand e ne sostanzia il percorso in una direzione alternativa, ad alto valore sperimentale. I rispettivi focus sulle materie prime, la produzione locale e la conservazione degli ecosistemi, nel rispetto della biodiversità, sono alla base di una partnership nata da un pensiero etico comune e condiviso. Podere Arduino è infatti il partner ufficiale del processo di tintura vegetale di SUPERDUPER e sottolinea l'impegno nel supportare nuove frontiere nell'utilizzo di ingredienti non nocivi per i suoi cappelli, tanto quanto ad evitare l'uso di chimica il più possibile. Slow food e slow fashion si incontrano per creare un baseball cap a motivo mimetico realizzato grazie l'utilizzo di due piante tintorie coltivate a Podere Arduino: la barbabietole e il guado - una pianta un tempo ampiamente coltivata che forniva all'Europa il colorante blu prima che dell'arrivo dell'indaco. Ogni cappello è un pezzo unico, fatto su misura, in edizione numerata con una "A " ricamata (che sta per Arduino), in più con una percentuale del ricavato a beneficio della rigenerazione del ciclo vitale della flora da cui provengono i prodotti della terra coltivati dal giovane team di Podere Arduino.