Eva Herzigová oggi, ieri e domani, è un'icona senza tempo
Dagli spot TV alle passerelle più blasonate, recap dei momenti più importanti della carriera di Eva Herzigová, diventata modella per caso e destinata all'Olimpo
Il 10 marzo ne compie 51. Eva Herzigová oggi è ancora una musa e un riferimento di bellezza, intelligenza e carisma a cui guardare. I fatti parlano. La über modella di origine ceca naturalizzata italiana, ultimamente è sempre più presente negli appuntamenti moda che contano per ricordarci che quando una ha l’x-factor non c'è una scadenza ma anzi, migliora con il tempo. I designer se la contendono, la desiderano come simulacro di un ideale contemporaneo, consapevole e forte. Però basta tornare agli inizi, a quando Eva Herzigová young, con quell'altezza di 1,80 all'età di 16 anni ha sbaragliato il panorama estetico con la sua palette chiara e luminosa dell'Est, per rendersi conto che il tempo è veramente relativo e a fare la differenza è l'attitudine. Già nelle prime interviste rilasciate da top model anni 90, Eva Herzigová piazzava citazioni colte lasciando intuire un backgorund di formazione sensibile e attento alle arti, all'espressione, alla creatività. Dalla spesso citata regista Věra Chytilová, considerata una pietra miliare del movimento della Nová vlna, agli studi di fotografia, la sua consistenza personale era già ben chiara e delineata.
Eva Herzigová passa dall'Italia, giovanissima, nel 1989 dopo essere stata scoperta a Praga in un concorso di bellezza ed essere volata subito a Parigi per intraprendere la carriera di modella. È il boom creativo degli anni '80 e la TV è il medium per eccellenza dove veicolare modernità e futuro; quindi Eva inizia da lì con una marea di spot e progetti commerciali. Il tenore dei primi lavori è legato più alla pubblicità di prodotti di varia natura merceologica piuttosto che alla moda, ma da qualche parte si deve pur comiciare, giusto? Così dopo aver girato per L'Oréal un spot dal montaggio serrato, Herzigová appare nel 1990 come protagonista di “CampariSoda sì” realizzato per la nota azienda beverage di Novara e con cui si fa conoscere anche qui. Quella luce e fascino alla Marilyn Monroe conquistano all'istante sulla scia di una nostalgia italica mai sopita per il mito americano abitato da pin-up e dive del cinema made in U.S.A.
Eva Herzigova young, il culto del corpo in lingere
Ripercorrere i momenti salienti dell'Eva Herzigová anni 90 significa rivedere una modalità passata di fare narrazione del corpo e quindi della diffusione di un canone di bellezza epico, divino e inarrivabile. Seducente ed efficace per quelle sue proporzioni perfette tra curve e lunghezze, Herzigová ha fortemente alimentato proiezioni e desiderio a larghissimo raggio. E il mondo della lingerie non si è certo lasciato scappare un'occasione di rappresentazione così potente. Brand specializzati come Chantal Thomass, Playtex con il prodigioso reggiseno push-up WonderBra e Victoria’s Secret per citarne alcuni, hanno affidato ad Eva il compito di dare un corpo a quell'ideale narrativo così perturbante dei tempi. Natalia Aspesi, celebre e acutissima gionalista di costume, per dovere di cronaca scrisse ampiamente sull'ossessione collettiva per il seno come apparato maximo del corpo femminle e di come un'intera società ne fosse completamente catalizzata. Era il 1994 e i tamponamenti ai semafori di tantissime città italiane davanti alle affissioni XL di Herzigová in slip e reggiseno non si finivano più di contare.
Eva Herzigova anni 90 e l'amicizia con John Galliano
John Galliano ed Eva Herzigová hanno lavorato insieme a tantissimi progetti moda. Gli show degli anni novanta targati Galliano hanno il merito di aver messo in scena mondi meravigliosi abitati da personaggi tornati alla luce da un passato rarefatto e lussurioso, eccentrico e sgangherato: uomini e donne tracotanti, sognanti e desiderosi di vita, autentici Les Incroyables et Merveilleuses. Eva Herzigová è stata per lui anche questo, un'interprete quasi cinematografica di un fare moda attraverso l'interpretazione e il pathos. Una formula ritrovata nell'ultima collezione Maison Margiela Haute Couture che inevitabilmente ha rivegliato nostalgia in chi l'ha vissuta e una profonda fascinazione tra i più giovani. Non è forse questo l'argomento che oggi sta infiammando il piano di conversazione tra i più accaniti fashion critic? Narrazione sì, narrazione no? Fun fact: fu di Galliano l'abito da sposa del matrimonio lampo, ma appassionato, della modella con il batterista dei Bon Jovi, Tico Torres.
Eva Herzigová oggi, come ieri è la musa dei designer
Thierry Mugler, Jean Paul Gaultier, Chanel, Yves Saint Laurent, Dior, Versace, Westwood. L’elenco potrebbe allungarsi all’infinito. Non c’è stato un brand influente che non abbia avuto Eva Herzigová come protagonista degli show e delle campagne e ambassador provocatorio. Vedi alla voce abito Gaultier #freethenipple del 1992 indossato a sopresa anche da Madonna e alla trasformazione in cyborg-diva per Mugler (ciao Zandaya). Nel 2013 Miuccia Prada la sceglie come protagonista della campagna primavera estate scattata da Steven Meisel; e se Demna per Balenciaga la incorona musa di queste stagioni, Antony Vaccarello la incornicia perfettamente nel mood algido della rive gauche insieme ad Anja Rubik. La chiama anche Casey Caldwell per Mugler FW24-25 invitandola a sfilare con interpretazione in stile performance.
Eva Herzigová e i fotografi che l'hanno ritratta
Ellen von Unwerth, Paolo Roversi, Andres Serrano, Terry Richardson, Mario Testino, Peter Beard, Bruce Weber, Helmut Newton e Peter Lindbergh. Il meglio della fotografia internazionale ha immortalato la bellezza e il carisma di Eva Herzigová. Dopo l'esordio più commerciale di fine anni 80 avviene la trasformazione/maturazione del suo potenziale espressivo e i fotografi finalmente "la vedono" intuendo la forza di quell'espressività unica in perenne equilibrio tra intensa malinconia e incontenibile seduzione. E, naturalmente, è un successo. Chi è quindi Eva Herzigová oggi? La donna di ieri e di domani, musa senza tempo.