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Birkin di Hermès, la vera storia della borsa più desiderata di sempre

Elegante, capiente, ispirata a una delle donne più sensuali del Novecento: e pensare che tutto ebbe inizio su un volo Parigi-Londra... ecco la storia della borsa Birkin di Hermès

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Una Birkin di Hermès con applicati diamanti per 9 carati (James Nielsen/Houston Chronicle via Getty Images)

Anno 1983, volo Air France Parigi-Londra. A bordo Jean-Louis Dumas, amministratore delegato del gruppo Hermès, e Jane Birkin, attrice e cantante dal volto che non si dimentica. È il fato a metterli vicini di posto: subito scocca la scintilla di una conversazione vivace, brillante, fatta di scambi di idee e intuizioni. Poi, il momento cruciale: l'agenda di Jane cade, spargendo ovunque tutti i suoi appunti. «Nessuna agenda e nessuna borsa è in grado di contenere tutti i miei fogli» dice lei, Dumas risponde che le avrebbe creato una borsa capiente ma, al tempo stesso, elegante.

Jane Birkin con la sua borsa omonima di Hermès (Getty Images)

Nasce la Birkin, nasce un mito. Sarà la leggenda che le gravita attorno, sarà il legame con una delle donne più sensuali del Novecento, fatto sta che nella Birkin-storia c'è sempre una costante: l'alta, altissima desiderabilità. E ovviamente, per essere così amati, bisogna essere anche un po' irraggiungibili. Chiedersi quanto costa una Birkin non è una domanda per tutti, proprio perché essendo un (bellissimo) oggetto d'élite ha il suo prezzo: d'altra parte, ogni Birkin viene realizzata con estrema cura e utilizzando solo materiali pregiati. Senza contare, poi, la lunghissima lista d'attesa: per avere una Birkin di Hermès tra le mani bisogna aspettare, aspettare e ancora aspettare.

Londra, 9 giugno 1970: Jane Birkin, con il casco indossato da Terence Stamp nel film "Far from the Madding Crowd", mentre mangia un gelato (Evening Standard/Hulton Archive/Getty Images)

La sua versione più classica e iconica è in un colore che di basico non ha proprio niente. L'arancione, ovvero il colore che da sempre caratterizza la maison Hermès. Perché se nel 1945 Émile-Maurice Hermès, in cerca di scatole beige irreperibili in tempi di guerra, dovette ripiegare su quelle arancioni per confezionare i propri prodotti, beh, forse allora non sapeva che quella scelta, casuale e non programmata, sarebbe diventata un segno distintivo su tutte le loro creazioni. E così, a rigor di logica, anche la borsa di Hermès più iconica deve richiamare il suo caratteristico colore. Tuttavia, è disponibile in tantissimi colori e in diversi pellami: dal nero al beige, dal rosso al rosa, dalla pelle di struzzo a quella di coccodrillo.

1975: Jane Birkin a Cannes (Getty Images)

A conferma di quanto la fama della Birkin non accenni a calare, due aste da record hanno fatto molto parlare negli ultimi anni. Nel 2005, un modello in pelle di coccodrillo e diamanti è stato venduto per 65mila dollari, mentre nel 2016 la Birkin Nilo Crocodile è stata battuta da Christie's per più di 300mila dollari aggiudicandosi il titolo di borsa più cara del mondo. Fino a quel momento, però, perché è nel 2017 che la Birkin batte la Birkin: a Hong Kong, una rara Himalaya Birkin è stata battuta all'asta, sempre da Christie's, per 380.000 dollari. 

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