È sempre Natale, a Casa Maria Luigia
Per il Financial Times è il miglior B&B del mondo, per Lara Gilmore e Massimo Bottura la casa dove accogliere i propri ospiti. Come si legge in “Slow Food Fast Cars” (Phaidon), il loro nuovo libro con foto, racconti e ricette.
“Li abbiamo trovati in contemporanea”, ricorda Lara Gilmore riferendosi a due divani a mezzaluna che sembrano abbracciarsi nel salotto di Casa Maria Luigia, una villa dedicata all’ospitalità nella prima campagna di Modena, città che il marito Massimo Bottura ha reso epicentro della cucina a livello mondiale. “Eravamo in due aree diverse della fiera dell’antiquariato di Parma e in ci siamo mandati un messaggio, avevamo trovato il divano”. In realtà avevano trovato due divani, identici, se non per le nuances, lo Yin e lo Yang, una metafora della loro unione – sodalizio anche lavorativo – iniziata in un ristorante a New York.
“Ci siamo conosciuti davanti a un caffè Illy, anzi, a un cappuccino che mi era riuscito particolarmente male”, va indietro di trent’anni ricordando l’incontro con Bottura, che da gennaio 2023 è nel programma illy Chef Ambassador (per il quale ha creato uno speciale bland), e come quell’incontro l’abbia catapultata nel mondo dello chef, portata nel capoluogo emiliano, con l’Osteria Francescana che sarebbe poi diventata un ristorante tre stelle Michelin, per due volte miglior Ristorante per la “The World's 50 Best Restaurant”, eccetera eccetera.
E, in quel “eccetera eccetera” c’è davvero tanto. Le partnership, ad esempio con Gucci Osteria di Firenze, poi Los Angeles e Tokyo, il progetto dei Refettori in giro per il mondo, rafforzato con il sostegno di illy a Food For Soul, un rapporto consolidatosi ulteriormente grazie al supporto dell’azienda al tour globale di presentazione del nuovo libro “Slow Food, Fast Car” (Phaidon); una raccolta di ricordi, aneddoti, foto e ovviamente ricette di Casa Maria Luigia, per il Financial Times miglior BB al mondo, una villa di campagna, ricca di arte contemporanea, musica, design, motori.
Le ricette sono 85, tutte cotte nel forno a legna, pensate dalla head chef Jessica Rosval, che con Bottura ha trasformato l’idea della colazione in una perenne mattina di Natale. In tavola c'è l’erbazzone, tipico emiliano, e il cotechino appoggiato su una mini sbrisolona con crema allo zabaione, lo gnocco fritto con la mortadella e la ricotta di Rosola, le frittate fatte nella pentola di ghisa; ancora le focacce, quella dolce e quella salata. E poi la zucca, il cavolfiore in crema di parmigiano, e la frutta al forno.
Il sapore è quello dell'ospitalità della campagna emiliana, ricca di un cibo fatto lentamente – basti pensare al Parmigiano e l’aceto balsamico – e il rombo di motori che hanno fatto la storia. Slow Food, Fast Cars.