Intervista a Céline Assimon, nuovo CEO di de Grisogono
Céline Assimon, nuovo CEO di de Grisogono, non è nuova al mondo dei gioielli, dopo 18 anni nel settore si può definirla una vera esperta. Viso da ragazzina e sguardo gentile, Céline mi accoglie con un sorriso, emozionata all'idea di poter parlare della sua nuova avventura. E' lei infatti che guiderà la maison nel futuro e soprattutto nel post Fawaz Gruosi. Tanti i progetti di cui si sta occupando dal lavoro di tutti i giorni col team creativo al creare nuove sinergie, ma l'obbiettivo che le sta più a cuore è rendere de Grisogono un brand globale di gioielleria e non "solo" il sinonimo di haute joaillerie. Con ben 11 flagship e 8 punti vendita di altissimo livello nel mondo, de Grisogono è una realtà in continua evoluzione che va ben oltre alle splendide pietre preziose con cui tendiamo a identificarlo, ecco che cosa ci ha raccontato Cèline Assimon.
Cosa vuol dire essere il CEO di de Grisogono?
E’ super eccitante per una donna essere il capo di de Grisogono. E’ da 18 anni che sono nel settore e questo è un grande traguardo per me. Ho scoperto il brand quando ero negli USA e sono rimasta subito affascinata dalla creatività folle, i colori e le forme esagerate che caratterizzano de Grisogono. Ho lavorato per grandi gruppi e brand importanti come Louis Vuitton e Piaget, qui è diverso ma molto interessante, il team è fedele al marchio e c’è grande fervore.
Il suo obbiettivo è rendere de Grisogono un global luxury brand, come pensi di farcela a trasformare un brand considerato di nicchia in qualcosa di molto popolare?
Quando pensi a de Grisogono visualizzi l’haute joaillerie, i red carpet, le celebs. In realtà l’anello Allegra in versione entry price è più che abbordabile, tanto ma non così tanto per il settore, molte delle collezioni hanno un prezzo che va dai 10 ai 20 mila euro. Bisogna far capire alle persone che il nostro core business è l’haute joaillerie ma esistono anche pezzi che si possono comprare "facilmente".
Parliamo della tua iniziativa per i giovani e i designer: "Creativity in Residence"
Quando sono arrivata, dopo l’uscita di Fawaz Gruosi, mi sono chiesta “Come possiamo tornare all’origine del brand? 26 anni dopo come possiamo trovare un modo per stimolare la creatività, creando un ecosistema?”
E allora ho incominciato a ragionare come creare un Mentor talents program per le scuole di design: prendiamo un ragazzo all’anno in head quarter per imparare il mestiere. Qui abbiamo un modo di lavorare molto fluido, siamo 40 persone in atelier, possiamo fare meeting e discutere di tutto, così anche i ragazzi possono partecipare e imparare. Inoltre abbiamo un programma che permette a differenti tipi di creativi di poter entrare in contatto con il nostro mondo per un anno.
Come selezionate questi designer?
Li cerchiamo sui giornali, Instagram, facciamo grande ricerca. Deve essere una persona che capisce i codici della Maison ma allo stesso tempo può dare un proprio tocco.
Qual è il gioiello-sogno che vorresti creare da de Grisogono?
Si può dire che l’abbia già realizzato: è un earcuff di cui abbiamo iniziato a discutere appena sono arrivata, in titanio con diamanti neri e icy, perle molto grande ma allo stesso tempo leggero e portabile. Il mio challenge è far capire al mondo che de Grisogono è comprabile.
3 parole per descrivere de Grisogono.
Unico e bold, sono solo due, ma bastano!