L'Alta Gioielleria tra rivisitazione di pezzi storici e innovazione

Laboratorio d’innovazione, l’alta gioielleria è per definizione la più alta espressione del lusso. Una Maison può impiegare anni per riuscire ad acquistare una determinata pietra, o per metterne insieme di simili/compatibili per la realizzazione di un pezzo o di una parure. La montatura può richiedere anche più di 200  ore di lavoro. E ci vuole il magico incontro tra creatività del designer, codici della Maison, gusto del cliente. Una magia pienamente riuscita a Claire Choisne, direttore creativo di Boucheron, con una collezione, Contemplation, che affianca pezzi fortemente innovativi ad altri che reinterpretano modelli storici. Per l’audacia: la collana Goutte de Ciel, per portare al collo un pezzetto di cielo, o meglio di aerogel, un materiale utilizzato dalla Nasa per raccogliere la polvere di stelle. «Ci ho messo 2 anni per trovare il materiale a più bassa densità esistente-spiega Choisne-, fatto per il 98% d’aria e per il restante 2% da silice. Così fragile da dover essere incapsulato, per non essere distrutto da un semplice tocco, tra 2 dischi di cristallo di rocca». Un pendente-talismano montato su un girocollo in cristallo di rocca e diamanti. Sempre per l’audacia, la collana Nuage en apesanteur, creata in 3d sul modello di una collaretta di mussola: aerea, leggera, un fremito di 7000 steli in titanio terminanti con 5000 diamanti e 2000 minuscole biglie di vetro. Van Cleeef & Arpels sceglie la tradizione e reinventa 3 modelli iconici. Merveille d’Emeraudes, coi suoi 5 smeraldi a goccia, richiama una collerette  in mostra recentemente al Palazzo Reale di milano creata nel 1929 per Fawzia, la bellissima sorella di re Faruq d’Egitto e prima moglie dell’ultimo Sha di Persia. Rubis en scene è la versione updated del bracciale Jarretière di Marlene Dietrich, bracciale indossato anche in “Paura in palcoscenico” di Hitchcock, gli orecchini di diamanti Tendresse Etincelante sono una versione contemporanea di un modello del 68 regalo di nozze di Aristotele Onassis a Jacqueline Kennedy. Per la sua prima collezione di alta gioielleria, La Gioia, Pomellato ha enfatizzato al massimo le proprie caratteristiche distintive, dall’accostamento dei colori, al culmine nella Gourmette Caméléon, un girocollo di maglie incastonate con un dégradé di pietre multicolori effetto arcobaleno, alla reinvenzione del Nudo trademark, che diventa Collier Cascade Nudo, particolarmente bello nella versione in  maglie chandelier d’oro rosa, tsavoriti, peridoti e topazi bianchi. Piaget intitola la propria collezione Wings of Light, fatta di collier, orecchini e anelli di superba classicità. Outstanding la collana Majestic Plumage, ispirata a un uccello esotico, dove una profusione di piume, zaffiri e spinelli fa da cornice a una tormalina Paraiba proveniente dal Mozambico di oltre 7 carati. Le appassionate dei pezzi one of a kind di Giampiero Bodino saranno incantate dal mix di perle, coralli e cavallucci marini in pietre preziose della collezione Mediterranea, come dallo splendore della collana ispirata al Barocco leccese. Bulgari celebra lo splendore dell’architettura tardo cinquecentesca e seicentesca romana con la collezione Barocko. Strepitosa la collana Wing of Rome, ispirata alla statua dell’arcangelo Michele sopra Castel Sant’Angelo: lo scintillio di ali d’angelo di diamanti originate da un magnifico diamante a goccia. E in materia di statement ring, difficile surclassare l’anello Arabesque, uno smeraldo ottagonale circondato da un pizzo di brillanti.