Interviste

L'intervista a Joan Thiele: una carriera tra musica, moda ed arte

Abbiamo intervistato la promessa della musica Joan Thiele: madre italiana, padre svizzero ma di origini colombiane, è stata selezionata da Elisa come una delle artiste di nuova generazione più interessanti nella scena musicale italiana e si racconta nel nostro speciale musica

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Il talent Joan Thiele in total look Mugler

Photographed by Mattia Guolo
Styling Giorgia Cantarini


Il buio ed il silenzio sono due momenti che fanno parte della scena. Adesso è tempo di aprire il sipario, riaccendere le luci e salire sul palcoscenico. «Ho un’incredibile voglia di condividere ed emozionarmi, una necessità di tornare con il pubblico in presenza» così la cantautrice italiana
Joan Thiele ha annunciato il suo ritorno ai concerti live. Noi eravamo lì, nella suggestiva cornice gotica e rinascimentale del Castello Sforzesco di Milano, quando con gioia ed amore negli occhi, l’artista italiana ha aperto una delle date del suo tour estivo. 

Allinizio, nel 2015, cantava cover. Ma poi Alessandra Thiele, aka  Joan  Thiele,  inizia  a  incidere  pezzi  suoi  e,  come  Elisa,  a cantare in inglese. «Per me è unartista unica, ed è un punto di riferimento. Abbiamo in comune la scrittura dei testi, la produzione musicale, l’essere musiciste». Dopo i primi successi, e una collaborazione con MYSS KETA, un anno fa esce il brano “Le Vacanze” e, per la prima volta, canta nella sua lingua madre. «Scrivere in italiano mi mette a nudo, ci ho messo più tempo perché spesso sono insicura, però amo mettermi alla prova. Il segreto sta nel concedersi di sbagliare senza timori, provarci è sempre un valore aggiunto!»

Nata sul lago di Garda, da madre italiana e padre svizzero di origine colombiana, ha vissuto un’infanzia cosmopolita, un continuo alternarsi di culture e luoghi diversi: Colombia, Caraibi, Canada e Inghilterra. Esperienze che entrano anche nei suoi testi, anche se in essi assumono una dimensione onirica. «A volte mi sembra di entrare in una sorta di trance che diventa traduzione e sintetizzazione di ciò che ho dentro. Tirar fuori le parole, i suoni e la musica, per me è una necessità sia fisica che mentale: mi è capitato di scrivere guardando i Super 8 dei viaggi di mio nonno in Sudamerica. E trovo molto interessante quando l’immagine richiama la musica e le parole, quando i colori evocano i suoni.

Se penso allarte, ad esempio, rifletto spesso su come sarebbe una determinata opera se tradotta in musica. I miei miti, da quando ho iniziato a suonare la chitarra, sono le cantautrici Joni Mitchell e Joan Baez, chitarriste e attiviste. La musica di Nina Simone, e quella di Lauryn Hill. Ho sempre preferito le donne, con l’eccezione dei Led Zeppelin». Tra gli artisti italiani, cita due leggende: Mina e Ornella Vanoni. E aggiunge «Interpretare la musica non ha meno valore che scriverla.  Allattore  raramente  si  chiede  di  scrivere  anche  la regia di un film. Difatti tra le interpreti attuali, apprezzo molto la mia amica Elodie: il timbro unico e l’incredibile presenza scenica, fanno di lei una moderna rivisitazione delle interpreti del passato».

Gioiello/copricapo e tuta corta a maniche lunghe SARA WONG, top maniche lunghe MARINE SERRE

A proposito di moda, ricorda: «Da bambina ero sempre vestita in modo bizzarro, non amavo omologarmi. Alternavo periodi dark e hippie. Oggi vedo moda e arte sullo stesso piano. Ammiro la ricerca di un immaginario, il duro lavoro dietro la nascita di una collezione, e non la tendenza del momento. E lascio che l’estetica e la moda siano il prolungamento del mio linguaggio». Tra i suoi brand preferiti cita Gianfranco Ferré, Missoni e Antonio Marras. «Trovo Marras un genio, ha fatto cose incredibili. Dalla creazione di pièces teatrali, al disegno, sino alla scrittura!». Tra gli emergenti cita Salvatore Vignola e Ilaria Soncini, designer del brand di cappelli Ilariusss. Anche Joan Thiele ha creato una capsule collection, “Denim Culture” per Sportmax. Il progetto nasce dalla sua passione per il disegno e per il cucito, coltivata sin da bambina nel piccolo negozio della mamma. «A Reggio Emilia con la direttrice creativa Grazia Malagoli ed il suo team, ho trascorso giornate di lavoro entusiasmanti. Riprendendo i bozzetti di Sportmax degli anni ’70, abbiamo scelto i tessuti e il concept generale. È nato un connubio tra modernità e un mondo nostalgico», racconta.

L’arancio è uno dei colori ricorrenti nella capsule, e Joan ha confessato: «Questo colore mi ricorda mia zia Guia, una zia non di sangue, ma allo stesso tempo un punto di riferimento nella mia vita. Questo colore mi ricorda il sole e l’essere solari, la simpatia e la positività. Tutti valori che zia Guia possiede, e che mi piacerebbe conservare».  Tornando alla musica «Circa un anno fa ho iniziato a scrivere un diario, e mi sono resa conto che nella mia vita ci sono delle tematiche ricorrenti. In “Memoria del Futuro”, primo atto, il focus è sul tempo, con “Disordinato spazio”, il secondo, descrivo la dimensione che stiamo vivendo, i pensieri che si trasformano in musica, e come testa e istinto ci portino a creare cose. Il terzo atto, ancora senza nome, parlerà dell’errore come risoluzione di tutto, il cortocircuito come chiave di svolta, in grado di creare una nuova visione».

Joan vorrebbe tornare in Colombia, una terra recentemente al centro di rivolte antigovernative represse con violenza dalle forze di polizia locali. «In Colombia c’è parte della mia famiglia, il mio papà. Ci sentiamo sempre, ma sono passati due anni dallultima volta che l'ho visto. Rimango in attesa di miglioramenti rispetto alla situazione pandemica e alle violente rivolte, ma mi piacerebbe tornarci presto!»

Top Maglia bianco, bustino in maglia bianco, gilet lungo bianco, pantaloni in maglia bianchi e collana SPORTMAX, scarpe con tacco NODALETO, orecchini BIJULES

Talent Joan Thiele
Editor in chief Giampietro Baudo 
Text by Donato D’Aprile 
Photographed by Mattia Guolo 
Styling Giorgia Cantarini 
Hair Daniele Villanueva 
Make-up Greta Agazzi 
Manicurist Alessandra Ferreira 
Photo Assistant Matteo Delia 
Styling Assistant Laura Lombardo 

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