Interviste

Touch the Matter: l'intervista all'artista Sarah Naud

Creare con le mani per sentire la materia assumere un volume proprio. Questo è il requisito fondamentale per l’artista Sarah Naud.

Un ritratto di Sarah Naud, foto Claire Israel
Un ritratto di Sarah Naud, foto Claire Israel

«Già da piccola ero attratta da diverse forme d’arte, il disegno, la pittura e l’artigianato» racconta Sarah Naud, artista francese che dopo aver studiato da graphic designer ha sentito l’esigenza di passare dalla creazione bidimensionale a quella tridimensionale e volumetrica. Le sue opere conciliano materie nobili e grezze: «Toccare e sentire la materia prendere forma attraverso le mie mani a un certo punto è diventata una rivelazione per la mia pratica creativa, così ho iniziato con le sculture». Oggi continua a lavorare come graphic designer e art director per l’industria del lusso e dopo aver avviato collaborazioni con alcuni marchi, realizzato set design per editoriali di moda ed esposto le sue opere nelle gallerie parigine. Ora si sta preparando alla sua prossima mostra personale.

LOI: Come si traduce nelle opere la tua conoscenza da graphic designer?
SN: Credo siano attività complementari. Vedo il mio background e il mio lavoro di graphic designer come una ispirazione per le mie sculture. Sono sempre alla ricerca di nuove forme, colori, composizioni. Trovo ispirazione ovunque, mi concentro sui dettagli quotidiani, un’ombra, una conchiglia oppure un particolare architettonico. Il mio occhio da art director mi aiuta ad impostare le mie sculture.

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Alcune opere di Sarah Naud, foto Claire Israel

LOI: Ci sono dei tratti riconoscibili nelle tue opere?
SN: Sono affascinata dal riciclo delle materie prime e dal loro riutilizzo, come ho fatto per la mia collezione “Tables”, sperimentando con materiali diversi per unire estetica e design trovando però le perfette giustapposizioni. Per le sculture invece l’approccio artigianale, la casualità e la ruvidità del cemento rendono ogni mio pezzo unico.

LOI: Quali sono i materiali che ti danno più soddisfazione?
SN: Attualmente il materiale che uso di più è il cemento. È una ricerca di equilibrio tra la casualità e la capacità di trasformazione. Per me significa dare forma alla materia e lasciare che  evolva con le sue crepe e le imperfezioni.

LOI: Che ruolo hanno nelle tue opere estetica e funzione?
SN: Per quanto riguarda le sculture, la funzione varia, possono essere percepite come portacandele, come vasi o come semplice oggetti decorativi. In fondo, ognuno può appropriarsi di una scultura e definire l’utilizzo in maniera individuale. Nel caso dei tavoli che realizzo con gli scarti del marmo, il materiale guida la forma, perché il design dell’oggetto, la sua altezza e gli elementi grafici concreti dipendono dal pezzo di marmo iniziale riciclato.

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Alcune opere di Sarah Naud, foto Claire Israel

LOI: Quali sono i tuoi artisti di riferimento e che cosa ti attrae delle loro opere?
SN: Constantin Brâncuși, di cui mi piace la purezza, la semplicità delle forme, la modernità e una sorta di arcaismo che ne deriva. Barbara Hepworth, artista inglese che realizza sculture organiche con forme concave e convesse. Apprezzo molto anche i lavori del Gruppo Memphis.

LOI: Come funziona il tuo processo creativo?
SN: Ho messo a punto le mie tecniche in maniera empirica. Per le mie sculture in cemento la realizzazione dello stampo può essere molto diversa a seconda della forma, una volta realizzato viene versato il calcestruzzo. Ogni fase richiede un tempo di asciugatura notevole e una volta asciutto si passa alla levigatura.

LOI: Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
SN: Sto lavorando alla mia mostra personale, mi piacerebbe sviluppare la mia arte su scala più ampia, con sculture più grandi, e immaginare scenografie per eventi o vetrine. 

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Nella prima foto: Borsa "Sardine" in pelle intrecciata con manico scultoreo in alluminio microfuso e rifinito in ottone, BOTTEGA VENETA. Vaso, cilindro e mezzo cilindro in cemento realizzati a mano, SARAH NAUD. Nella seconda foto: Mule "Anise" in satin, JIMMY CHOO e borsa in nylon goffrato, GIANNI CHIARINI. Vaso in cemento realizzato a mano, SARAH NAUD.

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