New Frontiers: l'intervista a Jordan Bowen e Luca Marchetto di Jordanluca
Insieme sono la coppia dietro al marchio brit-italiano Jordanluca. In occasione dell'evento organizzato da 10 Corso Como, i due fondatori hanno raccontato come hanno mosso i primi passi, la loro visione e la forza d'attrito dietro le loro collezioni.
Una crasi tra 2 nomi. Ma il nome Jordanluca non racchiude in una parola solamente i nomi dei due fondatori per questione estetica, rappresenta la loro affinità di gusto che li ha portati a fondare il loro marchio nel 2018. «Noi ci siamo conosciuti undici anni fa, eravamo in fila per le toilette del The Joiners Arms, un club nell'East London» racconta Jordan Bowen, britannico d'hoc e co-fondatore insieme a Luca Marchetto, di origine italiana. Le loro collezioni parlano di sentimenti, piaceri pericolosi, tentazioni e istinti umani con un temperamento attuale e ben preciso. Un contenitore creativo con una visione sul presente, un brand forgiato dalla potenza delle controculture inglesi che si unisce al savoir faire italiano, l'attenzione per l'ambiente e le pratiche sostenibili. Basati a Londra muovono i primi passi con il menswear per poi introdurre in maniera spontanea anche la donna. Alle loro sfilate e nelle loro campagne, il loro casting abbraccia tutte le tipologie dell'essere umano con uno scouting di individui realizzato tra le strade di Belgrado, Varsavia e Napoli.
L'OFFICIEL ITALIA: Quando vi siete accorti che eravate interessati al fashion system?
JORDAN BOWEN: Sai, quando ci siamo incontrati per la prima volta lavoravamo già nel mondo della moda, io facevo cappelli per il modista inglese Stephen Jones. Mia zia faceva la stylist, ora è a Los Angeles, ma era una Blitz Kids negli anni Ottanta e mi ha trasmesso probabilmente questa passione.
LUCA MARCHETTO: La formazione di Jordan fin dall'inizio era moda, io invece ho cominciato con la medicina, studiavo a Padova e poi ho cambiato completamente quando mi sono trasferito a Milano. Ai tempi mi ero innamorato dello store di Vivienne Westwood. Quando ci siamo incontrati era abbastanza chiaro che condividevamo gli stessi gusti e ci piacevano le stesse cose.
JORDAN BOWEN: Questi due marchi hanno delle similarità in temini di ideologia e insieme abbiamo cercato di studiare un look facendo dei progetti con alcune stampe, un pochino di cappelli e pantaloni. Ci abbiamo messo 4 anni per trovare la nostra dimensione, poi dopo il lockdown abbiamo presentato la sfilata autunno inverno 2022-23 con il primo show a Milano e a giugno la collezione primavera estate 2023. Oggi presentiamo la collezione con il nostro partner in 10 Corso Como.
L'OFFICIEL ITALIA: Che significato date alla vostra rosa spinata?
LUCA MARCHETTO: La rosa per noi è qualcosa di stupefacente e delicato. È nata all'ultimo secondo specialmente per le collane e poi è diventata un distintivo riconoscibile. È sensuale, sessuale e mi piace la sensazione di pericolo che ne deriva quando la indossi. Un accessorio o dettaglio che ti da potere, ti fa sentire romantico e dark nello stesso momento.
JORDAN BOWEN: È sicuramente uno dei nostri trademark. La nostra condivisione di gusti è corretta, poi nella nostra pratica creativa ritorna spesso anche un fattore di contrasto, un clash tra elementi che si scontrano, e noi cerchiamo di dargli una forma a modo nostro. Nel periodo del lockdown abbiamo cercato delle risposte, ci siamo impegnati per capire chi siamo e abbiamo capito che è come se fosse una collusione o un'attrito. Nel nostro lavoro c'è sì una grande sinergia, ma siamo anche due individui distinti.
L'OFFICIEL ITALIA: Che relazione c'è tra l'universo maschile e femminile?
LUCA MARCHETTO: Abbiamo cominciato quest'anno con la donna, per la prima volta a gennaio abbiamo presentato una sfilata che era metà uomo e metà donna. Già prima esistevano dei pezzi della collezione che potevano essere tradotti dall'uomo alla donna.
JORDAN BOWAN: È stato un processo naturale arrivare a creare la donna, l'anno scorso abbiamo cominciato a pensare di introdurre il womenswear per interesse. La nostra era più un'idea non binaria sia di un uomo che di donna, non voglio parlare di genderless perché credo che sia un concetto ampiamente trattato e noioso. Non mi piacciono i linguaggi e gli appellativi, preferisco dire che la nostra è una collezione senza confini.
L'OFFICIEL ITALIA: Avete dei designer di riferimento? Che cosa vi ispira?
LUCA MARCHETTO: Quando ero in Italia avevo designer di riferimento, da quando mi sono trasferito a Londra, le persone sono diventate il mio riferimento. Dopo le mie giornate lavorative mi piace uscire presto dallo studio solo per andare a prendere la metropolitana perché è congestionata di persone. Noi guardiamo realmente le persone più che i designer, perché i designer rubano e attingono molto alla strada e a Londra, anche se è cambiata molto come città. Ho vissuto a Milano per 8 anni e quando mi sono trasferito a Londra ho iniziato a vedere cose nuove.
L'OFFICIEL ITALIA: So che avete collaborato con associazioni di salute mentale, come mai avete deciso di intraprendere questa direzione?
JORDAN BOWAN: Perchè è parte della nostra storia ed è dove siamo e da dove veniamo. Si tratta di abbracciare il momento, abbiamo passato molto tempo a pensare specialmente durante il lockdown in cui tutto ha preso vita e sono usciti i nostri problemi, per cui abbiamo percepito la necessità di amare noi stessi. Questo è dove siamo e chi siamo, qui e ora. È esattamente ciò che sentiamo. Pensando sempre al futuro non siamo mai stati abituati a vivere il presente, per questo ci siamo concentrati sulla nostra community e le persone che ci circondano ogni giorno.
L'OFFICIEL ITALIA: Quali sono i vostri distintivi in termine di prodotto?
LUCA MARCHETTO: Oltre alle rose, che sono diventate super riconoscibili, lo strascico sui pantaloni che ha ricalibrato la parte bassa della silhouette dei nostri Suffer Jeans, un nostro bestseller. Ci siamo concentrati tanto anche sul knitwear, una categoria di prodotto sempre presente nelle nostre collezioni e abbiamo sperimentato tanto anche con dei trattamenti speciali. Abbiamo creato dei maglioni 3 volte più grandi rispetto al risultato che volevamo ottenere e con un processo di restringimento abbiamo creato degli esemplari unici.
L'OFFICIEL ITALIA: Quali saranno i vostri prossimi obiettivi?
JORDAN BOWEN: Stiamo lavorando a delle collaborazioni con marchi che si occupano di homewear che sveleremo con i prossimi show. Una di queste avrà a che fare con una realtà molto italiana, e l'altra con una dimensione molto britannica. Ancora una volta saranno due universi estremamente differenti che scontrati tra loro assumeranno il loro senso di coesistere.