Nicola Peltz Beckham: «Per me la famiglia è tutto, è il mio rifugio»
Dopo il suo esordio con "Deck the Halls" con Danny DeVito, Nicola Peltz Beckham ha scritto e diretto il film "Lola" e co-fondato Yogi’s House, un rifugio per cani.
Text by DONATO D’APRILE
Photography CRISTIAN HUNTER
Styling SANDRA BENBARUK
Per tutti gli appassionati di moda, cinema e cultura pop, Nicola Peltz Beckham è un nome da tenere d'occhio. Ha fatto il suo debutto nel 2006 con “Deck the Halls”, affiancata dal mitico Danny DeVito, e da lì è decollata con titoli come “The Last Airbender” (2010), due film della saga “Transformers” e la serie cult “Bates Motel”. Nel 2022, ha coronato il suo sogno d’amore sposando Brooklyn Beckham, un’unione che ha catturato l'attenzione dei media internazionali, con il supporto della sua iconica suocera, Victoria Beckham, che ha reso tutto ancora più speciale.
Tra red carpet e una campagna per Balenciaga, Nicola Peltz Beckham si è affermata come una tra le style icon più amate del momento. Ma oggi, il suo vero focus è un entusiasmante progetto cinematografico: “Lola”, dove è sia il volto che la mente creativa. Ha scritto, diretto e interpretato questo film, che affronta temi complessi legati alla famiglia, alla violenza e all’identità di genere. Come ha affermato, «La forza dei legami umani è fondamentale per affrontare le sfide della vita», e il film riflette proprio questo concetto. Inoltre, è co-fondatrice di Yogi’s House, un rifugio per cani dedicato a salvare animali dall'eutanasia. Questo progetto esprime la sua profonda passione per gli animali; «Ogni essere vivente merita qualcuno che lo ami», ha dichiarato, evidenziando il suo impegno in questa causa. Con una carriera che è solo all'inizio, siamo entusiasti di vedere quali nuove avventure e successi la attendono.
L'OFFICIEL ITALIA: Hai iniziato giovanissima. Quali sono i ricordi più belli?
NICOLA PELTZ BECKHAM: Ho avuto la fortuna di lavorare con attori e registi di grande talento. Nel mio primo film, “Deck the Halls”, avevo solo una battuta, ma Danny DeVito mi ha accompagnata sul red carpet alla prima. Un’esperienza surreale che porterò sempre nel cuore.
LI: Se potessi parlare con la Nicola bambina, cosa le diresti?
NPB: Concentrati sulla tua passione e sulla gentilezza. Il mondo del cinema può essere molto complicato, ma se ami recitare, segui il tuo sogno senza lasciarti mai distrarre.
«Per me è difficile trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, ma per me la famiglia è tutto, è il mio rifugio».
LI: Per “Lola” non hai solo recitato, ma anche scritto e diretto. Com’è stato?
NPB: Impegnativo e appagante. Ho imparato moltissimo e lavorato con talenti come Virginia Madsen e Quincy Jones. È un progetto che resterà con me per sempre.
LI: Com’è stato lavorare con Virginia?
NPB: Indimenticabile. Quando l’ho vista per la prima volta su Zoom, dopo aver letto la sceneggiatura, ha subito espresso il desiderio di interpretare Mona, la madre di Lola. Ero così felice e incredula. Le sono infinitamente grata per avermi dato fiducia come regista e per aver recitato al mio fianco. La ammiro molto, sia come persona che per la sua carriera, e spero di avere un’altra occasione per lavorare con lei.
LI: La famiglia ha un ruolo centrale in questo film, tra relazioni intense e complesse. C’è qualcosa di personale?
NPB: Alcune situazioni sono ispirate alla mia vita, altre sono pura immaginazione. La scrittura permette di mescolare realtà e fantasia. Anche per me è difficile trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, ma la mia famiglia è il mio rifugio, specialmente i miei cani.
LI: Nel film, la protagonista cerca di costruire una vita migliore per suo fratello Arlo, affrontando al tempo stesso la sua dipendenza. Quale messaggio vuoi trasmettere?
NPB: La forza dei legami umani. Con amore e supporto, possiamo affrontare qualsiasi cosa. Alla fine, le relazioni ci danno la forza e la motivazione necessarie per superare le sfide della vita. Tutte queste incredibili connessioni ci danno una spinta per superare le difficoltà.
LI: Questa storia esplora temi forti come la violenza domestica e l’identità di genere. Cosa ti ha ispirata?
NPB: La vita della protagonista è ricca di sfumature, con elementi ispirati alle mie esperienze e a quelle delle persone che mi circondano, mentre altri derivano da ricerca e scrittura. Il personaggio di Arlo, ad esempio, incarna l'innocenza di crescere e scoprire se stessi, liberi dalle pressioni sociali legate alle norme di genere. Mi ha ispirato molto una persona a me cara e a cui tengo profondamente. Il nostro rapporto così speciale mi ha permesso di raccontare “Lola” in un modo senz’altro unico.
LI: Cosa rappresenta per te la famiglia?
NPB: Tutto.
LI: Hai recitato in generi molto diversi, qual è il tuo preferito?
NPB: Spero di poter avere la fortuna di esplorarne diversi. Come attrice, trovo maggiore soddisfazione nelle sfide e nel provare cose nuove. Quando leggo una sceneggiatura, sono molto attratta dai personaggi femminili forti e mi entusiasma scoprire la storia che c’è dietro di loro.
LI: Tra cinema e moda?
NPB: Il cinema è la mia priorità, ma amo la moda come forma di narrazione. Mescolare vintage e moderno mi permette di esprimere la mia identità.
LI: A proposito di vintage, la giacca che hai indossato di recente è la stessa che Victoria sfoggiava negli anni 2000?
NPB: Mi fa ridere come tutti abbiano pensato fosse davvero la sua, non credo nemmeno che la possieda ancora. Ricordo di averla vista in una foto anni fa e di aver detto a mia madre - che è la mia stylist non ufficiale - quanto mi piacesse, e alla fine l’ha trovata online e me l’ha regalata a sorpresa.
LI: C’è un red carpet che ricordi in particolare?
NPB: Il Met Gala 2023, quando ho indossato l’abito bianco di Valentino. Collaborare con Pierpaolo Piccioli è stato un privilegio. Mi ha coinvolta nel processo creativo, rendendo tutto ancora più speciale. È davvero un genio.
LI: Progetti futuri nel cinema?
NPB: Ho un progetto emozionante in cantiere, con un regista e attori che ammiro. Non posso svelare di più, ma spero di farlo presto!
LI: Parliamo di Yogi’s House…
NPB: Ho creato questo rifugio con la mia amica e collega Emma Kenney, e grazie al nostro amore e passione per gli animali, ci dedichiamo a salvare il maggior numero possibile di cani dall'eutanasia. È triste sapere quanti cuccioli innocenti perdono l'opportunità di avere una famiglia a causa del sovraffollamento nei rifugi o delle spese mediche troppo alte. Ogni essere vivente merita qualcuno che lo ami davvero. La parte più gratificante di gestire Yogi’s House è vedere questi cani trovare la loro casa per sempre e la gioia che portano nelle vite delle persone che li adottano.
LI: Qual è il tuo sogno?
NPB: Spero di espandere questo progetto creando un rifugio più grande dove accogliere ancora più animali e offrire loro le cure e l'affetto di cui hanno bisogno. Comprare un grande terreno e dare loro una seconda possibilità.
Team credits:
HAIR Miles Jeffries @ THE WALL GROUP;
MAKE UP Georgi Sandev @ FORWARD ARTIST;
PRODUCTION Leon Mayorkas @ APRIL MANAGEMENT;
ENTERTAINMENT DIRECTOR Muzam Agha;
LIGHT TECHNICIAN Joan Vitores;
DIGITAL TECH David Kirscher;
STYLING ASSISTANT Jordan Renou Rohel.