L'intervista a Victoria Beckham: tra ricordi, moda e beauty
Dopo le linee moda e beauty, “Posh Spice” lancia una collezione di tre profumi in collaborazione con il naso Jérôme Epinette. «Vedo il profumo come un’estensione del mio guardaroba. La scelta dipende da dove stai andando, come ti senti. Dedico molto tempo a pensare a cosa indossare, a scegliere il trucco, e penso che l’olfatto sintetizzi e impreziosisca l’intero processo».
Victoria Beckham, icona globale e fondatrice della sua omonima casa di moda nel 2008, continua a lasciare il segno nel fashion system. La sua carriera musicale con le Spice Girls ha raccontato un'intera generazione. Da "Posh Spice" a designer di successo, acclamata dalla critica e presente nel calendario della prestigiosa settimana della moda parigina, Victoria ha consolidato il suo ruolo nel mondo del lusso, e il suo percorso artistico ha sicuramente influenzato la sua estetica distintiva. Oggi, dopo aver presentato la sua linea di abbigliamento e beauty, Victoria Beckham si lancia nell'affascinante universo dei profumi, presentando le prime tre fragranze: Portofino '97, Suite 302 e San Ysidro Drive. La sua storia d'amore con il celebre calciatore David Beckham è stata la romantica melodia che ha ispirato le note aromatiche del nuovo progetto. Questo passo avvincente amplia un racconto iniziato anni fa, e, da Parigi a Beverly Hills, passando per l’affascinante costa Ligure, seguiremo un vero e proprio viaggio sensoriale all’insegna dell’eleganza e dei ricordi. Victoria si racconta e condivide tutte le ispirazioni nascoste dietro ogni singola creazione, rivelando il suo approccio alla moda, alla bellezza e, oggi, anche ai profumi.
L'OFFICIEL ITALIA: Qual è il tuo primo ricordo legato ai profumi?
VICTORIA BECKHAM: Da bambina, raccoglievo flaconi vuoti di Chanel N°5 che mi regalava un’amica di mia madre e li esibivo con orgoglio nella mia stanza. Poi, durante gli anni ’80, osservavo mia madre davanti al suo specchio prima di prendere parte a cene o eventi. Penso che da lì sia nato il mio amore per la bellezza e, nello specifico, per i profumi. Lei aveva tutte le sue fragranze preferite, Poison di Dior e Opium di YSL, insieme a tanta lacca Elnett. Si truccava e si vestiva con abiti con spalline, tanto velluto, gonne peplum e vistosi orecchini a clip. Immagino che sia lì che ho visto per la prima volta quanto moda e bellezza dialoghino tra loro.
«Facendo ricerca sulle fragranze che mi hanno ispirata, ho scoperto che erano tutte creazioni di Jérôme Epinette. Per questo, ho desiderato lavorare con lui».
LOI: Come sono nati i tuoi profumi?
VB: Tre mesi dopo l’inizio della nostra relazione, io e David abbiamo fatto un viaggio di sole 48 ore a Portofino e abbiamo alloggiato all’Hotel Splendido. Ricordo David sdraiato sul letto, ho aperto le porte che si affacciavano sul mare ed era tutto così magico. Non avevo mai provato nulla del genere prima. Non dimenticherò mai quel momento, quella sensazione, all’origine di Portofino ’97. San Ysidro Drive prende, invece, il nome dalla strada di Beverly Hills dove abbiamo vissuto dopo esserci trasferiti a LA nel 2007. È stato un periodo di guarigione, mi ricorda Malibù, le escursioni e il surf con i bambini, in sintesi, la nostra vita là. Suite 302 è la mia lettera d’amore a Parigi. Volevo catturare l’atmosfera dei viaggi con David nel nostro luogo felice. Ricordo un viaggio in particolare, indossavo un bustier leopardato con una minigonna di pizzo viola e stavo uscendo dal Ritz, inseguita dai paparazzi. Era tutto così opulento e glamorous, proprio come questa fragranza.
LOI: A chi ti sei affidata per le fragranze?
VB: Ho collaborato con il naso Jérôme Epinette, facendo ricerca sulle fragranze che mi hanno ispirata e attratta negli ultimi anni, ho scoperto che erano tutte creazioni di Jérôme. Proprio per questo, sin da subito, ho desiderato lavorare con lui. La campagna è di Steven Klein, perchè non c’era nessun altro che potesse realizzare queste immagini. Amo il suo modo di fotografare e raccontare le donne, apprezzo quanto non le renda mai “vittime” nelle sue foto. Al contrario, hanno il controllo di tutto, sono forti e potenti. Il giorno in cui abbiamo realizzato la campagna, abbiamo iniziato alle sei del mattino e abbiamo finito a mezzanotte - Steven è molto simile a me; avremmo potuto finire a cena, ma entrambi volevamo continuare perché sentivamo che avevamo ancora molto da dire. Mi piace sempre collaborare con i migliori; per la skincare ho lavorato con Augustinus Bader.
LOI: Come scegli il profumo da metterti?
VB: Vedo il profumo come un’estensione del mio guardaroba. La scelta dipende da dove stai andando, con chi stai andando, come ti senti. Dedico molto tempo a pensare a cosa indossare, a scegliere il trucco, e penso che l’olfatto sintetizzi e impreziosisca l’intero processo.
LOI: I tuoi profumi sono no-gender. Quanto ritieni importante diffondere un messaggio di inclusività?
VB: Questo è sicuramente molto importante ed è stato un altro motivo per cui sono stata attratta dal lavoro di Jerome. È noto per la creazione di profumi senza genere per i brand, come si evince dal suo eccezionale lavoro con Byredo. Si dedica alla creazione di profumi straordinari, senza concentrarsi sul genere, conferendo in questo caso un valore completamente diverso e unico.
LOI: Quali sfide hai affrontato nella creazione di questo progetto?
VB: La pazienza, senza dubbio. Questo progetto ha radici nel passato, e riflettendo su tutto, è stato corretto prendersi otto anni per arrivarci. Questa mia autobiografia attraverso le fragranze è di gran lunga il progetto più personale a cui abbia mai lavorato. È un lancio che trasforma Victoria Beckham in una vera casa di moda.
LOI: Pensando alle tue collezioni passate, ci sono pezzi o accessori d’archivio diventati emblematici?
VB: È sempre difficile scegliere una sola narrazione. Ogni pezzo e accessorio del mio archivio porta con sé un significato unico, poiché la mia ispirazione si nutre delle esperienze personali. La scelta di non poterne selezionare uno riflette la complessità della mia creatività. Ogni collezione rappresenta un adattamento ponderato del mio stile, un perfetto equilibrio tra femminile e maschile. Creare un guardaroba femminile senza sforzo, versatile e radicato nella modernità con una sofisticata semplicità è una sfida che accetto con passione. Ciascun pezzo incarna una parte della mia storia e visione, contribuendo a un percorso creativo in continua evoluzione.
LOI: Quali emozioni provi quando vedi le donne indossare e amare ciò che hai creato?
VB: Sperimentare l'emozione di vedere donne indossare e apprezzare le mie creazioni è un viaggio incredibile. La vera gioia deriva dal contribuire a far emergere la migliore versione di sé stesse. La moda, per me, va oltre l'estetica; è un veicolo di ispirazione. Tuttavia, la gratificazione più profonda emerge nel momento in cui le donne si sentono autentiche e fiduciose indossando un mio capo, un accessorio, un prodotto della linea beauty oppure, oggi, un profumo. La loro reazione, quel mix di felicità e sicurezza, rappresenta il cuore pulsante della mia passione per la moda e conferma il motivo profondo dietro la mia dedizione a questo mestiere.
LOI: Le tue borse sono made in Italy...
VB: Proprio così, circa un anno fa ho avuto l'onore di presentare una linea di accessori in pelle, in particolare una collezione di borse realizzate in Italia. Queste rappresentano un'importante aggiunta all'estetica delle mie collezioni Prêt-à-porter. Tutti gli accessori sono curati nei minimi dettagli, con silhouette spesso scultoree e progettati come un'estensione di ciascun look. Il mio immaginario di vestiario quotidiano si fonde con materiali raffinati, privilegiando la praticità per soddisfare le diverse esigenze del guardaroba della mia clientela.
LOI: Cosa intendi trasmettere con la narrazione della nuova collezione Primavera/Estate 2024?
VB: Il balletto è stata l'ispirazione chiave della mia nuova collezione. Ho tratto ispirazione da una ballerina in diversi momenti della sua routine: dalle prove al palco, passando per la vita quotidiana in metropolitana. Ma ho lasciato che anche la campagna britannica fosse fonte di ispirazione. Ogni fine settimana, mio marito ed io visitiamo la nostra casa in campagna, esplorando i piccoli negozi di antiquariato e le boutique vintage. A volte trovo tovaglie che mi riportano ai tempi in cui andavo a trovare i miei nonni, evocando i ricordi della loro casa. C'è una vera sensazione di nostalgia in tutto questo.
LOI: C'è un oggetto, un accessorio o semplicemente un dettaglio firmato VB di cui non puoi fare a meno?
VB: Assolutamente sì! Dalla mia linea beauty, la matita labbra ‘Victoria Beckham Beauty N°2 Lip Definer’. La indosso ogni giorno e mi assicuro di averne uno in ogni borsa, non potrei mai farne a meno!