Gucci Cruise 2026: la sfilata che riporta Gucci alle sue radici a Firenze
In un’epoca in cui la moda cerca sempre più spesso di riannodare i fili con le proprie radici, Gucci firma un gesto tanto simbolico quanto strategico: la sfilata Cruise 2026 si terrà il 15 maggio a Firenze all’interno dello storico Palazzo Settimanni, sede dell’Archivio della Maison.
La sfilata Cruise 2026 a Palazzo Settimanni a Firenze
Non è solo una scelta logistica, ma una dichiarazione d’identità. Nel cuore dell’Oltrarno a Palazzo Settimanni, acquistato da Gucci nel 1953 e oggi meticolosamente restaurato, sarà la perfetta cornice per la prossima sfilata Curise 2026 il 15 di maggio. Dal 2021 - anno che coincideva con il centenario della Maison - ospita l’Archivio Gucci, un hub culturale dove la memoria del marchio si fonde con la spinta all’innovazione: una collezione vivente di abiti, oggetti e idee che raccontano non solo la moda, ma una visione che è sempre stata al passo con la storia.
L’annuncio ha il sapore di un ritorno a casa, in un momento in cui molte maison, da Dior a Louis Vuitton, scelgono location simboliche per sottolineare la loro heritage. Ma per Gucci, Firenze non è semplicemente una location evocativa: è il cuore pulsante della sua storia, come testimoniato dalla presenza continua in città di sedi simbolo come il Gucci Garden, la Gucci Osteria firmata da Massimo Bottura.
Il CEO Stefano Cantino ha parlato di omaggio e dichiarazione d’intenti: «L’Archivio non è solo custode del nostro passato, ma uno spazio dinamico dove i codici identitari di Gucci si intrecciano e si rinnovano attraverso interpretazioni in costante evoluzione. Presentare qui la collezione Cruise 2026 significa rinnovare il legame con le nostre radici culturali e artigianali, proiettandole con coerenza e ambizione verso il futuro».
Il dolce ritorno di Gucci a Firenze
La sfilata e l'evento coinvolgerà anche la riqualificazione del Parco delle Cascine, segno tangibile dell’impegno di Gucci nei confronti del tessuto urbano e sociale della città. Firenze, come ha sottolineato la sindaca Sara Funaro, non ha mai smesso di essere casa per Gucci, e la sfilata ne è la conferma: «Un ritorno a casa di un marchio che in realtà da questa casa non si è mai allontanato del tutto». Anche gli assessori alla Cultura e allo Sviluppo economico parlano della sfilata come di un atto creativo che riflette la capacità fiorentina di «innovare nella tradizione», una delle caratteristiche più difficili da replicare a livello globale.
Negli ultimi anni, le collezioni Cruise hanno smesso di essere semplici intermezzi stagionali, trasformandosi in veri e propri manifesti estetici oltre che a sfilate sempre più esclusive. Gucci, con questo evento, fa un passo ulteriore: non solo porta la moda in un luogo simbolico, ma apre letteralmente il proprio archivio, mescolando heritage e sperimentazione. In un’epoca in cui il valore del Made in Italy si intreccia con la narrazione, questa scelta restituisce centralità a un concetto spesso dimenticato: la moda è cultura. E Gucci, oggi, sembra volerlo ricordare al mondo.