Ugly shoes, perché le scarpe brutte piacciono a tutti
Zoccoli, sovrascarpe da pioggia, ciabatte di gomma e scarpette a cinque dita: la moda delle scarpe ugly non si ferma nemmeno per l'estate 2025.
Si chiamano ugly shoes e sono dappertutto. Le scarpe brutte da donna, così come quelle da uomo, confermano per la primavera estate 2025 un pensiero laterale che da tempo si è fatto sempre più presente nella nostra routine estetica contemporanea: l'imperfezione vince e molti di noi ne sono fortemente attratti. È un bene? Molto probabilmente sì nel momento in cui l'estetica del brutto smuove e scuote le rigidità formali con cui spesso tendiamo ad ingabbiare le identità. Così suole gonfiate, sneaker pimpate, forme pesanti, materiali giocattolo, calzate acrobatiche (come dimenticare i Flipped Flop Heel di MSCHF) stanno dilagando sugli scaffali e le vetrine di mezzo mondo e succesivamente godere dell'effetto virale dagli schermi dei social. Dai sandali trekking diventati l'ossessione radical dell'estate scorsa, alle sneaker Triple S Balenciaga arrivate sulle scene nel 2017 e nel corso degli anni ingrandite di 3, 6 e 10 volte come le taglie delle t-shirt oversize dei rapper americani, sino ai sandali a due fasce Birkenstock, la tendenza ugly shoes sembra non conoscere decrescita.
Abbiamo quindi individuato magiche coppie di scarpe brutte per l'estate tra modelli originali e loro evoluzioni con cui inquadrare il fenomeno della moda, quella brutta che piace.
Da ciabatte di gomma cartoon a oggetto iperbolico del desiderio
C'erano una volta le Crocs, zoccoli di gomma stampata leggeri dalla silhouette simile alle fauci dentate di un coccodrillo nate nel 2002 come pure calzature per attività acquatiche. Vituperate, derise, snobbate, oggi sono diventate i soggetti preferiti su cui fior fiore di designer si diletta a customizzarne il DNA. Da Salehe Bembury per Pollex a Demna per Balenciaga, da levi's a Christopher Kane con infinite licenze nel mezzo. Ultime nate le Crocs platform customizzate da perle e cristalli Jibbitz per Simone Rocha in colori candy, già diventate oggetto cult del desiderio. Della serie brulle, brutte ma belle.
Sandali bassi a due fasce, le Arizona di Birkenstock hanno fatto scuola
Se BIRKENSTOCK è l'inventore del plantare e ha dato forma al principio del camminare come vuole la natura, "Naturgewolltes Gehen", i sandali Arizona da ugly shoes nati nel 1973 sono diventati nel giro di quarant'anni il terzo modello del brand, nonché icona culturale indiscussa di comfort e praticità in tutto il mondo. Copiatissimi, oggi sono l'oracolo a cui designer e creativi si rifanno, non solo per reinterpretarli ma fondalmentamente celebrare tra le righe la loro assoluta efficacia sotto ogni profilo. Da Isabel Marant a Gucci, da Celine a Chanel, i sandali bassi a doppia fascia con fibbie li hanno voluti fare tutti. Qui il modello Berlin particolarmente avvolgente in pelle bicolore di Louis Vuitton in amabile dialogo con il nuovissimo drop BIRKENSTOCK 1774 Arizona CosNy in nylon italiano, ultima variante monocromatica nata nel laboratorio creativo parigino di BIRKENSTOCK con il tettaglio della chiusura a strappo e rilasciata ad aprile.
Tra le ugly shoes dell'estate 2025 tornano gli zoccoli
Suola in legno massello e plantare ostico quanto un percorso Kneipp, gli zoccoli Pescura di Scholl sono l'emblema di come un paio di sandali nato con l'intento correttivo della postura sia stato poi adottato dai più nella squisita accezione formale e decorativa. Grazie al podologo del Midwest William Mathias Scholl nelle scarpe progettate nel 1956 per promuovere la salute dei piedi la comunità hippie & chic ha trovato le proprie ugly shoes manifesto di uno stile di vita peace&love. E nel ciclico ritorno del mood anni settanta ecco che Miu Miu non tarda a recuperare quella rigida suola lignea imbullonata da tomaia netta, ma in vernice colorata, con cui schioccare passi svelti nei prossimi mesi estivi.
Ugly shoes, le scarpe a cinque dita
Nate nel 2002 dalla ricerca personale di Vitale Bramani, il fondatore dell'azienda Vibram che vanta di avere brevettato la suola Carrarmato, sono allo stesso tempo geniali e oggettivamente un po' disturbanti. Le scarpe a cinque dita FiveFingers realizzate in gomma vulcanizzata e in tessuto elastico in reatà regalano l'effetto unico “max feel” della camminata a piedi nudi - possibilmente nella natura - con la massima articolazione e sensibilità al terreno. Averle ai piedi ci trasforma in piccoli grandi yeti di città, palestra o trail walker. E Coperni, brand sperimentatore d'azzardo, non ha mancato di inserire lo stesso approccio prensile nella magica grammatica della collezione Dinsey oriented primavera estate 2025.
Copriscarpe da pioggia, wrapping is the new black
Quante volte abbiamo salvato dalle intemperie le nostre preziose pump, stringate e ballerine grazie ai copriscarpe da pioggia e antiscivolo? Questi involucri dalle forme discutibili sopravvivono a qualunque forma di snobismo al punto da essere presi a modello dai brand blasonati per essere catapultati nel magico mondo della coolness. Julien Dossena da Rabanne ad esempio li ha letteralmente citati nella versione Cinderella trasparente intorno a décolleté delicatissime pronte a resistere al clima instabile di primavera. Ma pure la collabo CAMPER x ISSEY MIYAKE ha in serbo per il prossimo autunno 25 - 26 scarpe ugly dal chiaro riferimento wrapping anti pioggia. Un esempio universale? Le MM6 X Salomon Cross Low: un sacco protettivo intorno a un paio di sneaker da montagna.
Sneaker + mocassini + ballerine = Ugly Shoes!
Sandy Liang, Cecilie Bahnsen e la pioniera Simone Rocha, attiva già nel 2021 con le sperimentazioni in laboratorio su calzature ibride in bilico tra leziosità e lo sport più tecnico, rappresentano i nomi caldi su cui puntare se si è alla ricerca di scarpe che rifiutano le etichette. Nella mescola di genere segnaliamo le sneaker-slash-mocassino-slash-ballerine di Kiko Kostadinov delle sorelle Fanning, Laura e Deanna, da sempre attive nel voler confondere di proposito i confini stilistici convenzionali. Tra i modelli ugly style anche le Sonia, scarpe con mini fibbie, silhouette bassa, cinturini incrociati, suola in gomma personalizzata e tomaia in "freschissima" pelle semi-verniciata color marrone cioccolato. Non sono da meno le sneaker Puma Speedcat Ballet appena rilasciate realizzate in collabo straordinaria con Voo Store di Berlino, indirizzo culto della cultura street di ricerca geocalizzato nel cuore di Kreuzberg. Qui il DNA motorsport di PUMA incontra la grazia e la femminilità attraverso il filtro raw della pelle effetto rovinato, del nastro in nubuck, degli elastici incrociati e lacci rimovibili sul tallone nel richiamo all'abbigliamento da danza classica ricontestualizzato.
Se gli scarponi da neve diventano ballerine di primavera
Quando si dice il genio. Scarponi da neve diventano ballerine rinforzate per la stagione estiva. È ciò che è successo nella collezione Proenza Schouler primavera estate 2025 dove scarpe dalla linea fortemente tecnica hanno accompagnato i look leggeri dello show. Si tratta della collabo con il brand outdoor canadese SOREL noto al suo pubblico sin dal 1962 per produrre calzature pronte a tutto, specialmente in inverno. Protagoniste dell'operazione gli scarponi da neve Caribou, progettati per resistere a temperature fino a -40°C grazie a una tomaia in pelle nubuck, guscio in gomma vulcanizzata lavorato a mano con cuciture nastrate per un'impermeabilità totale e iconica suola esterna