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Tra Le Dune e il mare: Le Dune Piscinas, hotel cinque stelle nel sud ovest della Sardegna

Ex magazzino delle miniere di Ingurtosu, Le Dune Piscinas è oggi un hotel cinque stelle, nel sud ovest della Sardegna, su una costa lunga 47 chilometri di spiagge e mare.

Gli ultimi chilometri sono di strada bianca, e quando si arriva si ha davanti solo sabbia e mare, a perdita d’occhio. Alle spalle le antiche foreste di lecci, tassi e querce da sughero, i resti di architettura industriale e una rotaia con alcuni carrelli sbilenchi che sembrano bloccati in un tempo passato.

L’Hotel Le Dune Piscinas, unica presenza su una spiaggia infinita e vergine, era il magazzino di raccolta dei metalli estratti nel Parco Minerario di Ingurtosu, che da qui prendevano il largo per raggiungere, dopo una sosta sull’Isola di San Pietro, l’Inghilterra.

Un racconto che diventa arte nell’ingresso, ricavato dal tunnel dove passavano i carrelli con i materiali, con l’installazione dall'artista tedesco Moritz Waldemeyer, che ricrea con micro pannelli di LED le fiamme delle torce che segnavano la via ai minatori, mentre nella reception, un quadro riproduce le architetture ora abbandonate della lavatoria, dove donne e bambini pulivano i metalli.

Foto Mattia Aquila

Da qui si accede, passando sotto un arco di rami intrecciati in ferro battuto realizzato da Francesca Frau, al bar Gechi e si cammina sulla pavimentazione originale che però nessuno nota più, perché, a questo punto, ci si ritrova di fronte a una meravigliosa distesa di sabbia bianca bagnata da un mare blu cobalto.

Si attraversa la pizzetta, con i tavolini del bar, per avvicinarsi all’acqua, e solo qui si percepiscono le proporzioni: le punte delle montagne all’orizzonte e le dune di sabbia, le più alte in Europa, che si alzano in colline bianche, al cui rispetto le rare persone presenti sembrano scomparire. Un ospite si avvicina alle onde con la tavola da surf, un altro si allontana lungo la battigia mentre una coppia attende il tramonto accoccolandosi sulle sdraio.

Foto Mattia Aquila

Sulla spiaggia, sotto al gazebo, ci sono anche i pochi tavoli dei ristoranti fine dining Rosso Tramonto – che all’interno ha un grande tavolo di legno che guarda sulla cucina mentre le pareti sono decorate con murales dell’artista sardo Crisa -, e quelli de Il Ginepro, entrambi propongono una cucina con ingredienti locali preparata dallo chef Angelo Biscotti. Una ricerca, la sua, fatta sul territorio, presso piccoli artigiani del gusto, i cui prodotti sono alla base di una cucina delicata ma piena di sfumature, che valorizza anche le materie prime vegetali.

Ricerca che il talentuoso Maître Sommelier Diego Resta applica alla selezione dei vini, non solo sardi - ottima ad esempio la sua scelta di Champagne -, che propone anche degustazioni in cantina; lo affianca uno staff locale molto motivato e attento alle esigenze dei clienti.

Foto Mattia Aquila

La Sardegna, con le sue sfumature, entra anche negli spazi privati, non solo dalle finestre delle 28 camere, ognuna diversa dall’altra, che guardano il mare e le dune di sabbia, ma anche nei dettagli della tappezzeria, che riprende i motivi dei tessuti tradizionali e nei prodotti da bagno, che rilasciano i profumi della macchia mediterranea.

Tutto richiama a un contatto con la natura, ma anche con se stessi. Si inizia con i trattamenti nella SPA, che terapiste professioniste realizzano con prodotti locali, e con le lezioni di yoga, sempre a loro cura, o le passeggiate nelle quali si fa meditazione camminando in spiaggia. Tanto che il tempo sembra amplificarsi e trascorrere a un ritmo diverso. Il proprio.

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