Mandrarossa Winery, brindisi vista mare
Ottobre è il periodo perfetto per organizzare una visita alla nuova cantina del gruppo Settesoli, ed anche per scoprire questo angolo incantato di Sicilia.
Sono i mesi più belli, quando la luce dell’autunno inonda i vigneti ormai scarichi delle uve, e sul loro finire si sente lo sciabordio del mare, ed è un incanto che invita a un bagno fuori stagione. Tutt’attorno – siamo a Menfi, a meno di un’ora di macchina dall’aeroporto di Palermo – dolci colline e contrade, distese di vigne, ulivi e profumo intenso di macchia mediterranea.
Qui si trovano i si trovano vitigni di Grecanico e Nero D’Avola, le uve Sirah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay, e le sperimentazioni, in particolare il Fiano, il Viognier, il Petit Verdot, l’Alicante Bouschet, lo Chenin Blanc, il Sauvignon Blanc…
Siamo nei territori vitati dei soci della coperativa Mandrarossa, che ha da poco inaugurato la sua cantina, uno spazio dedicato alla scoperta dei suoi vini 100% siciliani. E la cui sagoma segue quella della terra che la accoglie, mentre la terrazza sporge fino a vedere il mare.
La Mandrarossa Winery è pensata, anche architettonicamente, come un viaggio a ritroso nel tempo, a cavallo del nuovo millennio. Fu allora che, dopo anni di studi per individuare la migliore combinazione tra le varietà e il terroir, con l’intenzione di far esprimere ad ogni uva il massimo del suo potenziale, si iniziarono a produrre i vini Mandrarossa, su una estensione di 500 ettari, da una altitudine di 440 metri fino al livello del mare.
Una struttura pensata per accompagnare in un percorso di degustazione gli ospiti ma anche per l’enoturismo che un questo territorio ha grandi potenzialità, con hotel di campagna – il Miregia con le suite panoramiche e la piscina, o il Casa Mirabile Relais - oppure ristoranti dove mangiare crudi di mare come Da Vittorio a Porto Palo, e ovviamente in posizione strategica per fare un salto nell’area archeologica di Selinunte allora del tramonto.