Interviste

Prima di 'Belve', la nostra intervista a Margherita Buy

Ieri l'abbiamo vista tra i protagonisti di 'Belve'. Noi, invece, nel 2021 abbiamo intervistato Margherita Buy ed è stata anche protagonista di una nostra cover story. Celebre per i suoi ruoli comici da irritante (e adorabile) nevrotica fin dai tempi in cui era la musa di Carlo Verdone, è un’interprete duttile e sensibile di ruoli drammatici e tormentati, apprezzata da pubblico e critica. 

Foto cover Margherta Buy attrice italiana - L'Officiel Italia
Kimono di seta jacquard a motivi floreali e tuta crêpe de chine, LARDINI; orecchini "Tango" in oro rosa con diamanti, POMELLATO

Margherita Buy, acclamata attrice del cinema italiano, ieri sera ha brillato tra i protagonisti di 'Belve', il programma televisivo condotto e ideato dall'irriverente Francesca Fagnani. Nella trasmissione, Buy ha mostrato ancora una volta il suo incredibile fascino e la sua capacità di coinvolgere il pubblico con un magnetismo senza precedenti. In questo contesto, riviviamo la nostra intervista fatta nel 2021 da Fabia di Drusco, che regala uno sguardo approfondito sulla sua arte e la sua incredibile personalità.

L'intervista de "L'OFFICIEL ITALIA" a Margherita Buy

"Arriva sul set, ed è impossibile non avvertire immediatamente un’indefinibile ma inequivocabile star quality, insieme al bisogno di attenzione, alla velocità del cambio repentino di umore e opinione cui ci hanno abituato i suoi personaggi comici. Con i suoi sette David di Donatello (il primo ottenuto nel ’90 per “La stazione” di Sergio Rubini, seguito da quelli per “Fuori dal mondo” di Giuseppe Piccioni, “Caterina va in città” di Paolo Virzì, “Manuale d’amore” di Giovanni Veronesi, “Giorni e nuvole” di Silvio Soldini,  “Viaggio sola” di Mariasole Tognazzi, “Mia madre” di Nanni Moretti), Margherita Buy è una delle attrici italiane più note e amate dal pubblico. Attualmente è impegnata sul set “Il primo giorno della mia vita” di Paolo Genovese.

L’Officiel Italia: Come hai iniziato?

Margherita Buy: Finito il liceo mi sono iscritta all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, senza un’idea precisa in verità. Al saggio finale c’erano tanti invitati e mi hanno proposto subito un film (“La seconda notte” di Nino Bizzarri) piuttosto che una pièce che mi avrebbe portato a iniziare una carriera teatrale. È successo senza che io forzassi niente, non sono una persona semplice, ma neanche una che elabora troppo o si fa tanti problemi. Ho realizzato che mi piaceva fare cinema e ho continuato a farlo. È adesso che mi chiedo se ho fatto bene o male, e ogni tanto mi faccio prendere dallo smarrimento, non sul lavoro in sé, ma sulla vita che si fa in conseguenza del lavoro. Adesso che è arrivato il momento dei bilanci,  ragiono di più sulla qualità della vita che sul resto.

LOI: Hai fatto molti film. In retrospettiva quali credi siano stati i più importanti della tua carriera?

MB: Ho avuto dei buoni maestri, Carlo Verdone (con cui ha girato “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” del ’92, il film che le ha dato la notorietà, e “Ma che colpa abbiamo noi”),  Nanni Moretti, (che l’ha diretta ne “Il caimano”, “Habemus papam”, “Mia madre” e “Tre piani” in uscita alla riapertura delle sale), il mio amico Giuseppe Piccioni, che mi ha diretta in forse uno dei film più belli che ho fatto: “Fuori dal mondo”.  E Sergio Rubini (il suo primo marito, nda), che già con “La Stazione” mi ha insegnato tanto. Il bello di questo lavoro sono le continue morti e rinascite.

LOI: Hai avuto riconoscimenti importanti, e affrontato molti ruoli. Quali hai amato di più?

MB: I premi sono una (grande) gioia che dura poco. I ruoli che mi hanno segnato di più sono inevitabilmente quelli che hanno toccato tematiche sociali, come una madre affronta la nascita di un bambino prematuro (“Lo spazio bianco” di Francesca Comencini),  la scelta di diventare suora...

LOI: Chi sono i tuoi attori di riferimento?

MB: De Niro, Marlon Brando, Jessica Lange. Mi piace moltissimo Meryl Streep. E tantissimo, tantissimo, tantissimo la Melato.

 

Lungo abito di chiffon ricamato e décolleté di pelle con dettagli metallici, Giorgio Armani.
Abito di chiffon, Alberta Ferretti.

LOI: Hai mai scritto un soggetto?

MB: Era mia la storia iniziale di un film che ho fatto con Claudia Gerini, “Nemiche per la pelle”, ma è stata sceneggiata da chi sa fare questo lavoro. Sto provando a scrivere, e si tratta anche questa volta di una storia buffa, mi sento meglio a fare la commedia, il dramma è più coinvolgente e a volte scatena una vera sofferenza.

LOI: Non hai mai lavorato all’estero.

MB: Non ho mai cercato lavoro fuori, non ho un carattere che mi consenta di vivere lontano dalla famiglia, senza amici. Mi sono violentata per interpretare il film di Mariasole Tognazzi “Viaggio sola”, decisamente non sono una grande esploratrice: se fosse stato per me saremmo ancora fermi all’idea che la terra è piatta!

LOI: Quanto  è importante la solidarietà femminile per te?

MB: Vengo da una famiglia di donne, siamo tre sorelle, all’inizio c’è stato un conflitto, che poi è diventato una ricchezza. Oggi mi affido molto alle amiche, alle donne che mi circondano, attrici, registe, nella seconda fase della vita le donne diventano complici, non più personaggi da temere. È stato bellissimo lavorare con Cristina Comencini (“Va’ dove ti porta il cuore”, “Il più bel giorno della mia vita”),  Francesca Comencini (“Lo spazio bianco”), con Mariasole ovviamente, con Nina di Majo  (“Matrimoni ed altri disastri”).

LOI: Ti affascina la moda?

MB: Credo che la moda debba accompagnare una donna rendendola elegante nel rispetto del suo stile, se no la trovo pacchiana… Inseguire ciò che va di moda, non trovo sia una bella cosa, è orribile essere a disagio nei vestiti,  da giovane puoi ancora provare, ma poi… Io sono stata fortunata perché Armani è il mio stilista, lui ha trovato me e io mi sento bene nei suoi abiti, mentre tanti non trovano il designer giusto. Sul set invece, il confronto sulla lettura del personaggio col costumista, che può anche essere discordante dalla mia, aiuta molto."

Abito di mussola sfumata, Dior; slipdress di seta collezione "La Perla Maison", La Perla; collana "Tango" in oro rosa e diamanti, Pomellato; décolleté di pelle, Giorgio Armani.
Trench di lino con ricami floreali, Fendi; décolleté, Casadei.

TALENT Margherita Buy
FOTOGRAFO Gianmarco Chieregato 
STYLING Giulio Martinelli 
TEXT Fabia Di Drusco
HAIR Giannandrea Marongiu
HAIR ASSISTANT Alessandro Rocchi
MAKE UP Nicoletta Pinna @SIMONEBELLIAGENCY e Manola Spaziani @SIMONEBELLIAGENCY
MAKE UP ASSISTANT Raffaele Schioppo
PHOTO ASSISTANTS Gerardo Gaetani e Gianni Franzo
STYILIST ASSISTANTS Adele Barraco e Terry Lospalluto
PRODUCTION PSUITE19

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