Jewellery Queen: Lucia Silvestri
Lucia Silvestri è appena diciottenne quando inizia a lavorare da Bulgari, nel reparto gemmologia. Per più di 30 anni gira il mondo per selezionare pietre preziose per il brand. Dal 2013 è direttore creativo della gioielleria.
Serpenti, Tubogas, i gioielli delle dive anni ʼ60, quando Cinecittà era Hollywood sul Tevere e non si poteva venire a Roma senza passare dal negozio di via Condotti, quello che Andy Warhol definiva: «La miglior galleria d’arte contemporanea al mondo». Cosa rende un gioiello Bulgari unico?
L’esuberanza. L’accostamento delle pietre colorate tra loro. L’utilizzo particolare del metallo per valorizzarle. E poi il tatto!
In assoluto, qual è il gioiello che ti ha affascinata di più?
Il sautoir in platino, zaffiri e diamanti di Elizabeth Taylor, tuttora modernissimo anche se è del ʼ69. L’abbiamo ricomprato dopo l’asta di Christie’s dove sono stati venduti i gioielli di Liz e quando l’ho preso in mano sono rimasta folgorata da un amore folle. Lo zaffiro del pendente è straordinario, spettacolare. E poi un bracciale, con sei smeraldi, un gioiello mai più ripetibile.
La tua pietra favorita?
Zaffiro e smeraldo sono le pietre, meglio i colori di Bulgari, ma io le amo tutte, sulla mia scrivania ne tengo sempre tante, di tutte le nuances, perché guardarle, toccarle, farle scorrere tra le dita è letteralmente come immergersi in un bagno d’energia. L’energia pazzesca che hanno accumulato in milioni di anni.
Quando compri una pietra sai già come l’utilizzerai?
Sempre. Adoro negoziare. È un vero e proprio rituale che può andare avanti per anni. Il 99% delle volte mi confronto con uomini, in India, a New York, in Sri Lanka, a Bangkok, a Hong Kong. In questo momento sono ossessionata da uno zaffiro orange pink colore del fiore del loto, o del sole al tramonto. Ha una forma a cuscino, elegante ma pesante, un colore omogeneo, da tutti gli angoli si legge il fuoco… Dopo tre anni di trattative non è ancora mio, ma so già come montarlo.
Come si porta un gioiello firmato Bulgari?
Io credo che i gioielli vadano “usati”, non “indossati” seguendo vecchi stereotipi. Non credo vadano portati in parure, penso sia più attuale mischiare l’alta gioielleria con quella normale. Personalmente mi piace una collana coloratissima portata con una camicia bianca e un jeans.
Tu ne metti tanti?
Li considero oggetti piacevoli da portare che mi fanno sentire più bella. Non vi rinuncio mai: durante il lockdown li mettevo anche per fare Pilates via Zoom con l’insegnante che mi prendeva in giro.
Un esempio di donna che porta magnificamente i gioielli?
Sharon Stone in “Casino”.
Qual è la funzione dell’alta gioielleria da Bulgari?
Essere una fucina di idee per la gioielleria “normale”.