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Tendenza hot pot, che cos’è e dove trovarlo

Il piatto cinese dello sharing impazza e, con l’arrivo della stagione fredda, diventa irrinunciabile per godere di inedite esperienze a tavola.

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Una pentola di brodo bollente al centro del tavolo, tanti ingredienti da cuocere al suo interno e diverse salsine per aggiungere ulteriori sfumature di gusto. Questo è l’hot pot, altrimenti detto fonduta cinese, che da piatto consumato esclusivamente in Oriente, da qualche anno ha fatto la sua comparsa in Italia, conquistando i palati in cerca di nuove esperienze gastronomiche. Infatti, al di là della bontà dei brodi e della qualità delle materie prime che vengono cucinate direttamente all’interno della pentola rovente, ciò che conquista dell’hot pot è il suo rito di consumazione, che prevede la condivisione con tutti i commensali.

Come funziona l’Hot Pot

Degustare questa specialità è semplice. Si individuano due brodi diversi, solitamente uno a base di carne e uno vegetale e ci si accomoda a tavola, dove al centro viene adagiata una grande pentola, scaldata da piastre elettriche o da una fiamma viva. Si scelgono quindi differenti ingredienti di carne (maiale, manzo, pollo o agnello) e di pesce (crostacei o molluschi) tagliati fini e in monoporzioni. Ci sono poi molti vegetali da selezionare. I più gettonati sono senz’altro cavolo, pack choi e radici di loto, oltre a differenti tipi di noodles. In base alle tempistiche di cottura, si prendono i diversi ingredienti e si immergono all’interno del brodo bollente. Una volta pronti, si prelevano dalla pentola con le bacchette e si intingono in salsine piccanti, agrodolci o dal gusto umami.

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Attenzione al piccante

Semplice, divertente e perfetto per lo sharing, l’hot pot ha conquistato i palati di tutti, anche di vegetariani e vegani, che possono sperimentare con tante combinazioni di gusto grazie a brodi vegetali, tofu e funghi. Ma quando si ordina è importante fare attenzione al livello di piccantezza del brodo. Infatti molte versioni sono spesso speziate con pepe oppure preparate lasciando in infusione i peperoncini, proprio come amano i palati cinesi, specialmente quelli provenienti dalla regione del Sichuan. Da Little Lamb, celebre indirizzo milanese per gustare l’hot pot tradizionale cinese, il menu indica il livello di piccantezza con la presenza di uno o più peperoncini accanto al nome della portata, in modo da non cogliere gli ospiti impreparati.

I migliori indirizzi per mangiare Hot Pot 

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A Milano sono numerosi i locali che hanno dedicato l’intero menù all’Hot Pot. Tra i primi ad aprire in città, Little Lamb è oggi presente con due sedi, una in via Paolo Sarpi 8, nel cuore della Chinatown meneghina e uno via Bernina 43. Qui è possibile scegliere tra undici diverse tipologie di brodi e, oltre a una ricca lista di ingredienti da cuocere al tavolo che prevede anche agnello e pecora, si possono degustare specialità BBQ. Il must? La pentola con due gusti, una al peperoncino e una al “Little Lamb” preparata con ossa di bovino e porri. Altro indirizzo da visitare è BA Hot Pot in viale Abruzzi 48, i cui interni ricordano le atmosfere le strade cinesi, con dettagli rossi laccati e ampi tavoli attrezzati per accogliere l’hot pot. Qui le salse sono disposte in un grande bancone in cui si può fare “rifornimento” ogni volta che si vuole. Infine, per chi desidera assaggiare una versione contemporanea di fonduta cinese, il consiglio è di lasciarsi guidare da Zhang Le, patron e direttore di Bon Wei, nella degustazione della celebre Fonduta di rane con verdura, da provare rigorosamente in compagnia.

Immagini Courtesy Little Lamb, credits Huoxing & Bon Wei

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