Zegna xxx 2021: il phygital show per i 110 anni del brand
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Zegna ha presentato uno show “phygital” a tutti gli effetti, curato nei minimi dettagli. La collezione Spring Summer 2021, ispirata dall' Oasi Zegna e a tratti immersa, virtualmente nella riserva naturale fondata vicino alla base dell'azienda a Trivero, in Italia era un momento di celebrazione dei 110 anni del brand. Questo anniversario, che porta a rafforzare i valori fondanti del brand e il suo approccio responsabile, accade in un momento particolare in cui occorre rivedere le proprie abitudini, cercando di inquinare il meno possibile e di rispettare la natura per il bene di tutti. Nata come azienda tessile e successivamente trasformatasi in uno dei principali marchi del menswear di lusso, Ermenegildo Zegna, fin dalle sue origini, ha sempre avuto una forte connessione con la natura, vista non soltanto come fonte di risorse e materie prime, ma anche come straordinaria ricchezza di biodiversità da preservare. L’Oasi Zegna ne è l’emblema. Filmato nei luoghi d’origine del marchio, a Trivero e nell’Oasi, lo show è un flusso di immagini visive, dalla natura e i boschi, dall’aperto e all’interno del Lanificio Zegna, e ti porta proprio "a casa" Zegna, dove a fare gli onori di casa c'è Alessandro Sartori, il direttore artistico del brand. Un senso di fluidità e precisione pervade la collezione, tanto nelle forme quanto nelle scelte cromatiche. I volumi sono morbidi e generosi, in una fusione cromatica amalgamata di argilla, gialli primula, rosa ortensia, grigi sienite, blu riverstone, verde carabus, neri ardesia. I materiali sono leggeri ma consistenti: lana, canapa, fibre grezze, lino, carta-seta, nappa effetto carta, lane #UseTheExisting.
Fedele al mindset #UseTheExisting, ovvero di ridurre al minimo gli sprechi e riutilizzare fino al recupero di quasi l'80 % dalle produzioni passate, processo produttivo innovatico che continua a ispirare le azioni di Zegna in ogni ambito, Alessandro Sartori, sperimenta sempre di più sul tema dell'eleganza al maschile 3.0, vien da pensare. Soluzioni con spalle calate, scolli profondi, forme stratificate e con senso poetico della funzionalità, espresso da tasche molto ampie e zip che consentono di espandere i volumi, amplia la ricerca sartoriale di nuove categorie ibride per definire la sua nuova visione di Zegna. Ispirato dall’osmosi di mondi diversi, l’outerwear è in leggeri tessuti da camicia e vice versa, consentendo a chi lo indossa una completa libertà di combinare e interpretare i capi. A completare i look sandali e mocassini con punta arrotondata e suole importanti. Stampe tie dye arricchiscono il layering di colori e texture, sempre con un rimando al mondo naturale.
“Un momento come questo può facilmente portare a una celebrazione dell’impeccabile precisione della macchina, ma da Zegna, nel rispetto di una profonda tradizione umanistica italiana, crediamo che l’essere umano debba essere sempre collocato al centro, in armonia con la natura. Sono la creatività e la sensibilità, le qualità umane per eccellenza a trarre il meglio dalle macchine. Senza il contributo dell’uomo tutto sarebbe privo di anima. Il progetto riflette questa unione di sensibilità, che è anche un equilibrio tra passato e futuro, interno ed esterno, in un’opera che unifica ma è anche multiforme”, dice Alessandro Sartori, Direttore Artistico Ermenegildo Zegna. Uno show che altro non è, che un’esplorazione del legame unico tra natura e macchina la cui correlazione avviene tramite l’uomo in quanto essere sensibile e consapevole. E uno show di grande stile.