All’ex Area Falck di Milano sfila l’Iron man urbano disegnato da Alessandro Sartori


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Il primo show della Fashion Week milanese ha trasportato il suo pubblico all&rsquo;interno di uno scenario &agrave; la Mad Max, quasi su un set di un film, con fumo e luci hurry, sotto il metallo di quello che sembra essere un relitto archeologico. La passerella si sviluppava sotto l&rsquo;altissima struttura che un tempo ospitava parte dell&rsquo;Area Falck, un&rsquo;area dismessa per lungo tempo,&nbsp; che sar&agrave; presto riqualificata da Milanosesto e trasformata. Trasformare l&rsquo;esistente &egrave; proprio il concetto che Zegna applica all&rsquo;evoluzione del tailoring moderno e alla ricerca tessile, con l&rsquo;impegno di continuare a creare tessuti nuovi da quelli gi&agrave; esistenti in un atto di rispetto e sostenibilit&agrave;. #UseTheExisting &egrave; il motto. &ldquo;&Egrave; dovere di ognuno di noi vivere in modo responsabile &ndash; afferma Alessandro Sartori, Direttore Artistico di Zegna&ndash; e io lo faccio usando i mezzi creativi che ho a disposizione, dalla produzione dei tessuti al know-how tecnico della sartoria, fino alla scelta della location dello show. Tutto &egrave; connesso e trasmette la stessa idea: non &egrave; sempre necessario creare partendo da zero. Possiamo riutilizzare e reinventare ci&ograve; che gi&agrave; esiste e ottenere tessuti innovativi dai materiali scartati, applicando tecniche tradizionali ad un tailoring contemporaneo, capace di durare nel tempo, cos&igrave; come allo stesso modo trasformare un luogo dismesso in uno spazio creativo.&rdquo; E cos&igrave; L&rsquo;abito &ldquo;Achill&rdquo;, interamente realizzato con lane - provenienti dall&rsquo;Achill Farm Zegna, in Australia - scartate durante il processo di produzione e poi nuovamente composte e tessute, diventa il simbolo della tracciabilit&agrave; e della sostenibilit&agrave;. In linea con l&rsquo;estrema funzionalit&agrave; della collezione, gli accessori sono pratici e funzionali: stivali o derby stampate e con suola importante, le iconiche sneakers Claudio, i notebook portati a tracolla e le micro-borse in piccole forme geometriche.&nbsp;

&nbsp;La palette riprende i colori minerali, come cemento, acciaio, carbone e nero opaco uniti a tonalit&agrave; terra, ottone, ruggine, rosso fuoco, sabbia e per finire una scia di nude, rosa,verde foglia, foglia di t&egrave; e rame ossidato. Molti dei pezzi sono stati pressati durante la fabbricazione per creare pieghe e increspature irregolari, che sembravano stirati o disegnati, a seconda della disposizione. Grandi tasche migrano dai capi sportivi mentre dettagli sartoriali li definiscono, ampliando le categorie e le possibilit&agrave; di utilizzo. Spiccano oltre alle silhouette pi&ugrave; asciutte, la contrapposizione di pantaloni pi&ugrave; over sotto ai doppiopetto, cos&igrave; come l&rsquo;iconico Bomber Suit si arricchisce di nuovi pattern con effetto metallico. A Sartori si deve il merito di proporre il modern tailoring: tagli sartoriali e forme non solo classiche, ma casual. Per uomini che cercano la vera l&rsquo;eleganza nell&rsquo;essere pi&ugrave; che nell&rsquo;apparire, che alla giacca formale preferiscono altre varianti, proprio come il bomber-giacca che &egrave; la sua pi&ugrave; geniale invenzione.

L’eleganza post-apocalittica di Zegna

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