Prada Possible Feelings: il menswear dell'emozione
"Abbiamo utilizzato l'idea di creare uno spazio virtuale, grazie all'architettura e alla tecnologia, che non fosse né esterno ma interno" raccontano Miuccia Prada e Raf Simons in un Q&A dopo lo show. Attraverso le domande degli studenti delle scuole di tutto il mondo, i due creativi hanno sviscerato cosa c'è dietro questa collezione che gioca sulla tattilità. Il bisogno di toccare e sentire che tanto ci manca viene interpretato dall'uso di tessuti che esaltano senzazioni di piacevolezza: dalla maglieria allo jaquard, dal re-nylon (il famoso nylon riciclato di Prada) al tweed bouclè, dalla lana al velluto, fino alla pelle morbida e foderata tutto è cozy, avvolgente. Le silhouette si restringono e allargano in uno stile cross-temporale sessanta nei motivi geometrici, anni novanta nelle forme, mentre la palette spazia dai colori più dark a quelli più accessi (rosso e viola), specie per i bomber dai volumi generosi. Compaiono i “long johns” in maglia jacquard creano una “seconda pelle” fluida, arricchita da dolcevita sovrapposti e giacconi, in un gioco di layering e texture differenti Una nota particolare sulla presenza del rosa punk, anche per gli accessori, come i guanti in pelle con inserito una taschina frontale. L’interazione della video sfilata, accompagnata da intermezzi danzanti, è proiettata verso l’esterno, verso la sequenza di ambienti che i modelli percorrono durante la sfilata. I “non-spazi” della sfilata, ideati da Rem Koolhaas e AMO, sono definiti da pannelli di marmo, resina, gesso e “faux fur” ovvero pelliccia finta, stesso materiale inserito anche nei colli dei maxi peacot a doppiopetto dello show.