Fashion Week

Sperimentazioni a tutto campo per il primo giorno di London Fashion Week

Sulle passerelle della London Fashion Week per l’AI 2020/21, accenti urban-chic convivono con un mood impegnato, a tratti ribelle
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L’inno artiganale di Mulberry

La griffe inglese porta in scena a Londra la nuova collezione intitolata Made To Last. Ispirata a silhouette dal piglio moderno e brioso. è stata prodotta utilizzando Econyl, un materiale ottenuto rigenerando nylon di reti da pesca abbandonate negli oceani, tappeti domestici, rifiuti plastici industriali, scarti di tessuti utilizzati dall’industria tessili. Il mood raconta di un’estetica sobria e femminile, con in mente l’immagine di una donna forte e indipendente. Le proposte di accessori e capi trasmettono uno chic delicato.

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La trama punk di Ashley Williams

Un immaginario d’impatto, cromie irruenti e una mise en scène distinta. Il contrasto sartoriale invita a riflettere su una realtà in continua evoluzione. I capi, declinati in diverse varianti significative, mostrano dettagli dalle tonalità psichedeliche dove emerge sia la personalità della designer, sia quella di chi lo indossa. Una trama ricercata ma al contempo leggera, si arricchisce di ovrapposizioni materiche. C’è un tocco sartoriale, che sposa la funzionalità.

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La sinfonia ribelle di Vivienne Westwood

Un monumento alla ribellione, questa è  Vivienne Westwood. Il panormama fiabesco della Serpentine Gallery nei pressi di West London si carica di un surrealismo grunge a briglia sciolta. Capi che riecheggiano la vena indomita e sovversiva della griffe, rivelano strutture bene architettate. E riportano una narrativa all’insegna dell’attivismo politico e sociale di cui il brand è alfiere da tempo. Gli statement socio-culturali vengono mixati tramite la classica sartorialità inglese e la drammaticità dei motivi astratti, con l’idea di sostenibilità al centro di tutto. 

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La poetica jazz di Temperley London

Un tuffo nel mondo dell’arte per Temperley London, che per l’occasione esplora sinergie differenti. Protagonisti sono colori dai tratti delicati, dove è forte l’influenza cubista sviluppata nelle stampe grafiche. Altri spunti arrivano dall’opera di Georgia O’Keefe, creando una collezione dalle influenze vagamente retro. Temperley trova una poetica fatta di suggestioni dinamiche.

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L’arte massimalista di Matty Bovan

Fantasie bold. per un universo che è una celebrazione del femminile. La rivisitazione dei canoni massimalisti definisce la cifra stilistica di Matty Bovan. Eccentrica, decadente ed espressiva, la collezione racconta i punti di contatto tra il suo background culturale e quello spagnolo. Ripensa le stampe tra l’astratto e il grunge, mentre protagonista sono le capigliature over, le cinture con borchie per un glam senza regole.

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