Comme des Garçons e il suo Neo-futuro

Chi la conosce bene lo sa: il suo pensiero è sempre uno solo, creare abiti che mai nessuno ha potuto vedere. E la stessa tensione anima il racconto di neo futurismo iniziato nella fall-winter 2020/21 in cui Rei Kawakubo si muove nell’universo di Comme des Garçons per creare il nuovo. «Non è impossibile fare qualcosa di completamente e assolutamente nuovo, poiché viviamo tutti in questo mondo? Quindi, continuando il mio lavoro di perpetuamente futurista, ho lavorato all'interno del mondo di Comme des Garçons». Et voilá una collezione di 20 abiti unici. Ognuno affidato a un soundtrack differente: un pezzo di musica recuperato da vecchi vinili arrangiato, e selezionato, da Calx Vive. In mente il lavoro del visionario Syd Mead, il concept artist/sceneggiatore che tra gli anni 80 e gli anni 90 ha lavorato per creare gli ambienti di Aliens, Star Trek, Mission impossible, Elysium o Blade Runner oltre ad aver collaborato con Sony e Philips. Scomparso a fine dello scorso anno, era stato celebrato lo scorso anno in Giappone. E con quello stesso sguardo disincantato e folle sul futuro lavora anche Rei Kawakubo per creare le sue opere. In testa mantille aliene, dove il pizzo è sorretto da parabole di plexiglas, o cespugli scomposti di tessuto che diventa schiuma. Addosso un lavoro di recupero della storia di Comme des garçons, pensieri recuperati e rimasterizzati. Le silhouette metamorfizzate da imbottiture distorte. Gli abiti nati dalla sovrapposizione di figure geometriche tridimensionali. Le tuniche forate da improvvisi crateri. E le silhouette a ballon per creare sfere dalle cromie estreme. Svelando costruzioni in movimento sorrette dalle Nike Air Force 1s, frutto dell’ultima collaborazione con il colosso sportivo.