Balenciaga e l'upcycling sartoriale per l'inverno 2024
Maxi schermi immersivi dove gli ospiti sono stati invitati ad assistere a una coreografia di immagini create dall'intelligenza artificiale: tra natura e tecnologia, reale e surreale. La sfilata di Balenciaga si riconferma essere un vero e proprio show esperienziale.
Alla sfilata Balenciaga autunno inverno 2024-25 una nota audio recitava domande sul senso della moda: "Cos'è il lusso? Cos'è la moda e perché continua ad essere rilevante? Per chi lo sto facendo? La moda è sufficiente?" Erano domande poste non alla ricerca di risposte dirette ma per stimolare la riflessione nel pubblico. Il lusso la rappresentazione dell'esclusivo, del raro, del non accessibile, eppure il consumismo "lo mangia". Demna ha quindi messo in scena una sorta di parodia satirica del consumismo, con pezzi creati sovrapponendo altri indumenti e articoli acquistati su eBay, consegnati agli ospiti della sfilata sotto forma di invito.
E qui sorge spontanea un'altra domanda: perché abbiamo più del necessario e perché anche quello non sembra mai essere sufficiente? Lo stilista ha lasciato le etichette sui vestiti, come se fossero stati dimenticati nell'armadio, ha ricavato capi da lingerie vintage o assemblando indumenti diversi, accessori come zaini che diventano top, e li ha avvolti altri con nastro adesivo come se fossero ancora nella loro confezione. L'estetica 2000 echeggiava in molti simboli adolescenziali come girocolli pieni di ciondoli e portachiavi, gilet legati con un fiocco al collo, leggings di pizzo (o meglio a stampa pizzo) e gli slogan "Ciao Bello" o “Keep calm and wear this Balenciaga Sweater” con tanto di corona su camice e felpe. Il tutto culminava nei richiami al fenomeno eBay, proseguendo con stampe tribali su abiti, stampe graffiti, jeans attillati impreziositi da borchie e catene.
E nonostante i richiami subculturali l'omaggio sartoriale rimane un punto saldo della collezione. Gli abiti omaggiano Cristòbal Balenciaga con la costruzione “Hip-Aulette” ovvero volumi rafforzati, ovvero con spalline cucite alle anche, con proporzioni extra eppure sleek. sull’anca). Vari capi di abbigliamento sono messi insieme e cuciti come un unico nuovo capo, come le 3 felpe combinate per fare un abito, nel quale la felpa inferiore è invertita in modo che le maniche creino una coda di sirena (questa è una reinterpretazione dell’iconico abito a bolla di Balenciaga) oppure pezzi di lingerie costruiti per formare un abito, come quello indossato dalla brand ambassador Kim Kardashian.
Accessori intelligenti, come berretti che coprono gli occhi ma consentono di vedere, occhiali visiera che coprono il naso e guanti da motocross trasformati in pochette da sera, Gvasalia ha sottolineato che la collezione è servita come piattaforma per il suo stile personale, il culmine di quasi un decennio di esplorazione estetica. La collezione Balenciaga Autunno Inverno 2024-2025 non è infatti solo una provcazione; mette in scena uno stile di vita, una filosofia, una testimonianza del potere della stratificazione. Dopotutto, in un mondo in cui tutto è permesso, perché non rivedere il concetto di lusso nel riutilizzare pezzi di abiti invenduti e di generazioni passate? Siamo pieni di vestiti, tanto vale riutilizzarli e inventarci nuovi outfit.