L'estro sperimentale di Acne Studios
La collezione donna Autunno Inverno 2021 di Acne Studios presentata alla Paris Fashion Week
Acne Studios presenta una sfilata digitale durante la Paris Fashion Week portando in scena le creazioni della collezione donna Autunno Inverno 2021. Jonny Johansson, direttore creativo del brand, architetta una collezione di silhouettes voluminose realizzate con tessuti morbidi e usurati, knitwear reinterpretato in maniera alternativa e dettagli elaborati in una versione bold. Orli non finiti, lavorazioni in maglia in stile peluche, rouches, drappeggi e gioielli craftsmentship raccontano l'approccio sperimentale di Acne Studios. Catturano l'attenzione le giacche e i trench di pelle marrone, i vestiti da camera e gli abiti realizzati con mix & match di grafiche e le tute in maglieria attillata con chiusure asimmetriche. Coperto e scoperto, oversize e attillato, il tutto enfatizzato dalle cromie, tonalità pastellate accostate a quelle neutre e super-sature. Apollinaria Broche, artista russa famosa per i suoi animali realizzati in ceramica, si trasfomano in borse, orecchini e chocker. Borse in suede dalla struttura tridimensionale e geometrica sono indossate insieme a zoccoli ricoperti in pelo e cuoio e stivali in pelle con cuciture a vista.
Raccontaci della nuova collezione.
Come tutti, abbiamo realizzato la collezione in isolamento, vivendo una vita molto diversa da quella che ci sembra la normalità. Vivere in isolamento spesso può sembrare come un sogno e volevo esprimere questa sensazione nella collezione. Ho pensato anche a cosa succede quando emergiamo per rientrare nel mondo e a come siamo gli stessi, eppure diversi.
E come si traduce questo nei capi?
La collezione si incentra su volumi avvolgenti e drappeggi, oltre a imbottiture e maglierie confortanti. Accanto a questi capi ci sono momenti d’eleganza e anche di struttura, per trasmettere il senso di emersione dal sogno. La collezione inizia con colori tenui e pastello, prima di virare verso una chiarezza monocromatica.
Parlaci dei look d’apertura.
Iniziamo con un cappotto avvolgente oversize che sembra una vestaglia indossata fuori casa. Ha questo grande volume ma è morbido e fluido, in lana stampata a fiorellini. I look che seguono sono in maglia texturizzata che ricorda gli orsacchiotti consumati. Ci sono un cardigan con dei pantaloni, con l’abbottonatura del cardigan appositamente sfalsata come se fosse stato indossato al volo e poi un lungo abito maglia blu. Entrambi hanno orli sfatti come se ottenuti da tessuti amati e indossati a lungo. Tutti i capi vengono da questa idea di paesaggio onirico.
Raccontaci dei drappeggi della collezione.
Volevo ci fosse tantissimo tessuto e che il tessuto fosse avvolgente e rassicurante. Volevo anche che il drappeggio fosse pensato ed elevato. Nulla è eccessivamente rifinito; nulla vuole essere perfetto. È come una serie di esperimenti su come avvolgere il tessuto intorno al corpo. A volte il risultato copre completamente il corpo, mentre altre è come se questo abbraccio fosse finito a metà, lasciando rivelare i capi sottostanti.
Parlaci dell’equilibrio tra dolcezza ed eleganza.
Volevo ci fosse un aspetto quasi kitsch nella collezione, che viene dalle stampe a fiorellini e anche dagli animali in ceramica che sono portati come borse o indossati come gioielli. Tutto questo dà un senso onirico, di cose di casa che diventano così familiari da tornare nei sogni in modi inaspettati. Questi contrastano con le vesti che sono eleganti senza essere formali, come una veste drappeggiata con una cappa, che potrebbe apparire nello stesso sogno.
Raccontaci il finale monocromatico.
Quando stavamo disegnando la collezione, abbiamo pensato a matrimoni e funerali e agli abiti bianchi o neri indossati per i riti della nostra vita. Con l’evolvere della collezione, abbiamo realizzato che questi pezzi avevano una certa chiarezza di per sé, come se ci si stesse risvegliando dal sogno. Quando arriviamo proprio alla fine, i look monocromatici si rispecchiamo l’un l’altro, come un paio di giacche di seta leggermente imbottite, una bianca e l’altra nera, o abiti in jersey dalle maniche squadrate ed esagerate.
Parlaci degli accessori della collezione.
Mi piace come gli oggetti in ceramica tenuti in mano siano quasi gli amici immaginari che avevamo da bambini. Sono anche bellissimi in miniatura sui chocker. I cappelli in shearling sono super morbidi, come le muffole lavorate a mano. Gli stivali a zoccolo in cuoio esaltano la sensazione onirica, come le borse strutturate, incurvate e distorte, proprio come in un sogno.Cromie calde e terose si svuluppano sulle tonalità dei marroni fino ad arrivare al giallo insaturio e al burro.
*Interview courtesy of Acne Studio and Jonny Johannson
