L'Artista Invisibile si rivela alla città di Mantova
Il palazzo Ducale di Mantova, reggia dei Gonzaga, ospita da fine maggio 2019 L’Artista invisibile. L’opera realizzata a quattro mani dai fratelli Lucio e Peppe Perone è alta cinque metri e mezzo per 36 quintali di stazza (32 dei quali dedicati al solo piedistallo). Agli occhi di tutti, l’opera appare nella forma di una giacca due bottoni dal colore blu oltremare e puntellata di flake: stilemi tipici della firma di Peppe. A questo vestito d’artista, si inseriscono a dare corpo cinque matite colorate caratteristiche dell’arte di Lucio. Infine, a suggellare il tutto, sul reverse della giacca, una spilla verde a forma di salamandra: simbolo personale di Federico II Gonzaga.
Elementi riconoscibili per chi segue da anni il lavoro artistico dei due gemelli di Rotondi in provincia di Avellino. Cittadina famosa per via Varco, il distretto artistico in cui i due fratelli condividono lo studio. Un’opera che dopo anni di lavori da solisti li vede insieme nella loro ironica poetica. Un opera pop, una scultura surreale e simbolica. «Abbiamo dato il nome all’opera solo dopo averla concepita. Siamo partiti con un’idea che passo dopo passo ha preso vita nella più totale libertà. Gli unici vincoli sonno stati quelli legati alla messa in sicurezza della struttura, data la sua installazione in un luogo di forte passaggio» riferiscono –completandosi nelle frasi– i due fratelli.
L’artista Invisibile installato nell’esedra di Piazza Castello, all’ingresso della Camera degli Sposi del Mantegna, chiude il primo triennio di Scultura in Piazza. Un progetto decisivo per la città che ha unito l’intervento pubblico del Complesso Museale di Palazzo Ducale gestito dall’inarrestabile Peter Assmann (ormai uscente), il sostegno della collettività culturale di Mantova Creativa e il mecenatismo della famiglia Bianchi. «Una felicissima intuizione capace di portare l’arte nella quotidianità delle persone» spiega Giulia Bianchi a capo dell’ufficio prodotto di Lubiam.
Prima di lui, i Vortici di Hidetoshi Nagasawa e il Guscio di Eduard Habicher attualmente installati negli spazi aziendali di Lubiam, la storica sartoria industriale di Mantova, hanno avuto la capacità di portare l’arte contemporanea a stretto contatto con la storicità del capoluogo mantovano. Ma se le prime due opere, dando sfogo alla totale libertà interpretativa, andavano a coinvolgere le sensibilità di un publico più maturo, L’Artista Invisibile proprio per la sua ironia pop dichiara apertamente diversi piani di lettura. Così se bambini e ragazzi ne possono apprezzare l’aspetto ludico, altri possono realmente mettere a fuoco come l’invisibile di fatto non è assente, ma immedesimato con gli strumenti stessi del suo fare: un omaggio all’immaginazione per riflettere e divertirsi.
Come nelle precedenti edizioni, la scultura rimarrà un anno nella sua collocazione pubblica per poi essere installata nella primavera del 2010 presso la sede dell’azienda Lubiam.