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"Paraventi: Folding Screens", a Fondazione Prada Picasso, Sol Lewitt e Francis Bacon

Complemento d'arredo e oggetto d'arte. Fondazione Prada indaga la storia e il significato dei paraventi con la nuova mostra che apre il 25 ottobre 2023. "Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries" mette in dialogo paraventi cinesi e giapponesi (dal diciassettesimo secolo in poi) con opere di maestri contemporanei. Qualche nome? Picasso, Francis Bacon, Giacomo Balla, Sol Lewitt, Cy Twombly, Carla Accardi.

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Wade Guyton Untitled 2023 Getto d’inchiostro Epson UltraChrome HDX su lino. Cinque pannelli, dimensioni complessive: 213 x 430 x 66 cm (Courtesy Fondazione Prada / Courtesy l’artista Foto: © Wade Guyton

“Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries”

Cos'è un paravento? - «Pittura o scultura? Arte o complemento d’arredo? Elemento utilitaristico oppure ornamentale? Decorativo, funzionale, architettonico o teatrale?»​​, si chiede il curatore di “Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries", Nicholas Cullinan. I paraventi simboleggiano il concetto di transizione e di confine tra due condizioni, sia in senso letterale che figurato, poiché superano le barriere tra discipline, culture e mondi differenti. La nuova mostra a Fondazione Prada Milano esplora la storia e il significato che i paraventi - ponte tra Oriente e Occidente - assumomo a differenza del contesto in cui vengono creati. Nicholas Cullinan delinea il processo di fusione tra diverse forme artistiche e funzioni, evidenziando le collaborazioni tra designer e artisti e, in conclusione, l'emergere di opere originali.

Screen Giappone – Periodo Edo (1615-1868), XVIII secolo Gouache e oro su foglia d’argento su carta; retro con seta dipinta su carta; struttura in legno e finiture laccate in nero. h. 147,5 cm, l. 150,8 cm (Courtesy Fondazione Prada/FENIX Collection)

Quando apre la mostra a Fondazione Prada?

“Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries” sarà visibile presso Fondazione Prada Milano dal 26 ottobre 2023 al 26 febbraio 2024.

Il percorso espositivo della mostra

Nel Podium - lo spazio vetrato che ospita le mostre temporanee di Fondazione Prada -, il progetto firmato dallo studio di architettura SANAA (fondato da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa), darà vita a un percorso espositivo che vede protagonisti oltre settanta paraventi, abbracciando un arco temporale di oltre quattro secoli con opere di inestimabile valore storico e artistico, arrivate a Fondazione Prada in prestito da musei e collezioni private internazionali.

I gruppi tematici - separati da una serie di alternanze vuoto/pieno create da pareti trasparenti e tendaggi fluidi - mettono in dialogo paraventi di epoche diverse. Come ad esempio il paravento dell’artista cinese Chen Zhifo, maestro dei dipinti gongbi del XX secolo, posto vicino ad uno dell’artista americano Jim Dine nel 1969, intitolato Landscape Screen (Sky, Sun, Grass, Snow, Rainbow), dal tono più astratto e ironico. O ancora i paraventi di Carla Accardi e Isa Genzken, che raccontano un ossimoro. Se il fine del paravento come complemento d'arredo è quello di schermare e dividere, queste opere, invece di creare una separazione, incorniciano l'ambiente che le ospita creando un ponte ideale con ciò che sta oltre.

L’estetica queer è al centro di una serie di opere che trasformano il paravento da oggetto quotidiano ad elemento decorativo. Viene raccontata una storia culturalmente dirompente attraverso opere come il paravento realizzato da Duncan Grant (artista del Bloomsbury Group) per l’Omega Workshop, un raro paravento del 1929 di Francis Bacon e World of Cats (1966), opera dell’attore, scrittore e collagista britannico Kenneth Halliwell, oltre a creazioni di artisti contemporanei quali Kai Althoff, Marc-Camille Chaimowicz e Francesco Vezzoli.

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Mona Hatoum Grater Divide 2002 Acciaio leggero. 204 cm x larghezza e profondità variabili (Courtesy Fondazione Prada / © Mona Hatoum Courtesy White Cube / Foto: Iain Dickens)
William N. Copley Konku 1982 Acrilico e pennarello su tela con cornice in legno. 194,95 x 193,04 x 5,72 cm Collezione Von Storch, Colonia, Germania (Courtesy Fondazione Prada/Foto: Christopher Burke © 2023 William N. Copley Estate / Artists Rights Society (ARS), New York)
Carrie Mae Weems, in collaborazione con The Fabric Workshop and Museum, Philadelphia The Apple of Adam’s Eye, 1993 Pigmento e ricamo su sateen, cornice in pizzo australiano. 190 x 203 80 x 4,4 cm (Courtesy Fondazione Prada / Lascito di Marion Boulton Stroud The Fabric Workshop and Museum, Philadelphia)
(Courtesy Fondazione Prada /
Hernan Bas Decorative screen for the solarium of a homosexuals home (Fading sunflowers) 2012 Paravento a tre pannelli, acrilico e foglia d’oro e d’argento su lino, montato su cornice in legno di betulla e foglia d’oro. Dimensioni variabili, 137 x 183 x 5 cm circa Perrotin Gallery, Parigi (Courtesy Fondazione Prada / © Courtesy l’artista e Perrotin. Foto: Claire Dorn)
Małgorzata Mirga-Tas Face Value 2021 Tessuto, acrilico, paravento in legno. 160 x 150 cm (Courtesy Fondazione Prada / Courtesy l’artista, Karma International (Zurich) and Foksal Gallery Foundation (Warsaw)
Lisa Brice Untitled 2022 Inchiostro, flashe (tempera sintetica), tempera, pigmento, neopastello, conte su lino montato su pannelli di legno con cornici e cerniere in legno. 185,74 x 317,18 x 4,76 cm Rennie Collection, Vancouver (Courtesy Fondazione Prada / Foto: © L’artista. Courtesy l’artista, LGDR e Rennie Collection. Foto di Mark Blower
Wade Guyton Untitled 2023 Getto d’inchiostro Epson UltraChrome HDX su lino. Cinque pannelli, dimensioni complessive: 213 x 430 x 66 cm (Courtesy Fondazione Prada / Courtesy l’artista Foto: © Wade Guyton
William Kentridge Untitled 2023 Disegno a inchiostro di china su pannelli multipli di tela dipinta, uniti da cerniere per formare un paravento. Cinque pannelli: 165 x 45 x 2,5 cm ciascuno [dimensioni complessive: 165 x 230 x 2,5 cm] (Courtesy Fondazione Prada / Courtesy l’artist e Galleria Lia Rumma)

Al piano superiore dello spazio espositivo di Largo Isarco, la mostra segue un approccio cronologico che racconta l'evoluzione dei paraventi lungo la storia, dalle origini orientali alle reinterpretazioni occidentali, fino alle innovazioni del ventesimo e ventunesimo secolo. Con il contributo di maestri del design e dell'architettura come Alvar Aalto, Le Corbusier e Jean Prouvé, le sperimentazioni di Balla, Magritte e Picasso o le opere di artisti contemporanei tra i quali figurano Yves Klein, Sol LeWitt, Cy Twombly e Luc Tuymans. I paraventi sono presentati su piedistalli sagomati che enfatizzano le loro forme, un omaggio ad allestimenti museali innovativi come quelli di Lina Bo Bardi - i "cavalets da Lina" al MASP di San Paolo - e il lavoro di SANAA per il museo Louvre-Lens, che si ispirano anche al concetto di paravento, decostruendolo.

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Sol LeWitt Untitled Screen 1987 Inchiostro su tavole di paravento. 184 x 384 x 2,5 cm (Courtesy Fondazione Prada / © Lewitt Collection. Courtesy Lisson Gallery)
“Coromandel” screen Cina, fine del XVIII secolo Legno di pino occidentale. 284 x 624 x 2 cm Calouste Gulbenkian Museum, Lisbona, Portogallo (Courtesy Fondazione Prada/© Calouste Gulbenkian Foundation, Lisbona – Calouste Gulbenkian Museum Foto: Carlos Azevedo)
Screen Cina, seconda metà del XVIII secolo Legno ricoperto di lacca intagliata e colorata con vernice a olio, montature in rame dorato e legature in pelle. 194 x 224 x 1,3 cm Fundação Oriente – Museu do Oriente (Courtesy Fondazione Prada/© Hugo Maertens – BNP Paribas/Fundação Oriente – Museu do Oriente, Lisbona, Portogallo)
Macau and Cantão folding screen Cina, seconda metà del XVIII secolo Paravento a sei ante, legno laccato, policromo, argento, oro, carta, ottone. 216 × 330 × 2 cm Fundação Oriente – Museu do Oriente (Courtesy Fondazione Prada/© Hugo Maertens – BNP Paribas/Fundação Oriente – Museu do Oriente, Lisbona, Portogallo)
Screen Giappone – Periodo Edo (1615-1868), XVIII secolo Gouache e oro su foglia d’argento su carta; retro con seta dipinta su carta; struttura in legno e finiture laccate in nero. h. 147,5 cm, l. 150,8 cm (Courtesy Fondazione Prada/FENIX Collection)
Folding-Screen with Scenes In and Around Kyoto (Rakuchū rakugai zū) Giappone – Periodo Edo (1615-1868), XVIII / XIX secolo Inchiostro, colore, conchiglia sbriciolata e oro su carta dorata, montato su broccato. h. 164,5 cm, l. 331,2 cm Collezione privata, Alcoitão, Portogallo (Courtesy Fondazione Prada/Foto: ©Jorge Welsh Works of Art, Lisbona/Londra)
Eileen Gray ‘Brick’ Screen 1925 circa Legno laccato con aste in acciaio. 213 x 178 x 2 cm Collezione Joe e Marie Donnelly, Parigi (Courtesy Fondazione Prada/Foto: François Halar. Courtesy J&M Donnelly)
Chen Zhifo Seasonal Flowers and Birds 1947 Inchiostro e colore su carta. 91 x 49 cm Collezione privata, Asia (Courtesy Fondazione Prada/Bonhams, Hong Kong)

L'elenco degli artisti in mostra

Alvar Aalto, Carla Accardi, Kai Althoff, Kamrooz Aram, Atelier E.B (Beca Lipscombe & Lucy McKenzie), Francis Bacon, Giacomo Balla, Hernan Bas, Lisa Brice, Elizabeth Burden e William Morris, Marc Camille Chaimowicz, Tony Cokes, William N. Copley, Pedro de Villegas, Jim Dine, Marlene Dumas, Charles & Ray Eames, Elmgreen & Dragset, Cao Fei, Isa Genzken, Duncan Grant, Eileen Gray, Wade Guyton, Kenneth Halliwell, Anthea Hamilton, Mona Hatoum, David Hockney, Josef Hoffmann, Pierre Jeanneret, Joan Jonas, William Kentridge, Yves Klein, Le Corbusier, Sol LeWitt, Shuang Li, Goshka Macuga, René Magritte, Kerry James Marshall, Takesada Matsutani, Małgorzata Mirga-Tas, Chris Ofili, Laura Owens, Lê Phổ, Pablo Picasso, Jean Prouvé, Man Ray, Betye Saar, Watanabe Shikō, Tiffany Sia, Lorna Simpson, John Stezaker, Keiichi Tanaami, Wu Tsang, Luc Tuymans, Cy Twombly, Francesco Vezzoli, Carrie Mae Weems, Franz West, T. J. Wilcox, Chen Zhifo.

Cy Twombly Paravent 1989 183 x 166,9 x 5 cm (Courtesy Fondazione Prada / © Private collection Foto: Cy Twombly Foundation)

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