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I momenti più radicali di Gucci portati da Alessandro Michele

Noto per aver infuso sfarzo, glamour, innovazione ed espressione in Gucci, la direzione creativa di Alessandro Michele ha infuso una nuova vita al marchio italiano
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Dalla sua nomina di Direttore Creativo di Gucci, brand di proprietà di Kering, nel 2015, Alessandro Michele ha reinventato la storica Maison italiana. Il designer è responsabile dell'aumento esponenziale delle rendite di Gucci e dell'implementazione dell'estetica massimalista, ora considerata la caratteristica stravagante e glamour fondamentale di Gucci. Immergendosi in un universo neo-romantico, Michele è stato in grado di creare un mondo completamente originale ponendo la sostenibilità e l'inclusività come valori principali del marchio. Celebrando l'immaginazione sbalorditiva di Michele e il suo compleanno, L'OFFICIEL rivisita i suoi momenti più significativi nella maison.

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Dopo l'uscita di Frida Giannini, Alessandro Michele è entrato nel ruolo di Direttore Creativo, una settimana prima che la collezione uomo Autunno-Inverno 2015 di Gucci sfilasse durante la fashion week di Milano, introducendo una nuova era per la maison italiana. Il primo look della collezione, una camicia rosso accesso decorata con un fiocco e abbinata a pantaloni neri e una cintura di Gucci, ha immediatamente mostrato lo stile androgino.

 

Michele ha concepito molti elementi di ispirazione rinascimentale nei suoi progetti e nell'identità complessiva del marchio di lusso. Combinando arte e alta moda, la campagna Primavera-Estate 2018 di Gucci ha presentato interpretazioni di dipinti classici con soggetti vestiti nell'ultima collezione Gucci. Michele ha contattato Ignasi Monreal, soprannominato Utopian Fantasy, per rendere la campagna un'opera d'arte che fonde realtà ed immaginazione.

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Le teste mozzate di Gucci sono state di gran lunga l'accessorio più alla moda della stagione Autunno-Inverno 2018. Ci sono voluti sei mesi per realizzarle e i modelli selezionati hanno avuto il privilegio di portare sulla passerella delle repliche identiche di teste umane a grandezza naturale per il fantastico fashion show che includeva anche di tutto, dalle corna, ai cuccioli di drago, le iguane e più poeticamente i terzi occhi. Per trasformare la fantasia in realtà, Michele ha collaborato con lo studio di effetti speciali italiano Makinarium, che in occasione della sfilata ha realizzato stampi in silicone delle teste dei modelli. Inoltre, rimanendo in tematica Camp, Jared Leto, amico di Michele e ambasciatore del marchio, ha indossato da testa a piedi un look Gucci durante il Met Gala 2019; un abito rosso brillante lungo fino al pavimento abbinato a gioielli tempestati di strass, completato da un cranio portato sotto il braccio.

Michele ha fatto della sostenibilità una priorità per il marchio di lusso di proprietà di Kering sin dalla sua nomina. Il designer ha eliminato l'uso della pelliccia nel 2017, come mezzo per ridurre l'impatto di Gucci sull'ambiente e gli animali. Nell'autunno del 2019, il marchio ha annunciato che alla sua sfilata Primavera-Estate 2020 e i suoi eventi sarebbero stati carbon neutral, riducendo drasticamente l'inquinamento del marchio. Proprio quest'estate, la maison italiana ha lanciato la sua prima collezione ecologica, Off The Grid,  utilizzando materiali organici, riciclati e bio, insieme a una campagna virtuale con Jane Fonda, Lil Nas X e altri.

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Michele ha ribaltato la tradizione durante la siflata Autunno-Inverno 2020 di Gucci. Straordinariamente, i vestiaristi sono svelati dietro le quinte mentre preparavano i modelli per la sfilata. Quando i loro look erano completi, i modelli si sono avvicinati ad una parete di vetro trasparente in modo da apparire al pubblico in un carosello rotante che dava l'idea di una giostra. 

A maggio 2020, dopo mesi di blocco a causa del nuovo coronavirus, Michele ha annunciato un nuovo, innovativo percorso per Gucci. Con in mente la sostenibilità, il Direttore Creativo ha annunciato una diminuzione delle sfilate della Maison italiana, passando da cinque a due seasonless, e ponendo fine alle collezioni separate per uomo e donna. Allontanandosi dal layout tradizionale della passerella, la proposta di Michele riduce gli sprechi e infonde nuova vita al brand. 

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Rompendo ancora una volta gli schemi tradizionali, nell'ultima impresa sovversiva di Gucci "Ouverture of Something that Never Ended" la nuova collezione di Michele per viene raccontata attraverso una miniserie di sette episodi co-diretta da Michele e dal celebre Gus Van Sant, progetto che viene presentato come il film digitale GucciFest. Con la star italiana Silvia Calderoni e i testimonial della Maison Harry Styles, Billie Eilish e Florence Welch, gli episodi racchiusono con successo l'etica e l'estetica di Gucci da interni bohémien e ensemble ecletticamente curati.

Pur promuovendo i suoi minifilm sulla pagina del GucciFest, la maison ha incluso anche 15 designer emergenti nel suo progetto digitale, tra cui Collina Strada, Priya Ahluwalia, Stefan Cooke, Bianca Saunders e Gareth Wrighton che sostengono i valori della sostenibilità e della neutralità di genere, che Michele ha tenuto in grande considerazione sin dalla sua nomina di Direttore Creativo alla casa di moda.

Dopo aver vestito Jared Leto e Harry Styles, Michele incoraggia l'androginia. Mentre la distizione di genere non sembra esistere nel mondo di Michele, dopo la sua apparizione nella recente copertina di Vogue, Harry Styles ha suscitato una sorprendente quantità di polemiche indossando un abito blu di stile femminile firmato Gucci e una giacca da smoking.

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