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Il fascino dell'Indocina anni '20 all'Hotel Metropole di Hanoi

Un tuffo nel passato, tra Indocina coloniale e gli anni della guerra con gli Stati Uniti, quando il Sofitel Legend Metropole era la sede di numerose ambasciate e di chi veniva a osservare la guerra,  da Joan Baez a Jane Fonda.

La piscina del Sofitel Legend Metropole Hanoi
La piscina del Sofitel Legend Metropole Hanoi

Grande Dame dell'hotellerie di Hanoi,  il Sofitel Legend Metropole, inaugurato nel 1901, è un'istituzione della città, a partire dall'imponente, e iconica, facciata bianca. In una città dove tutti parlano inglese, qui il personale (le donne in eleganti versioni dell'ao dai tradizionale, gli uomini in uniformi retro) saluta e ringrazia in francese. L'hotel è diviso in due ali, la neoclassica  Opera Wing e l'Heritage Wing, la più antica, per un'immersione nell'atmosfera coloniale della vecchia Indocina: pavimenti e mobili di legno scuro, ventilatori a pale, grandi vasi di porcellana bianca e blu, bagni Art Deco in marmo in una palette che spazia dal bianco, al giallo chiaro all'azzurro/grigio.

La facciata del Sofitel Legend Metropole Hanoi
L'Afternoon Tea

La giornata inizia con una lunga colazione, prosegue con un tuffo in piscina, ed è scandita da rituali come l'high tea e l'immancabile drink al Bamboo Bar, che sui suoi divani di rattan e sotto i grandi ventilatori a pale ha visto passare tanti ospiti illustri dell'hotel, da Graham Greene ad André Malraux a Marguerite Duras (l'autrice di "L'amante", il romanzo simbolo dell'Indocina, anche grazie alla versione cinematografica di Jean-Jacques Annaud), fino a Joan Baez e Jane Fonda, venute in Vietnam per documentare (e contestare) la guerra americana negli anni 70.

Il bar La Terrasse
La suite Graham Greene

L'orrore della guerra si respira ancora nel bunker (visitabile durante il quotidiano Path of History tour) che poteva ospitare fino a una cinquantina di persone cui si scende da una scaletta vicino alla piscina.  Tra gli altri ospiti celebri dell'hotel un posto speciale spetta ad Angelina Jolie: fece così tante conferenze stampa al Metropole che a uno dei ristoranti è stato dato il suo nome. 

Una suite nella Heritage Wing

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