Weekend d'autunno a Venezia, a Palazzina Grassi
Che si sia premiati da un sole sfolgorante, o si passeggi immersi nella nebbia, Venezia è sempre una buona idea, tra mostre, meraviglie architettoniche e andar per bacari tra spritz e cicchetti. Tanto più se si sceglie un albergo ultra accogliente di giorno con una vibe da party club la sera.
Se l'area circostante è decisamente cool, e invita all'esplorazione con le sue gallerie d’arte, e il bel negozio di tessuti e oggetti d’arredo di Chiarastella Cattana, Palazzina Grassi non è segnalata all’esterno da nessuna insegna, a sottolineare l’aspetto di indirizzo confidenziale di una location che la sera diventa spesso una sorta di club privato con dj set dove si danno appuntamento veneziani e visitatori in the know. Se per i parties la grande sala del piano terra è avvolta nell’oscurità, di giorno rivela senza possibilità di dubbio la firma di Philippe Stark, con il suo tavolo alto conviviale, le celebri sedie Louis, altre in metallo dorato o argentato, anche a dondolo, o in cavallino, la profusione di specchi veneziani, le lampade dai paralumi rossi e gli omaggi a Fornasetti. E’ tra queste pareti verde chiaro e una fila di colonne bianche che si fa colazione, si pranza, si beve un tè o uno spritz, si cena, in assoluto relax, a meno di non preferire la maggiore privacy della lounge affacciata sul Canal Grande, coi suoi comodosi divani e le poltrone color cuoio.
Mogano, mattone, vetro sono i materiali dominanti all’interno di questa dependance cinquecentesca del vicino Palazzo Grassi, dove è in corso fino a gennaio “Ensemble”, mostra dell’artista americana Julie Mehretu. Si accede alle 25 camere, di cui 5 suite, per scale circondate da pareti tinte di un arancio vivo, in totale contrasto con il (quasi) total white delle stanze. Bianche sono le tende, i grandi divani e le poltrone di pelle, i paralumi delle lampade, le orchidee nei vasi; il bagno è in travertino, i tavolini in alabastro, le sedie sono metallizzate argento, i tappeti sono peau d’ange a bordo lilla, o lilla a bordo peau d’ange. Grandissimi specchi, ai lati opposti degli ambienti, ne dilatano le dimensioni. Un décor fatto per esaltare il riflesso azzurrato che entra dalle grandi finestre che danno sul Canal Grande, particolarmente magico la mattina. A ricordare che si è a Venezia, la città di Casanova, di Goldoni, del Carnevale, dei balli in maschera nei palazzi nobiliari come nei campielli, una mascherina nera che diventa un vero e proprio logo, onnipresente sui paralumi come nelle targhette argentate dei bagagli. Palazzina Grassi è l'indirizzo perfetto anche per il periodo natalizio, tantopiù se si sceglie di abbinare al soggiorno veneziano qualche giorno a Cortina, nella sister property Rosapetra.