Un break a Parigi allo Chateau Voltaire

"I love Paris in the winter, I love Paris in the fall...I love Paris every moment, every moment of the year..." cantavano Ella Fitzgerald, Cole Porter e Les Négresses Vertes, ed è indubbio che trascorrere qualche giorno nella capitale francese è sempre una buona idea, tra mostre ("Suzanne Valadon" al Pompidou, "Louvre Couture" al Louvre, "Modigliani Zadkine Une amitie interrompue" al Musée Zadkine), shopping, nuovi ristoranti e locali.. Composto da tre differenti strutture del diciassettesimo e diciottesimo secolo, lo Chateau Voltaire è  l'hotel di Thierry Gillier, il fondatore di Zadig & Voltaire. Le aree comuni e le 32 stanze sono opera del duo Charlotte de Tonnac e Hugo Sauzay di Festen Architecture, all'insegna di sobrietà e semplicità, tra Arts & Crafts (i tappeti a motivi floreali, gli arazzi medievali, i divani di velluto con le frange), classicismo e tocchi vintage, dalla macchina espresso Illy, nelle stanze, ispirata a un modello del 1935, ai telefoni e alle radio anni '50/'60.

Al piano terra ci sono il ristorante L'Emil, versione contemporanea del classico bistrot con il pavimento di piastrelle bianche e nere e i tavolini di marmo, il bar A la Coquille d'or, di ispirazione Art Deco (e omaggio allo Chateau Marmont) nella sua palette nero e oro, e una lounge nei toni dell'avorio e del cuoio con un camino perfetta per il relax quando fuori piove o fa molto freddo. Le stanze sono luminose, nella stessa palette tra avorio, cuoio e nocciola della lounge, gli appassionati di arredi one of a kind adoreranno i lampadari a motivo di conchiglie giganti, gli amanti del té vi scopriranno le miscele di Nina's, il brand che ha rilanciato il blend (del 1788) del tè profumato di mela e rose di Maria Antonietta. Super sleek i bagni in piastrelle bianche e nere e marmo.  Il soggiorno è legato a un'occasione speciale? La stanza n° 47 è un vero appartamento con una bella terrazza.