Heart Starter: Sebastian Croft
Celebre per la sua interpretazione dell’antagonista Ben Hope nella serie Netflix “Heartstopper”, Sebastian Croft è il perfetto IT boy della Gen Z.
Text by Simone Vertua
Photography Joseph sinclair
Stlyling james Yardley
A 10 anni inizia la sua carriera con produzioni teatrali del West End di Londra come “Oliver!”, “Les Misérables” e “Matilda”. Dopo aver lavorato con Brendan Fraser nella serie tv “Doom Patrol”, e con Eva Green in “Penny Dreadful”, ad ottobre sarà protagonista di un thriller d’azione fantasy, “Dampyr”, adattamento cinematografico dell’omonima serie fumetto. A proposito dello shooting per L’Officiel Hommes Sebastian Croft racconta: «Insieme al fotografo abbiamo sposato l’idea di realizzare una sequenza di immagini che ricordasse un video musicale. La location era lussuosa, ed essendo io così giovane, volevamo interpretare l’idea basata sul film “Ferris Bueller’s Day Off”, in cui un bambino viene lasciato libero di muoversi in un ambiente adulto».
L'OFFICIEL HOMMES: Indossi spesso look audaci, come fai a non lasciare che gli abiti indossino te?
SEBASTIAN CROFT: Mi piacciono, i vestiti sono importanti per esprimere se stessi e penso che ognuno possa indossare qualsiasi cosa ammesso che si senta a proprio agio. Quando andavo a scuola ed ero vittima di bullismo, nei fine settimana andavo a Brick Lane con alcuni miei amici che erano più grandi e più cool di me. Ci divertivamo a indossare e costruire i look più eccentrici, poi compravamo le cose più colorate e stravaganti che riuscivamo a trovare. Non bisogna avere paura di osare, perché lasciare il segno è un vero potere.
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LOH: Parlando di film qual è il tuo genere preferito?
SB: Spazio molto, da “Alice in the Wonderland” di Tim Burton a “Moulin Rouge" di Baz Luhrmann o “Hunger Games”. Più un film fa riferimento a un mondo stravagante, meglio è. Penso che sarebbe divertente fare un film ambientato in uno scenario distopico.
LOH: C’è qualche attore o attrice che ti piace particolarmente?
SC: Sono ossessionato da Helena Bonham Carter. Trovo che sia semplicemente fantastica, a partire dal suo stile personale, il modo in cui recita e i progetti che ha scelto di realizzare.
LOH: Chi troviamo nella lista di persone con cui ti piacerebbe lavorare?
SC: Greta Gerwig. Potrebbe sembrare una risposta ovvia ora che il suo film “Barbie” ha attirato l’attenzione di tutti prima ancora di uscire, ma penso che lei sia stata bravissima in “Frances Ha”, e i suoi film “Lady Bird” e “Piccole Donne” sono due dei miei preferiti. Vorrei lavorare con giovani registi, per apprendere da un futuro maestro della prossima generazione. Mi piacerebbe costruire un percorso basato sulla fiducia e la crescita, perché la maggior parte dei miei attori preferiti hanno registi con cui hanno instaurato un rapporto continuativo.
«Questa volta sono entusiasta di mostrarmi alle persone con un ruolo che non verrà di certo detestato».
LOH: Come ti spieghi l’hype di “Heartstopper” e perchè si differenzia dalle altre serie tv LGBTQIA+?
SC: Senza essere eccessivamente sessualizzata, senza personaggi che muoiono, la serie ritrae un gruppo di adolescenti queer e innocenti che si innamorano. Racconta come dovrebbe essere il primo amore per molti individui queer. Ha realmente cambiato la vita delle persone e posso dirlo con sicurezza perché ha cambiato anche la mia. Ci ricorda qualcosa che raramente sentiamo dire: tutti meritiamo l’amore. Meritiamo di amare noi stessi e di amare gli altri, ed è qualcosa che va celebrato.
LOH: Com’è stato interpretare il cattivo Ben Hope?
SC: Ho percepito la responsabilità di essere vulnerabile e sincero nel modo in cui l’ho interpretato. A tratti è stato spaventoso, soprattutto per la scena del bacio non consensuale, poiché sembrava quasi reale. Il coinvolgimento dell’illustratrice Alice Oseman è stato di grande aiuto perché ci ha permesso di modellare i nostri personaggi. Nei libri non emerge molto del mio ruolo e mi è piaciuto riempire questi spazi vuoti, analizzare il personaggio e riflettere sulla sua storia nelle parti che non vediamo. Da un lato fa cose imperdonabili, e non ho mai voluto scusare o giustificare questo, ma dall’altro vedo un ragazzo che soffre e ha paura di chi potrebbe essere. Spero che questo sia un argomento con cui le persone possano entrare in empatia.
LOH: I fan sono molto appassionati…
SC: È una grande community, sono e sarò sempre grato di far parte di questa famiglia. Di recente ho realizzato una maglietta con due dinosauri che si baciano, che riporta la frase “Queer was always here”. È stata un occasione per raccogliere fondi per Choose Love e aiutare i rifugiati queer a sfuggire alle persecuzioni. Sono rimasto sbalordito dalla velocità e la forza dei fan e siamo riusciti a raccogliere centocinquanta mila sterline, il 100% delle quali sarà destinato agli aiuti sul campo.
LOH: A cosa stai lavorando?
SC: Attualmente sono sul set di un nuovo film, interpreto un personaggio completamente diverso e lavoro con alcuni giovani attori straordinari. Sto amando ogni secondo delle riprese e non vedo l’ora che la gente lo veda. Questa volta sono entusiasta di mostrarmi alle persone con un ruolo che non verrà di certo detestato.
Talent Sebastin Croft
Photography Joseph Sinclair
Styling James Yardley
Text Simone Vertua
Grooming Sven Bayerbach using Peace Out Skincare e Bouclème
Styling Assistant Ollie Last
Location and special thanks to 'The Mandrake Hotel’