Rkomi: da "Taxi Driver" a giudice X Factor
Il suo “Taxi driver” è stato l’album più venduto del 2021 e ad aprile ha raggiunto il quinto disco di platino. La sua prossima sfida? Affiancare Fedez, Ambra Angiolini e Dargen d’Amico come quarto giudice al tavolo di X Factor.
Photography MATT COLOMBO
Styling GIULIO MARTINELLI
A settembre lo troveremo al tavolo di XFactor nella veste di quarto giudice al fianco di Fedez, Ambra Angiolini e Dargen d’Amico. Mirko Manuele Martorana, in arte Rkomi ha trasformato il verlan parigino nel suo marchio di fabbrica: «Da ragazzini io e i miei amici anagrammavamo tutto, il primo nome che scelsi fu Komir, ma non suonava granché ed è diventato Rkomi. Non c’è un modo giusto di pronunciarlo, basta rincorrere la R». Un’arte la sua dello scomporre e ricomporre la realtà attraverso il linguaggio artistico della scrittura e della musica. «Ancora stento a credere di essere un artista e che mi chiamino così. Ho sempre vissuto per la musica, lavoravo otto ore al giorno e la sera con Tedua ci chiudevamo in studio tutta la notte. Vivevo per quello, al di là del guadagno». Oggi i suoi pezzi sono in tutte le classifiche Spotify e il suo “Taxi driver” è l’album più venduto del 2021, certificato cinque volte disco di platino. «Sono soddisfatto. Ma mentre Mirko si gode il risultato, Rkomi già pensa a cosa fare di nuovo (e meglio)». E sul titolo dell’album, spiega: «è ovviamente una citazione del Travis Bickle di Robert De Niro, dove cerco punti in comune più o meno evidenti con me». E sulla figura del driver: «odio gli autisti, ovviamente non in quanto tali, ma per il muro che spesso si crea tra loro e il passeggero. Un “interesse” per la vita altrui che implica domande di rito. Nel mio caso, non mi piace quando l’attenzione arriva per via della fama trascurando la persona. A volte capita anche con il pubblico... Al contrario, il viaggio mi ha sempre dato molto. Ricordo brani nati in macchina cantando frasi mie su canzoni esistenti. Il primo pezzo l’ho scritto proprio così».
Rkomi in un brano dice “non so scrivere”, «in quella frase c’è il mio lato autocelebrativo, che sa di saper scrivere e gioca dicendo l’opposto, ma anche quello insicuro che trova ogni pezzo non pronto al 100%. Una parte di me a volte li odia, e non vorrebbe nemmeno farli uscire. Come in “Blu”», brano del 2019 in duetto con Elisa a cui seguì l’anno successivo “Blu part II”: «Elisa è la mia cantante preferita. È polivalente: si auto produce, canta, scrive e umanamente siamo simili. È estroversa ma anche chiusa, matta ma quadrata quando serve. Una persona prima di una grande artista. Ho atteso il suo album “Ritorno Al Futuro / Back To The Future” e l’ho ascoltato senza mai la voglia di cambiare o andare avanti”. Rkomi conta feat di successo come: “La coda del diavolo” con Elodie, “Maleducata” con Dargen D’amico, “Luna piena” con Irama e “Nuovo Range” con Sfera Ebbasta. In “Cancelli di mezzanotte”, con Chiello, voce e strumentale si battono tra draghi e serpi marine. «C’è sempre un mostro da affrontare. La paura è parte di noi. Ma non vorrei una vita senza un drago”. E in un mondo di paure, insicurezze e voglia di fare (bene) Mirko/Rkomi cosa si augura per il futuro? “Nulla. Non posso conoscerlo e forse nemmeno mi interessa tanto».
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