The Now Hustlers: Delfin Finley
Coraggioso e spinti dal senso del futuro. Delfin Finley, artista e modello di Los Angeles, spiega quali sono gli artisti che lo influenzano di più, la sua connessione con il fashion system e svela la sua futura mostra alla galleria Jeffrey Deitch.
«Sono nel mio studio a Hollywood, dove creo, dipingo, penso, rifletto. Sono nato e cresciuto a Los Angeles, i miei genitori sono entrambi fashion designers e quindi sono sempre stato circondato da persone estrose e incoraggiato ad esprimere la mia creatività». Si presenta così Delfin Finley, artista, occasionalmente modello, pittore impegnato, la cui ultima collezione include persone di colore avvolte da corde intrecciate rosse, bianche e blu, che rappresentano il simbolo di una delle persecuzioni più dolorose della storia Americana, i linciaggi e le ingiustizie sociali contro gli Afro Americani.
L’OFFICIEL HOMMES ITALIA: Quando hai capito che dipingere era una passione?
DELFIN FINLEY: Al liceo, anche se a quel tempo facevo graffiti, spray di lettere tridimensionali, writings, tags a più non posso, per lasciare un segno ovunque fosse possibile. Non so perché i graffiti hanno molte connotazioni negative, io credo che se sai come guardare ci sono molti prodotti di qualità, culturalmente interessanti, non sarei l’artista che sono oggi senza il messaggio dei graffiti. Grazie ai graffiti ho conosciuto molti artisti che mi hanno introdotto presso dei galleristi e ho sco- perto nuovi interessi.
LOHI: Pittori che ti ispirano?
DF: El Mac, Retna, Sean Cheetham, mio fratello Kohshin Finley, che tecnicamente mi ha insegnato molto. Di recente ho scoperto una citazione di Chuck Close che dice: “Inspiration is for amateurs, the rest of us just get up and go to work”. I dilettanti aspettano l’ispirazione, tutti gli altri si rimboccano le maniche e vanno a lavorare. Quando l’ho letta ho capito che anche per me non esiste ispirazione senza lavoro, non aspetto il momento magico, l’ispirazione viene solo lavorando altri- menti la tua creatività non è costante. È importante essere disciplinati senza scuse e lavorare tutti i giorni, scopri cose nuove solo facendo, non parlando.
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"Non esiste ispirazione senza lavoro, non aspetto il momento magico, l'ispirazione viene solo lavorando altrimenti la tua creatività non è costante. È importante essere disciplinati senza scuse" Delfin Finley
LOHI: Perché l’iperrealismo come scelta di stile?
DF: Caravaggio, Rembrandt, Vermeer, Bronzino mi hanno sempre affascinato per il modo in cui manipolavano il colore e lo rendevano vivo e realistico, come ritraevano la pelle e i tessuti. Per me la loro tecnica è sempre stata mind-blowing, sconvolgente. E poi ho sempre cercato di avvicinarmi alla gente e rappresentare persone di colore che erano simili a me, alla mia famiglia e ai miei amici.
LOHI: C’è connessione tra arte e moda?
DF: Immensa. Sono cresciuto nel mondo della moda e sono sempre stato innamorato del processo, dalla concezione al pezzo finito. Il colore è molto importante per me, e anche quello che indossano i soggetti dei miei quadri. Arte e moda hanno in comune la libertà di espressione, puoi dipingere e indossare quello che ti piace. Preferisco mostrarti invece che parlare, credo sia più immediato esprimere visivamente un’emozione, e la moda comunica attraverso le immagini.
LOHI: Next?
DF: Una mostra collettiva alla galleria Jeffrey Deitch di Los Angeles fino a fine maggio.
Photography/Director RICARDO GOMES
Styling RITA MELSSEN & JORDAN JAMAAL
Text by ROBERTO CROCI
Hair ANDY LECOMPTE
Make Up WENDI MIYAKE
Tailor SHIRLEE IDZAKOVICH
Photo Assistant BRANDON MINTON
Hair Assistant AXEL ROJAS
Make Up Assistants JORDANN AGUON e TY SANDERSON using MAC COSMETICS
Styling Assistant ELLIOTT SORIANO