«Feud: Capote vs. The Swans»: tutto sulla serie-tv da oggi su Disney+

La vibrante e decadente era dell'alta società newyorkese degli anni '60 si svela nel nuovo capitolo della serie antologica di Ryan Murphy, "Feud: Capote vs. The Swans". Un intrigo tra amicizia, glamour e tradimento, destinato a portare alla luce il rapporto tumultuoso tra lo scrittore di fama mondiale Truman Capote e le socialites di New York che circondavano la sua vita, conosciute come le sue "Swans" - ovvero, cigni.

Nato nel 1924 a New Orleans, Truman Capote fu un autore poliedrico che ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura americana. La sua carriera è stata segnata da opere iconiche come "Colazione da Tiffany" e "A sangue freddo". La sua voce distintiva - dallo stile eccentrico - di Capote si inserì nell'alta società di New York, dove stringeva legami con moltissime persone: dai magnati alle celebrità di Hollywood.

Però, la sua fama raggiunse l'apice con la pubblicazione di "A sangue freddo" nel 1966, un romanzo che segnò l'inizio della sua ossessione col true crime. La vita di Capote, spesso segnata da eccessi di alcol e droghe, si intrecciò con le storie scandalose e gli intrighi di quel mondo che tanto amava.

Tra le muse di Capote figuravano le "Swans", un gruppo di donne eleganti e ricche. Donne belle e influenti come Lee Radziwill, Babe Paley, Slim Keith, C.Z. Guest, Gloria Guinness, Marella Agnelli e Pamela Harriman. Il legame tra Capote e i suoi cigni raggiunse il culmine nel 1966 con l'organizzazione del leggendario ballo in bianco e nero organizzato al Plaza Hotel. Questo evento è ancora oggi ricordato come uno tra i più meravigliosi di tutti i tempi.

La storia prende una piega oscura con la pubblicazione del controverso "Answered Prayers". In questo romanzo, concepito nel 1958, Capote tradisce la fiducia delle "Swans", rivelando una sua versione dei segreti più scandalosi dell'élite di New York. Dai pettegolezzi sulla Principessa Margaret e la famiglia reale britannica, passando per la descrizione di Jackie Kennedy Onassis come "sgradevole, esagerata", quello di Capote fu un vero e proprio tradimento - il libro si basa sulle vite dei suoi amici, a volte sotto pseudonimo a volte citati persino con i loro veri nomi - e comportò l'isolamento sociale dello scrittore.  Si vocifera che Ann Woodward fosse stata avvertita in anticipo della pubblicazione e che, proprio per questo motivo, si fosse tolta la vita. Capote morì a Los Angeles nel 1984, a causa di una malattia epatica, all'età di 59 anni.