Emily Ratajkowski racconta My Body: "Il Corpo è Mio"
La supermodella Emily Ratajkowski si concede in una lunga intervista con Elisa Taddeo: il suo primo libro in uscita il 9 novembre, sesso, rabbia, i dubbi da neo-mamma e la questione Free Britney.
Non è la prima volta che la supermodella Emily Ratajkowski racconta apertamente del rapporto difficicile che ha avuto e che tuttora ha con la sua immagine, troppo spesso manipolata e abusata (anche sessualmente) e di cosa voglia dire perdere e poi tentare di riprendersi il controllo del proprio corpo. Con il suo primo libro in uscita il 9 novembre My Body e le recenti accuse subite sl dopo essersi mostrata nuda sui social pre e post-partum, grida ancora una volta il corpo è mio, concedendosi ad una lunga intervista con Elisa Taddeo giornalista e scrittrice.
La Taddeo è in libreria con Three Women, libro incredibile sul desiderio femminile e Emily Ratajkowski sta per uscire con My Body, una lunga raccolta di scritti ed essay della modella sulla visione del corpo della donna: il risultato? Una bellissima chiacchierata a cuore aperto, di cui vi raccontiamo qualche parte.
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“I want to get to the bottom of things,” dice la regina dello street style Emily Ratajkowski. “It’s been the blessing and curse of my life.”, quello che l'ha spinta ad iniziare a scrivere di certi argomenti è l'aver dovuto scontrarsi da sempre con quella che lei dice essere l'unica prospettiva attraverso cui sono viste le cose: quella maschile. La rabbia di vivere in una società che pur dichiarandosi sempre più aperta e votata alla parità di genere, ascolta comunque solo la voce degli uomini.
Rabbia che aveva espresso già nel suo lungo essay su The Cut lo scorso settembre e che torna prepotentemente in My Body, rabbia che deriva da paura e frustrazione, tramutatesi ora in forza. " I think some anger is justifiable—more than justifiable. I don’t think that women should be afraid of that." risponde la Ratajkowski. Il libro è un'esplorazione, un viaggio, un racconto personale, che diventa osservazione accurata della condizione femminile, una chiave per tutte le donne per leggersi e riscoprirsi.
Ratajkowski spiega apertamente cosa significhi perdere il controllo della propria immagine e di entrare in un circolo vizioso da cui sembra sempre più impossibile ritornare indietro, delle difficoltà che ha avuto nel mettersi a nudo e di cosa questo voglia dire realmente, ma di averlo fatto per incoraggiare tutte le donne. E di quanto le sia pesato da sempre l'orribile confronto maschilista tra donne belle e donne hot, rientrando lei in quest'ultima categoria.
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Alla domanda della giornalista e scrittrice Elisa Taddeo del reale motivo per il quale ha deciso di scrivere My Body e se sia soddisfatta del risultato finale la risposta è stata:
"Why did I do this? Remind me why I wrote this and why I’m deciding to publish it?” And then when it went out into the world, it was cathartic. Because all of a sudden, it was people recognizing my reality. It’s so validating. I didn’t have that for a big part of my twenties, whether in these small interactions that I write about or on a global scale. To be able to say, “This is my story,” it’s very healing."