Måneskin: "Chi se ne frega del rock"
Se ci sono o ci fanno, importa less than zero. Perché se è ovvio che tutte le rockstar ci fanno, e si fanno - azzarderebbe uno che ha letto BEE -, quel che conta è come ti rappresenti: scomodando i padri nobili del rock, Dj Heidegger rimixato al sapore di Cocco (RIP), infatti, chi si nasconde si rivela. Così quando Thomas dichiara candido "noi esprimiamo noi stessi", al di là della presunzione (rock): "e ci riusciamo benissimo", quel che è dovrebbe allora essere quello che appare e quindi se "d'essere rock ci frega niente" come aggiunge more or less subito Victoria quel che resta sono le cose che si vedono - dai completini glam firmati Etro, alle unghie smaltate, alla sfrontatezza da giovani, carini e ribelli - ma anche quel che si racconta di sé: il rivendicare d'essere venuti dalla strada (via del Corso, Roma, poco rock), di aver studiato molto (a X Factor, molto poco rock), di frequentare i clubbini di Londra per dimostrarsi up-to-date (pochissimo rock).
Mentre Damiano "Frank-N-Furter" David (molto Rocky Horror) precisa che "per essere rock non si deve mica strappare la testa a morsi ai pipistrelli" (Ozzy style) e "dormo sereno perché non siamo i Led Zeppelin ma dateci tempo" (ma Robert Plant sì che aveva 20 anni quando uscì l’album I del Dirigibile), verrebbe voglia di chiedere loro se a vent'anni se non è rock (di sicuro) andare a Sanremo, e con la sfiga pure di vincere (a sorpresa? zero rock), almeno sia cool, o se iniziare un percorso forzato dall'Eurovision accettando di cambiare posture e parole "per rientrare nel regolamento" (zitti e buoni, Victoria?) non rischi d'essere il primo step per ”toccare il cielo” e poi iniziare la discesa, mentre "ci godiamo il presente" (più punk che rock) da furbetti che "sono ribelli ma mica scemi" e dell'ira fanno teatro, verso quelli che aspettano rasoterra la domenica per fare un BBQ sull’asfalto (rock 'n' roll suicide) etichettati come "loro", e per sognare gli tocca dormire (PFM), senza nessuna ambizione d'essere diversi da nessuno (rock give a fuck)... e magari trovarci pure Orietta Berti, sorniona e irriverente, a dire "ci sto da 55 anni, i Naziskin vedremo" (chapeau, rock 'n' roll can never die).
Perciò in attesa di intervistarli di persona, non avendo nessuna voglia di aspettare il nostro turno con la manina digitale alzata per chiedere loro che fanno di rock nella vita quando si alzano la mattina e non si chiamano Måneskin, senza nessuna voglia di ascoltare le solite domande dei soliti tromboni (che godono d'essere poltronati in prima fila, per niente rock) faccio l'unica cosa rock (qualunque cosa voglia dire) che mi passa per la testa (senza essere fuori di testa, o forse sì?) e lascio Zoom per restare uguale a me stesso (rockstar dentro) ma vestito da prete come un Bertoncelli qualsiasi (rock sucks) e mandare questo pezzo dritto dritto in hit-parade.
Affannarsi a dichiarare di non essere rock, ti rivela rock (The New Great Rock'n'Roll Swindle).
Ma non puoi essere ribelle senza essere scemo (without a cause).
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CALENDARIO TOUR
Martedì 14 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT
Mercoledì 15 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT
Sabato 18 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT
Domenica 19 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – SOLD OUT
Domenica 20 marzo 2022 || Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena – NUOVA DATA
Martedì 22 marzo 2022 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum – NUOVA DATA
Sabato 26 marzo 2022 || Napoli @ PalaPartenope – NUOVA DATA
Giovedì 31 marzo 2022 || Firenze @ Nelson Mandela Forum – NUOVA DATA
Domenica 3 aprile 2022 || Torino @ Pala Alpitour – NUOVA DATA
Venerdì 8 aprile 2022 || Bari @ PalaFlorio – NUOVA DATA
Sabato 23 aprile 2022 || Arena di Verona – NUOVA DATA