Musica

La storia del Festival di Sanremo dal 1951 alla nuova edizione 2021

Il Festival della Canzone Italiana è giunto alla sua 71° edizione. Nell'attesa che Amadeus sveli i nomi dei Big in gara abbiamo ripercorso la sua storia, oltre a proporre il nostro toto - nomi
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IL FESTIVAL DI SANREMO - LA STORIA 

Il Festival della Canzone Italiana nasce a Sanremo, la città dei fiori, nel 1951 grazie ad Angelo Nicola Amato, direttore artistico del Casinò della città e al giornalista ed autore radiofonico Angelo Nizza. Qualcuno nel secondo dopoguerra definì il festival "La grande evasione": la colonna sonora di un'Italia in ripresa che si affaccia alla modernità con il sole in fronte e la voglia di fischiettare. La prima edizione si tenne nel salone delle feste del Casinò Municipale: il pubblico era seduto intorno a tavolini da vecchio Café Chantant e mentre i cantanti si esisbivano, la gente cenava, tra l'andirivieni dei camerieri. All'inizio il pubblico era scarso, non tanto per il prezzo del biglietto (500 lire), ma per il fatto che coloro che frequentavano solitamente il Casinò erano abituati a manifestazioni di livello culturale più elevato. A vincere la gara di allora fu Nilla Pizzi , che stracciò tutti con la canzone "Grazie dei Fiori"Sarà sempre lei inoltre, negli anni successivi, a far cantare gli italiani con "Vola Colomba" ,a fare una criptica critica sociale con"Papaveri e Papere"  e a inneggiare alla speranza con "Una donna prega". 

Nel 1953 poi, a due anni dal debutto, qualcosa cambiò: sparirono i tavolini della sala e si decise di far accedere gli ospiti solo se muniti di invito. I bagarini pare ne vendessero sottobanco alcuni all’esorbitante cifra di 10.000 lire (circa 130 euro di oggi). La stampa si interessò seriamente al fenomeno, a cui partecipavano sempre più concorrenti. Il dado era tratto.

Due anni dopo fu la volta infatti della prima diretta televisiva: non andò in onda tutta la trasmissione, ma la Rai si collegò con il Casinò Municipale di Sanremo alle 22:45, in "seconda serata", al termine del varietà Un due tre di Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Il circuito mediatico era attivato. L'opinione pubblica parlava del Festival, si interessava dei suoi cantanti e soprattutto fischiettava le loro canzoni.

Si arriva poi all'edizione del 1958 in cui Domenico Modugno presentò LA canzone: Mr. Volare, come venne soprannominato il cantante, intonò quell'anno al Festival una delle melodie che fecero poi la storia, "Nel blu dipinto di blu". Cantava a braccia aperte e la sua melodia era liberatoria, ottimista, energizzante, rappresentava al pieno l'Italia del boom economico di quegli anni e il rinnovato benessere che ne conseguì. 

La musica è cambiata e a confermarlo troviamo due anni dopo Adriano Celentano a ritmo di "24000 baci" . Con Celentano si esibiva per la prima volta sul palco la modernità: faceva il suo ingresso in scena il rock’n’roll e una nuova categoria sociale, fino a quel momento poco considerata, i giovani.

E arriviamo dunque agli anni Sessanta con una generazione che incomincia a rivendicare nuove regole: fanno allora la loro comparsa una ragazza di Busto Arsizio con i capelli cotonati, Mina,  e le sue "Mille bolle blu".  E poi ancora il giovane con il ciuffo alla Elvis e con un taglio americano a mascherare le sue origini Umbre: Little Tony, alias Antonio Ciacci. Ma non è finita qui. Questi sono anche gli anni del grandissimo Lucio Dalla che a quell'epoca aveva appena fondato un gruppo in salsa bolognese: Gli Idoli. 

La pensieratezza di questo decennio non è però destinata a durare a lungo: con la strage di Piazza Fontana arrivarono anche gli Anni di Piombo e il festival di Sanremo non ne fu immune. Un'ombra di paura, che sarebbe stata destinata a durare per tutti gli anni Settanta,  calò sull'Italia e sulla musica. 

Nel 1977 avvenne poi un cambiamento importante: il Festival della Canzone Italiano scelse come nuova location il Teatro Ariston. Il mondo è in trasformazione e l'evento musicale segue a ruota. Si aprì la kermesse alla musica internazionale e sul suo palco si fecero salire ospiti stranieri come Grace Jones. Quando lei arrivò era il 1978. L'anno di "Gianna" di Rino Gaetano e di "Un'emozione da poco"di Anna Oxa.

Con gli anni Ottanta iniziò l'era di Pippo Baudo il quale scriverà una delle pagine più belle del Festival di Sanremo divenendone il conduttore per eccellenza. In quel decennio salirono sul palco i Kiss (1981) e I Duran Duran (1985) ma anche i comici Roberto Benigni e Beppe Grillo. 

Gli anni Novanta e Duemila sancirono il ritorno di Sanremo come appuntamento fisso per gli italiani: il festival diventa una vetrina per le migliori voci emergenti nel Bel Paese. I risultati sono eccellenti, sia in termini di ascolti che di livello artistico delle canzoni: dal palco dell’Ariston partono le carriere di Laura Pausini, Andrea Bocelli, Nek, Giorgia, Marco Masini, Irene Grandi, Gianluca Grignani, Alex Britti e molti altri.

Passando per "Pensa" di Fabrizio Moro, "Angelo" di Francesco Renga, "La forza mia "  di Marco Carta, "Sincerità" di Arisa, "L'essenziale di Marco Mengoni" , "Occidentali's Karma" di Francesco Gabbani  e "Soldi" di Mahmood arriviamo all'ultima edizione, quella del 2020 

SANREMO 2020

L'ultima edizione del Festival, tenutasi lo scorso febbraio, ha visto alla guida della kermesse Amadeus e Tiziano Ferro, oltre a Fiorello e alle sue, sempre attesissime, incursioni sul palco. Sono stati svariati gli ospiti internazionali, da Lewis Crepaldi, l'artista scozzese che ha scalato le classifiche con "Someone You Loved" a Dua Lipa e Georgina Rodriguez. Presenti anche Monica Bellucci, Mika, Christian De Sica, Roberto Benigni, Massimo Ranieri e molti altri. La settantesima è stata anche un'edizione scintillante, innovativa, audace, si pensi ai look scelti da Achille Lauro per la performance di "Me ne frego". Nella sua seconda volta al Festival di Sanremo, l'artista  ha voluto portare in scena una vera e propria interpretazione teatrale dal grande significato. È salito sul palco dell’Ariston a piedi nudi, con addosso una cappa nera in velluto decorata con paillettes oro e argento che ha poi tolto rivelando una tutina nude di glitter e strass, a rappresentare la nudità. La reference è religiosa, e sebbene a criticare siano stati in molti solo in pochi sono riusciti davvero a capirne il significato: una reinterpretazione del dipinto Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, attribuito a Giotto, nel momento in cui il Santo decide di spogliarsi dei suoi averi per votarsi a solidarietà e vita religiosa. Nonostante i look fuori dal comune Lauro non è però riuscito a portarsi a casa il primo posto, che è stato invece assegnato a Diodato con "Fai rumore"Al secondo posto troviamo Francesco Gabbani con "Viceversa" mentre la medaglia di bronzo va ai Pinguini Tattici Nucleari con la loro "Ringostar"

SANREMO 2021

Amadeus svelerà questa sera i nomi dei cantanti che prenderanno parte alla settantunesima edizione del festival. Inutile dire che i rumors sono tanti e svariati, il toto - nomi impazza. I big in gara saranno 26 e in merito il conduttore ha dichiarato: "Sono arrivate 961 candidature per i giovani e quasi 300 brani dai Big. Credo di non aver ascoltato così tanta musica nella mia vita. Ho avuto imbarazzo della scelta per la qualità altissima e non è stato facile presentare lista". 

 Manca ancora l’ufficialità, ma da giorni si rincorrono le prime indiscrezioni e voci sui cantanti che dal 2 al 6 marzo parteciperanno alla 71esima edizione del Festival di Sanremo. Tra i primi nomi ci sono: i Coma Cose, Achille Lauro, Noemi, Annalisa, Malika Ayane, la giovane rapper Madame, Ghemon, Giusy Ferreri, Max Gazzè, Fulminacci, Ermal Meta, Rocco Hunt, Luca Carboni, Francesco Renga, Francesca Michielin, Bugo, Arisa, Aiello e  i Maneskin. Morgan sembrerebbe essere stato scartato, il che ha suscitato non poche polemiche da parte dell'artista. Ma la vera bomba potrebbe essere la partecipazione di Fedez annunciata a sorpresa da Ansa e che ovviamente non è ancora stata confermata.

 

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Nilla Pizzi vince la prima edizione del Festival di Sanremo nel 1951
Domenico Modugno a Sanremo nel 1958 con "Nel blu dipinto di blu"
Mina al festival di Sanremo nel 1961
Adriano Celentano a Sanremo nel 1968
Pippo Baudo al festival di Sanremo nel 1987
Albano e Romina al festival di Sanremo nel 1984
Laura Pausini canta "La solitudine" al festival di Sanremo nel 1993
Lucio Dalla si esibisce a Sanremo per l'ultima volta nel 2012
Francesco Gabbani vince Sanremo nel 2017 con "Occidentali's Karma"
Achille Lauro si esibisce a Sanremo 2020 con "Me ne frego"

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